Username: Password:  
Non sono ancora iscritto, vorrei registrarmi
articolo letto 6144 volte

Quando la shopping experience non è più nello shop

07 Lug 2020

Un settore frequentemente citato in riferimento alle enormi potenzialità dello sfruttamento del mobile in ambito marketing è quello del retail: molte ricerche, come quella di Toluna/Econsultancy sui consumatori inglesi, mostrano margini di manovra interessanti. Il 13% degli intervistati ha effettuato un acquisto via Mobile, mentre il 19% ha utilizzato il cellulare per confrontare i prezzi o consultare recensioni sui prodotti nel corso dell’acquisto. La tendenza è confermata anche nel mercato statunitense: uno studio di Motorola circa la motivazione del confronto dei prezzi tramite Mobile nel luogo d’acquisto sottolinea come il 43% dei rispondenti abbia ottenuto una migliore shopping experience, mentre l’87% dei retailer afferma che in questo modo i consumatori sono in grado di trovare le migliori offerte.

Se questi dati, da un lato, evidenziano una predisposizione sempre più spiccata all’utilizzo del mobile in punto vendita da parte dei consumatori, dall’altro sottolineano anche importanti elementi di attenzione, come il rischio che il consumatore, trovato un prezzo più basso, non concluda l’acquisto o avvii comportamenti tipici dell’ormai ben noto cluster dei consumatori Reloaded, chiedendo sconti direttamente ai commessi in punto vendita. Accanto alla variabile prezzo, perciò, risulta ancora più importante offrire al consumatore un’esperienza d’acquisto e di marca che sia davvero significativa e distintiva rispetto ai concorrenti. Nelpornmobile.online soddisfare questo aspetto, le aziende non solo devono porsi nell’ottica di accogliere gli input provenienti dal proprio consumatore, come le sue attitudini e aspettative, ma devono anche essere pronti a modificare in modo significativo il proprio sistema di offerta.

È questo l’esempio di Tesco, catena di department store presente in Sud Korea con il brand Home plus, che si è posta l’obiettivo di passare dal secondo posto all’essere leader di mercato, senza aumentare il numero di negozi. Il primo passo è stato quello di focalizzare l’attenzione sul consumatore sudkoreano, estremamente dedito al lavoro e con poco tempo a disposizione. La soluzione è stata quella di posizionare nella metropolitana vetrine interattive e aggiornate in tempo reale che riproducessero esattamente gli scaffali del punto vendita. Attraverso l’applicazione Home plus, è possibile scannerizzare il QR Code associato ad ogni prodotto e aggiornare il carrello della spesa elettronico, che può essere contestualmente pagato e recapitato a casa in brevissimo tempo. Al di là della portata innovativa dell’iniziativa, è interessante notare come, a partire da un input proveniente dal consumatore, Tesco abbia scelto di modificare addirittura uno degli elementi del proprio marketing mix, e di “rinunciare” al punto vendita fisico (asset centrale nel settore) per rispondere ad un bisogno reale del consumatore. In questo modo Home plus è diventato il primo retail online e ha ridotto in modo consistente il divario con il leader offline.

Non ci sono ancora commenti
Effettua il login o registrati per poter pubblicare i tuoi commenti in tempo reale.
busy