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Punti vendita e comunicazione: una nuova primavera.

07 Lug 2020

Recentemente la comunicazione nei luoghi pubblici e nei punti vendita ha conosciuto un importante momento di rinnovamento.
Nel ventaglio delle possibilità offerte dalle tecnologie digitali, rivestono ad esempio un ruolo sempre più importante tutti quegli strumenti che vengono classificati sotto il cappello del digital out of home (DOOH).

Un recente articolo pubblicato sul sito Marketing Charts ha presentato i dati della raccolta pubblicitaria sul DOOH stimata per il 2010 negli Stati Uniti. Il DOOH viene suddiviso in due segmenti fondamentali, identificati da PQ Media: il Digital Place-Based Network e il Digital Billboards and Signage. Il primo si suddivide a sua volta in 5 sotto-segmenti: cinema, ufficio, intrattenimento, transito e retail. Solo quest’ultimo mostrasex online bengali bhabhi trend di crescita negativi, mentre gli altri crescono con tassi a due cifre, facendo stimare una raccolta pubblicitaria complessiva per il 2010 di 1,53 miliardi di dollari. Il secondo segmento si suddivide invece in roadside, transito, intrattenimento e retail, che in questo caso fa registrare crescite a una cifra, a fronte delle due cifre degli altri sotto-segmenti. La stima degli investimenti pubblicitari per questo secondo segmento è di 541 milioni di dollari per il 2010, che porta complessivamente le stime per il DOOH a circa 2,07 miliardi di dollari.

Questo tipo di andamento può essere il risultato della sovrapposizione di una molteplicità di fenomeni. In primo luogo il crescente bisogno di mobilità degli individui ha costretto ad una rivalutazione degli spazi esterni all’abitazione, e in particolar modo a tutti i luoghi legati in qualche modo al processo d’acquisto. In secondo luogo, la rivitalizzazione portata dai geosocial network alle tematiche della localizzazione (come accennato nell’edizione precedente della newsletter) ha portato ad una riconsiderazione del punto vendita e del suo ruolo nel rafforzamento della relazione con il consumatore. Persino il gigante Apple non poteva rimanere a lungo indifferente a questa sfida, tanto che ha già depositato, nel mese di febbraio, il proprio marchio Places, un social network dedicato agli utenti di sistemi operativi iOS, che potranno condividere tra loro le reciproche posizioni. Vedremo quindi se Apple sarà in grado di opporre una reale concorrenza a Facebook Places e Foursquare, e se sarà in grado di aggiungere nuovi elementi alla competizione e eventuali sinergie con gli altri strumenti di comunicazione sul territorio.

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