La comunicazione meccanico-istintiva – Parte 1
Dopo aver visto il reame della nascita della comunicazione emozionale, ora
entreremo in quello della comunicazione istintiva e meccanica focalizzandoci
sugli usi classici della stessa, attraverso l'ausilio della “legge” stimolo-risposta.
Riassumiamo brevemente le quattro fasi del maccanismo di base.
Fase 1: Pavlov mentre svolgeva i suoi esperimenti con l'aiuto di un cane
aveva osservato come la salivazione dell'animale aumentasse alla vista
del cibo, come normalmente accade quando si è a digiuno. Il cibo in questo
caso venne chiamato stimolo incondizionato, e la salivazione del cane riflesso
incondizionato.
Fase 2: sempre prima del condizionamento, venne gujarati bhabhi sexsuonato un campanellino (stimolo
neutro) e in risposta non si verificò nessuna salivazione (riflesso
condizionato).
Fase 3: nel proseguire con l'esperimento si iniziò a suonare un
campanellino ogni volta che si portava del cibo al cane (campanellino+cibo=nuova
associazione), finché l'animale associò la presenza del cibo
con il suono. Questa fase necessita di un tempo preciso e definito per installarsi
secondo quello che viene definito “ciclo dell'abitudine”.
Fase 4: installata la nuova associazione, Pavlov scoprì che il suono del
campanellino, da solo, era sufficiente per innestare la salivazione del cane,
anche senza la presenza del cibo.
Il suono del campanello divenne lo stimolo condizionato, mentre la salivazione
indotta da questo suono, e non dal cibo, venne detta riflesso
condizionato.
È utile qui precisare che la salivazione non è un processo regolato
dalla corteccia, quindi dalla parte logico-razionale, ma dalla parte istintiva
connessa al sistema nervoso autonomo (cervello rettile).
Tale esprimento rivoluzionario ci mostrò un meccanismo fondamentale e
cioè quella capacità di elaborazione dei dati che ogni “animale” mette
in moto per ASSOCIAZIONE.









