Orgoglio & Storyboard
A Natale sono tutti più buoni. Anche quelli che durante l’anno sono stati un po’ malandrini, e perfino i delinquenti aziendali irredimibili, quelli che addicted
di carrierismo spinto o assuefatti alla carognaggine attiva causa surplus di
carognaggine passiva sedimentata alluvionalmente sulla propria pelle, proprio
non ce la fanno a scrollarsi di dosso l’habitus, la forma mentis, la
stessa fisionomia lombrosiana del bastardo. A Natale sono tutti più buoni,
ma più d’uno non dimentica di fare le telefonate giuste al proprio
padrino, a uno di quei demoni superiori in grado di cambiarti la vita e di
incanalarla lungo una rilassante routine o, al contrario, di sconvolgerla ex
abrupto con un semplice mormorio, una allusione lasciata sfuggire quasi per
caso. Senza forzare i toni, senza ridondare, come solo i grandi subdoli hanno
imparato a fare sui banchi della scuola superiore della Malizia.
Di solito il poveroCristo chiama il suo referente negli Inferi,
cercando – invano – di non ostentare un tono troppo cerimonioso,
lo ragguaglia sulle voci più significative (ben note, perché il
diavolo ha le sue incoercibili antipatie e i suoi chiodi fissi) cercando di
somministrare notizie nuove onde innalzare il tasso di attenzione e gradimento
(in quest’ottica nei giorni che precedono il contatto egli si prodiga
senza lesinare alcun sotterfugio e scorciatoia in una caccia spietata al pettegolezzo,
e nella imprescindibile attività di riscontro, in quanto una informazione
millantata o anche solo parzialmente fondata avrebbe l’effetto di un
boomerang letale per il suo veicolatore, radiato per sempre dalla lista delle
sponde degne di fede). Mettere in cattiva luce il prossimo è una delle
attività più diffuse all’ombra del bue e dell’asinello,
sotto la luce romantica della stella cometa mente i Re Magi portano il loro
carico prezioso di oro, incenso e mirra.
A Natale sono tutti più buoni. Anche il Dr. Fallagario della Direzione
Controlli della filiale italiana della grande multinazionale automobilistica,
che ha appena effettuato una rilevazione interna sull’accesso ai siti hard
e intende utilizzare le informazioni relative al collega Comolli delle Pubbliche
Relazioni per spuntare una più congrua dotazione di omaggi natalizi.
E perfino il responsabile dell’Ufficio Amministrativo Rag. Maggioni che
per tutto l’anno ha penalizzato l’intero middle management con ogni
genere di vessatoria revisione dei pur modesti benefits assegnati , pur
di trovare adeguata copertura economica alla nuova, fiammante ammiraglia del
Supremo Nocchiero, evidentemente primissima tra le prime priorità pornmobile.onlineesistenziali
del boccheggiante organismo aziendale.
A Natale sono tutti più buoni. Anche la signorina Grilli, segretaria e
amante storica dell’Amministratore Delegato mentre si rigira tra le mani
il cedolino della raccomandata con ricevuta di ritorno inviata alla di lui gentile
consorte. La signorina Grilli non deve aver particolarmente gradito il turn-over
generazionale in favore della nuova stagista 22enne, Martina, quegli sguardi
languidi, e soprattutto quel “Per stasera puoi andare, mi dà una
mano Martina…”. E allora ecco questa lettera alla moglie, a metà tra
il porno-memoriale e la radiografia crudele di un simulacro matrimoniale tenuto
in piedi per anni solo per salvare le apparenze.
A Natale sono tutti più buoni. Anche il Direttore del Personale Dr. Foschini,
che ha appena consegnato le lettere con le promozioni più capotiche
e inique della sua pur malfamata carriera, costellata del non plus ultra in fatto
di bizzarrie, servilismi biechi, miopie ingenerose, turpi crimini anti-meritocratici.
Giovani reattivi e proattivi, lucidi e responsabili, pieni di ingenuo entusiasmo
ed ardore aziendalista, sacrificati sull’altare della (s)ragion di Stato
aziendale, in favore di semi-analfabeti bradipici e mentalmente anestetizzati,
annichiliti dal benessere e annegati nell’ozio viziato, miracolati da una
carambola della vita, da un’assonanza fonetica giusta del cognome o da
un incontro fortuito, nella sagra inarrestabile del Nepotismo nostrano. Ormai
assuefatto all’ingiustizia, relativizza anche le peggiori nefandezze, confinandole
in uno sgabuzzino nascosto della propria coscienza, interessato unicamente al
burraco con gli amici che lo attende in serata sul bell’attico con
vista mare.
Buon Natale!









