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(Adnkronos) - Paolo Belli commosso a Ballando con le stelle. Il concorrente ha dedicato l'esibizione di questa sera, un valzer, alla moglie Deanna che ha affrontato un grave problema di salute. Nella clip andata in onda prima di scendere in pista, Belli ha raccontato con estrema delicatezza delle difficoltà che hanno attraversato insieme nel corso dei 42 di matrimonio: "Mi innamoro di lei ogni giorno, del suo sorriso e del tono della sua voce. Per me esiste solo lei, non mi interessa nient'altro". "Sfide ne abbiamo affrontate diverse, ma la sfida più grossa è stata quella di un anno fa", ha raccontato il conduttore senza entrare nei dettagli. "Le sono stato accanto tutto il tempo, questa grande prova è stata superata. Io lo so che è stato merito dei dottori però mi piace pensare che la nostra energia sia servita", ha raccontato senza riuscire a trattenere le lacrime. Una sfida, l'ennesima, vinta insieme. "Fiera di te. Non è facile portare in scena una cosa simile. Questa è qualità, non me ne fregava niente della tecnica. Sono solo fiera di te", le parole di Carolyn Smith dopo l'esibizione di Paolo Belli.
(Adnkronos) - All’età di 86 anni sogna di aprire un suo caseificio e si è iscritta alla nuova edizione del corso di formazione per diventare casari, organizzato dalla Scuola lattiero-casearia del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, attraverso la società in house Mbc Service. Graciela Zar, origini argentine, ma da anni residente in provincia di Roma, madre di tre figli, ha energia ed entusiasmo contagiosi ed è tra i più appassionati studenti dell’edizione 2025 del corso, che conta 10 iscritti, tra cui 3 donne. L’iniziativa, attiva dal 2017, è ripartita e prevede 250 ore di lezioni teoriche e pratiche, con uno stage finale nei caseifici soci del Consorzio. Il percorso formativo, riconosciuto dalla Regione Campania, consente di ottenere la qualifica di 'Addetto alle lavorazioni lattiero-casearie', vanta un placement di oltre il 90% e ha 'diplomato' oltre 100 allievi provenienti da ogni continente, dagli Usa all’Australia. Graciela Zar è l’alunna più adulta mai registrata nella storia della Scuola del Consorzio. Nata a Buenos Aires da padre italiano e madre belga, è figlia di allevatori di bestiame: “Vivevamo nella Pampa argentina, in spazi immensi nel cuore della provincia di Buenos Aires, dove mio padre allevava gli animali, da qui la mia passione per i bovini in particolare”, racconta. Graciela arriva in Italia a 27 anni, si laurea alla Pontificia Università Gregoriana di Roma in Scienze Sociali e lavora come segretaria all’ambasciata argentina in Italia. "Poi è emersa la mia passione per il cibo - fa sapere - e con mio marito abbiamo aperto un locale a Pisoniano, in provincia di Roma, dove si ballava tango e si mangiavano bistecche argentine. Lo abbiamo gestito fino a qualche anno fa, ora ci ritorno spesso per riunirmi con le mie amiche. Ho tanti interessi ancora, nonostante la mia età, ma per fortuna tutti mi dicono che non la dimostro”. Il suo nuovo progetto è aprire un allevamento di bufale con annessa produzione di mozzarella Dop: "Sono una grande consumatrice di mozzarella di bufala e un giorno sullo smartphone mi è apparso l’annuncio del corso, così ho contattato il Consorzio e mi sono iscritta. Il corso è molto interessante e coinvolgente, con docenti bravissimi, che mi hanno dato ulteriore carica per il futuro. Mi sono lanciata in questa avventura e spero che qualcosa verrà fuori, altrimenti pazienza. Intanto cerco un socio per realizzare il caseificio, ma possibilmente più giovane di me”, annuncia Graciela. “Siamo molto felici di avere con noi la signora Graciela, a testimonianza che la passione per il nostro prodotto non conosce limiti. Auguro a lei e agli altri studenti un percorso di successo e di realizzare l’obiettivo di lavorare nella filiera bufalina. Noi li guideremo con tutta l’esperienza e la forza del nostro comparto, che proprio attraverso progetti del genere getta le basi per costruire il suo futuro”, commenta il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo.
(Adnkronos) - Novamont annuncia di aver ottenuto il certificato di conformità al Regolamento Fertilizzanti 2019/1009 per il telo di pacciamatura in Mater-Bi, utilizzato in agricoltura per il controllo delle infestanti, che biodegrada in suolo e a fine ciclo non necessita di essere smaltito separatamente. Secondo il Regolamento - spiega Novamont - il telo in Mater-Bi può essere considerato un ammendante inorganico, ovvero un prodotto fertilizzante con la funzione di mantenere, migliorare o proteggere le proprietà fisiche o chimiche, la struttura o l’attività biologica del suolo a cui è aggiunto. Il telo in Mater-Bi ha dimostrato di non accumularsi in suolo, di non rilasciare microplastiche persistenti e non provocare effetti ecotossici nell’ambiente. L’attività dei microrganismi ne determina la mineralizzazione completa e la successiva trasformazione in anidride carbonica e acqua. “Questa certificazione è una dimostrazione concreta che Mater-Bi, la pionieristica famiglia di bioplastiche di Novamont, non rilascia microplastiche persistenti nell’ambiente - spiega Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont - Novamont si è data l’obiettivo di adottare volontariamente gli stringenti criteri del regolamento fertilizzanti anche per lo sviluppo del Mater-Bi destinato alla produzione di shopper, sacchi frutta e verdura e tante altre applicazioni. L’applicazione dei criteri del Regolamento Fertilizzanti innalza il livello di garanzia delle caratteristiche di biodegradabilità, non accumulo in suolo e assenza di effetti ecotossici nell’ambiente di questi bioprodotti a tutela di tutta la filiera, dei nostri territori e delle comunità”.