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(Adnkronos) - La Terza Corte di Assise di Roma ha condannato all’ergastolo l’ex comandante di Marina dell’Uruguay, Jorge Nestor Troccoli, accusato dell’omicidio di Raffaella Giuliana Filippazzi, Augustin Potenza ed Elena Quinteros, sequestrati ed uccisi tra il 1976 e il 1977 nell’ambito del cosiddetto ‘Piano Condor’. Troccoli, ora settantottenne, è già detenuto in seguito alla sentenza della Cassazione che aveva confermato in un altro procedimento gli ergastoli per gli imputati per la morte di una ventina di desaparecidos. La sentenza arrivata oggi pomeriggio accoglie la richiesta della procura della Capitale. “Troccoli - aveva detto il pm Erminio Amelio nell’aula bunker di Rebibbia nel corso della requisitoria dello scorso 27 maggio - lei non può chiedere di essere ritenuto uguale agli altri, a coloro che hanno subito i suoi crimini e quelli dei suoi colleghi. C’è chi è stato dalla parte sbagliata della storia e c’è chi è stato dalla parte dei giusti. Lei non è uguale alle mamme e ai padri che hanno pianto e hanno atteso vanamente che tornassero a casa i loro giovani figli. Lei non è uguale ai fratelli e alle sorelle che hanno atteso i loro ‘hermanos’”.
(Adnkronos) - “Le aziende non possono più permettersi di comunicare solo in modo tradizionale: oggi è indispensabile utilizzare tutti i nuovi strumenti messi a disposizione dai social media e costruire una vera e propria media company. Solo così riusciremo a raggiungere i nostri clienti e, soprattutto, le nuove generazioni”. Sostiene Fernando Vacarini, responsabile media relations, corporate reputation and digital PR Gruppo Unipol, intervenuto alla presentazione, presso a Camera dei Deputati, del Brand journalism festival 2025, evento promosso da Social Reporters e in programma l’11 novembre al Talent Garden di Roma. Vacarini ha poi commentato i risultati dell’Osservatorio GenerationShip 2025 di Changes Unipol, evidenziando il cambio di paradigma nei consumi mediatici giovanili: “I giovani si informano molto meno attraverso giornali, radio e tv, preferendo i social network. Per questo dobbiamo incontrarli nei luoghi in cui si trovano, assecondando i loro linguaggi e abitudini, ma senza abbandonare del tutto i canali tradizionali. La sfida è integrare mondi diversi in un’unica strategia di comunicazione coerente e credibile”.
(Adnkronos) - "Sono fiducioso che ci sia una reale e consistente inversione di tendenza o quantomeno un incremento di attenzione da parte dei nostri governanti sul tema dei rischi naturali, ambientali ed antropici ed in particolare sul cosiddetto dissesto idrogeologico". Così Domenico Calcaterra, responsabile scientifico Fondazione Return (collegamento), intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "La nostra fondazione è un ecosistema che da tre anni si occupa in maniera continuativa, nell'ambito delle misure finanziate dal Pnrr, di rischi - spiega - Partiamo dalla trattazione delle singole tipologie di pericolosità, gli esempi sono quelli classici per il nostro paese che purtroppo risente degli effetti della quasi totalità delle pericolosità naturali ed antropiche, pensiamo a frane, alluvioni, terremoti, eruzioni, il degrado ambientale nelle sue varie forme, ad esempio l'inquinamento, per creare dei modelli, tenendo ben presente quanto sta accadendo sotto i nostri occhi e quello che potrebbe nei prossimi anni e nei prossimi decenni accadere in termini di cambiamento climatico". "Il nostro obiettivo è quello di fornire al Paese degli strumenti che, aggiornati allo stato dell'arte, possano servire a migliorare la gestione dei rischi intervenendo con delle soluzioni più adeguate, più efficaci", conclude.