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(Adnkronos) - Documenti e dati sono i capisaldi della difesa civica. E il difensore civico è colui che accorcia la distanza tra l’amministrazione e la cittadinanza. Questi i temi principali analizzati oggi nell’incontro dal titolo “Il diritto di accesso ai documenti, ai dati e all’informazione. Trasparenza reale e strumenti di tutela”, organizzato nella Sala Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio. L’incontro è stato promosso dal Difensore Civico della Regione Lazio e Presidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici delle Regioni e delle Province Autonome italiane, Marino Fardelli. L’iniziativa nasce per approfondire il tema del diritto di accesso ai documenti, ai dati e alle informazioni pubbliche, considerato un pilastro essenziale della democrazia amministrativa e un indice di qualità della pubblica amministrazione. Negli ultimi anni la trasparenza ha assunto un ruolo centrale, con l’introduzione dell’accesso civico e il potenziamento degli strumenti di tutela che consentono ai cittadini di partecipare attivamente alla vita pubblica e di esercitare un controllo diffuso sull’operato delle istituzioni. La trasparenza non è soltanto un obbligo per le amministrazioni, ma un diritto dei cittadini e una garanzia di democrazia. Una giornata aperta ai ragazzi che hanno potuto partecipare a tutti gli interventi, divisi in due differenti panel. Ad aprire i lavori Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio Regionale del Lazio e presidente della Conferenza delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome italiane, che, “ringraziando gli organizzatori”, si dice anche “consapevole dell’importanza dell’incontro soprattutto di questi tempi”. Tra gli interventi anche Giuseppe Busia, presidente dell’autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), che definisce l’appuntamento “una bellissima e importantissima iniziativa, perché i cittadini devono essere inclusi e avere accesso completo alle informazioni”. Per Fardelli si tratta di “includere il più possibile i giovani che saranno i cittadini di domani”. Tra gli ospiti anche Guido Giusti, difensore civico della Regione Emilia-Romagna e vicepresidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici delle Regioni e delle Province Autonome Italiane, che sostiene che “l’accesso agli atti rappresenta un caposaldo della democrazia”. Per Paola Baldovino, difensore civico della Regione Piemonte e vicepresidente del Coordinamento nazionale dei Difensori Civici delle Regioni e Province Autonome Italiane, “è fondamentale appassionare i ragazzi alle materie giuridiche, ed è per questo che momenti come questo sono importanti”. Per Sergio Santoro, presidente onorario del Consiglio di Stato, “è giusto parlare di strumenti perché senza gli strumenti giusti questo diritto non si realizza, questo diritto alla conoscenza”.
(Adnkronos) - Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone ha nominato Natale Forlani, presidente dell’Inapp, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche. Rinnovato anche il consiglio di amministrazione dell’Istituto con la nomina di Fabrizio Antolini, in rappresentanza del ministero del Lavoro, di Fiorella Lunardon, in rappresentanza del ministero del Lavoro d’intesa con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Giovanni Bocchieri, in rappresentanza della Conferenza delle regioni e delle province autonome e Sandra D’agostino in rappresentanza dei ricercatori e dei tecnologi dell’Inapp. Presidente e consiglio di amministrazione dureranno in carica 4 anni. Per Natale Forlani, che svolgerà il suo incarico a titolo gratuito, si tratta di una conferma in quanto era stato nominato al vertice dell’Istituto nell’aprile del 2024. Esperto di relazioni industriali, mercato occupazionale e organizzazione del lavoro, è stato tra gli estensori con Marco Biagi del Libro bianco sul lavoro. Dopo aver ricoperto il ruolo di Segretario confederale nazionale della Cisl, Forlani è stato presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro spa, in seguito direttore generale della D.G. Immigrazione e Politiche di Integrazione del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nonché membro del collegio dei sindaci dell’Inps.
(Adnkronos) - “Il pannello ecologico è un pannello di legno realizzato al 100% utilizzando rifiuto legnoso: siamo stati i primi al mondo a inventare questa tecnologia e oggi tutta la nostra produzione si basa esclusivamente sullo scarto di legno”. Lo ha dichiarato Stefano Saviola, consigliere delegato del Gruppo Saviola, a Ecomondo di Rimini, presentando l’evoluzione di un modello industriale diventato simbolo di economia circolare applicata. “Produciamo oltre 1,1 milioni di metri cubi in Italia - ha spiegato - e stiamo convertendo completamente anche lo stabilimento in Germania. L’Italia è oggi il principale produttore di pannelli da rifiuto legnoso al mondo, grazie a un’innovazione che è sostenibile ma anche esteticamente di grande valore". Saviola ha sottolineato che “la sensibilità verso la sostenibilità è fortemente cresciuta, non solo tra i giovani ma anche nel mondo industriale. In un continente povero di materie prime, la capacità di implementare nuove tecnologie è la chiave per una transizione concreta: oggi le scelte sostenibili e responsabili sono davvero possibili”.