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(Adnkronos) - Dopo le munizioni e i soldati, Kim Jong-un promette altri missili a Vladimir Putin. Il sostegno della Corea del Nord alla guerra che la Russia sta conducendo da oltre 1000 giorni contro l'Ucraina è sempre più ampio e sale di livello. Da oltre un anno, Pyongyang fornisce munizioni e artiglieria alle forze armate russe. Da circa un mese, migliaia di militari nordcoreani combattono accanto ai russi nella regione di Kursk, invasa sin da agosto dall'Ucraina. La Corea del Nord adesso lavora per ampliare un impianto utilizzato per la fabbricazione di missili impiegati dalla Russia. E' quanto emerge da una ricerca di un think tank con sede negli Stati Uniti rilanciata dalla Cnn, da immagini satellitari che indicano come i nordcoreani stiano 'allargando' uno stabilimento nella città di Hamhung con la costruzione di un secondo edificio per l'assembleggio finale dei missili e di alloggi per i dipendenti. Tutto mentre continua a rafforzarsi l'asse Mosca-Pyongyang e mentre arrivano le notizie su una visita in Corea del Sud del ministro ucraino della Difesa in cerca di aiuti per Kiev. Secondo i ricercatori del James Martin Center for Nonproliferation Studies del Middlebury Institute of International Studies, il sito in questione fabbrica sia missili Kn-23 (Hwasong-11A e la Russia, evidenzia la rete americana, ne ha lanciati circa 60 quest'anno contro l'Ucraina) che missili Kn-24 (Hwasong-11B). Qui è stato spesso in visita il leader nordcoreano Kim Jong-un. I nordcoreani lo chiamano 'Stabilimento 11 Febbraio'. "Sembra sia un tentativo di aumentare la capacità su questa linea di produzione", ragiona con la Cnn Sam Lair del Center for Nonproliferation Studies, che racconta come la 'crescita' dell'impianto sia iniziata nel 2020 e come il nuovo edificio, probabilmente per l'assemblaggio dei missili, indichi che "non stanno solo migliorando un elemento della linea di produzione, ma piuttosto stanno cercando di ampliarla". Secondo Lair, che si basa sull'analisi di immagini satellitari di ottobre di Planet Labs, la Corea del Nord starebbe anche aumentando la forza lavoro. "Appena fuori dal perimetro di sicurezza dell'impianto, vediamo quelli che sembrano essere nuovi appartamenti in costruzione - dice - Nelle immagini satellitari vediamo le fondamenta". Il sito, sottolinea, fa parte del complesso Ryongsong Machine Complex che fabbrica anche armamenti per i militari nordcoreani. I media ufficiali nordcoreani avevano immortalato qui Kim durante una visita dell'agosto 2023, ma quelle immagini - evidenzia la Cnn - sono sparite dalle pagine dei siti web nordcoreani. E intanto Kim continua a insistere sul potenziamento dell'arsenale del Paese eremita. Dall'inizio di quest'anno, secondo le denunce delle autorità ucraine raccolte dalla rete americana, gli attacchi con missili nordcoreani hanno fatto almeno 28 morti e 213 feriti. Nel mirino di attacchi missilistici, gli ucraini affermano che un terzo degli armamenti utilizzati dai russi per colpire il loro Paese sono nordcoreani. Intanto, scrive l'agenzia Yonhap, il ministro ucraino della Difesa Rustem Umerov, alla guida di una delegazione scelta per i colloqui con il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, mantiene il riserbo dopo le indiscrezioni su una presunta richiesta di aiuti militari alla Corea del Sud. E l'ufficio di Yoon conferma un incontro con la delegazione ucraina guidata da Umerov per condividere informazioni d'intelligence sulla "crescente cooperazione militare" tra Russia e Corea del Nord, con il conflitto in Ucraina che va avanti da oltre mille giorni, innescato dall'invasione russa avviata il 24 febbraio di due anni fa.
(Adnkronos) - Fater, la joint venture paritetica tra Angelini Industries e Procter & Gamble, annuncia l’estensione del congedo per le donne vittime di violenza dai 3 mesi previsti dal ccnl chimico farmaceutico a 6 mesi, a tutela delle donne lavoratrici che potrebbero vivere questa esperienza. La misura migliorativa permetterà anche a chi si trova in questa drammatica situazione di far partire più velocemente il congedo e favorirà così una soluzione tempestiva che è fondamentale nei casi di violenza. Una misura che nasce dal confronto quotidiano con chi ogni giorno si prende cura delle donne, come WEWorld, l’associazione umanitaria con cui Lines, brand di Fater, collabora dal 2020, per affrontare piccole e grandi battaglie culturali che, partendo dalla comunicazione, atteranno anche in iniziative concrete a favore della libertà della donna. Dal 2020 Lines, infatti, è scesa in campo con WeWorld per combattere la violenza, che rappresenta la degenerazione della discriminazione di genere. In particolare, Lines ha contribuito all’apertura degli 'Spazio Donna WeWorld' di Bologna nel 2021 e di Pescara nel 2022. Consapevoli, inoltre, che la violenza contro le donne sia un problema culturale, Lines ha promosso il programma 'Domande scomode @School' che ad oggi ha raggiunto oltre 200.000 studenti, per contribuire a diffondere l’educazione all’affettività e aiutarli, con i docenti, a trovare risposte a quesiti importanti, dal ciclo mestruale e la sessualità, alla gestione dei rapporti affettivi e altri temi delicati di cui spesso è difficile parlare. Sono oltre 2500 le donne che, dall’apertura del primo degli 8 spazi operativi presenti in Italia (Napoli, Roma, Bologna, Pescara, Cosenza e Brescia) hanno chiesto supporto e aiuto agli operatori dei diversi centri e di queste più di 700 in quelli sostenuti da Lines nelle città di Pescara e Bologna. Ma c’è ancora molto da fare. In Italia, infatti, solo l’11% delle donne che subiscono violenza denuncia l’accaduto, di queste quasi il 40% addirittura non parla con nessuno di quello che ha subito, spesso per vergogna o addirittura perché le situazioni vissute sono ritenute la normalità. Ecco perché Lines ha scelto di sostenere WeWorld, perseguendo l’obiettivo di sostenere le donne a rischio di violenza e in situazioni di fragilità, attraverso Spazi che offrano percorsi di supporto psicologico e per l’empowerment femminile. Dalla collaborazione tra Lines e WeWorld è nato il decalogo dei “10 campanelli d’allarme” (disponibile nei centri WeWorld e sui canali social proprietari) da non sottovalutare per aiutare le donne a riconoscere potenziali situazioni e vissuti di violenza, psicologica, economica e sociale, con l’obiettivo di individuare i segnali predittivi e indicativi di potenziali forme di violenza nei confronti delle donne. Quando si rivolge a me è spesso aggressivo ed utilizza un tono di voce molto alto. Quando siamo con gli altri, mi contraddice in continuazione e sminuisce quello che dico. Di fronte ad impegni concordati, li nega e dice che sono io che ho capito male. Quando esco con le mie amiche, mi dice che non sono una buona madre e/o una buona compagna. Vuole accompagnarmi sempre e dappertutto, non mi permette di uscire da sola. Quando non sono con lui, devo tenere il cellulare sempre a portata di mano per rispondere subito a messaggi e chiamate da parte sua. Vuole conoscere tutte le mie password di accesso (pc, social media, cellulare). Qualsiasi tipo di abbigliamento che indosso viene giudicato inadeguato, perché il mio partner ritiene che attiri l’attenzione. Non vuole che esca con le mie amiche perché le giudica stupide e ha paura che possano avere una cattiva influenza su di me. Quando gli dico che mi interessa un lavoro, mi dice che io non sono capace e che non mi serve perché tanto provvede lui a me.
(Adnkronos) - "L’Italia, come sottolineato dal presidente Meloni nel suo discorso alla Cop29, rinnova il proprio impegno nella lotta ai cambiamenti climatici, con un approccio pragmatico, piuttosto che ideologico". Lo ha detto Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, nel corso della presentazione del rapporto integrato di sostenibilità Conai 2024, che si è tenuta oggi a Roma. “La strada da seguire - sottolinea Rotelli - è quella della decarbonizzazione attraverso una transizione ecologica realizzata con tutte le tecnologie a nostra disposizione”. E conclude: “La politica deve essere vicina e sensibilizzare i cittadini, raccontando tutte le attività di carattere politico e le azioni fatte in Europa in campo di sostenibilità”.