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(Adnkronos) - Grande serata show di Sky per il lancio in grande stile della nuova stagione delle Coppe Europee a cominciare dalla Champions League martedì prossimo e con le tre Coppe in 'carne ed ossa'. La voce della presentazione non poteva che essere quella di Fabio Caressa. "Sono sempre notti speciali", ha spiegato durante la serata, raccontando poi l'esperienza dello spot girato con il regista premio Oscar Paolo Sorrentino. "E' stata una esperienza bellissima e a pero anche io di ricevere la Coppa Volpi dopo Servillo. Abbiamo lavorato quasi da cinema". All'interno del '21 House of Stories', zona Navigli a Milano, si è ritrovato il gotha del calcio italiano, alla presenza del presidente della Lega Serie A Ezio Simonelli, all'ad Luigi De Siervo, al presidente della Lega Pro Matteo Marani, all'ad del Sassuolo Giovanni Carnevali, a Giorgio Chiellini, Gianluca Zambrotta con la squadra dei giornalisti e telecronisti Sky, da Fabio Capello a Luca Gotti da Walter Zenga, a Luca Marchegiani e Nando Orsi; da Giuseppe Bergomi, ad Alessandro Costacurta, Lorenzo Minotti, Faouzi Ghoulam e Paolo Gobbi, da Montolivo e Giancarlo Marocchi a Paolo Di Canio e Zvonimir Boban, Michele Padovano e Aldo Serena. "Deve essere faticoso alzare per 37 volte queste coppe - scherza l'ad dell'azienda, Andrea Duilio, in riferimento al numero di trofei continentali vinti dalla squadra Sky -. Abbiamo una squadra Sky forte e squadre italiane molto competitive. È un grande privilegio e onore dare il via a questa stagione di coppe europee". "L'anno scorso avevamo grandi aspettative, quest'anno abbiamo delle certezze. Sarà una grande Champions e grandi notti delle coppe europee e noi di Sky le racconteremo con qualità, competenza e immagini. Molte partite che si giocano in Italia infatti le produciamo noi", ha detto il direttore di Sky Sport Federico Ferri nel corso della serata. "Avremo tante conferme e novità. Vedo troppa gente arrabbiata in giro e sui social e queste giornate ci raccontano il bello del calcio. Parliamo tanto di allenatori dell'alibi degli arbitri e cerchiamo di parlare di più dei calciatori con Sky sport skill per raccontare il gesto. Una grande squadra ed è un privilegio avere un'azienda che investe per la qualità di questo racconto", ha aggiunto Ferri. "Volevo ringraziare questa fantastica squadra di colleghi. La Champions e le coppe europee sono il trionfo della qualità del calcio e di Sky sport siamo orgogliosi e contenti di offrire ai nostri abbonati il miglior prodotto possibile. Guardate quello che succede sui nostri canali tra sport e intrattenimento", ha sottolineato Giuseppe De Bellis Executive vice president Sport, News ed Enternainment di Sky. A fare da sottofondo alla serata 'La vita è adesso' di Claudio Baglioni e il saluto speciale del regista premio Oscar Paolo Sorrentino: "Sta per ripartire la Champions l'unico spettacolo di cui è impossibile fare spoiler, lo dovete vedere ed io non mi perderò neanche una partita". Poi Beppe Bergomi ha aggiunto: "la Champions è veramente speciale e speriamo sempre che le nostre squadre vadano avanti". Mentre Fabio Capello ha sottolineato come si aspetta una "Champions molto interessante. Sono curioso di vedere al lavoro il nuovo allenatore del Real Madrid del dopo Ancelotti, ma anche il Psg e il Manchester City. Bisogna vedere se Guardiola riuscirà a ritrasformali in macchina da guerra e ovviamente il mio augurio più grande è che le squadre italiane arrivino in finale". "Ci aspettiamo una straordinaria competizione. In tanti avevamo dubbi sul nuovo formato della Champions ma è stato straordinario. Anche io vedo il Psg favorito più che mai", ha detto Boban. Mentre Paolo Di Canio non sottovaluta le squadre inglesi. "Il Liverpool ha fatto acquisti mirati e saranno protagoniste come le altre inglesi".
(Adnkronos) - "Il biennio 24-26 ha riportato 22 mila iscritti che sono stati rilevati dalla piattaforma del ministero attraverso i codici fiscali dei ragazzi che si sono iscritti, quindi non sono numeri campati per aria, sono numeri reali". Così, con Adnkronos/Labitalia, Guido Torrielli, presidente di Rete Its Italia, l’associazione che riunisce le Fondazioni degli Istituti tecnologici superiori – Its Academy, rappresentandone la larghissima maggioranza. Secondo Torrielli le aree formative con più iscritti negli Its attualmente sono: "ict tecnologie della comunicazione e dell’informazione dei dati, mobilità sostenibile e logistica, meccatronica e turismo, ciascuna con oltre 5.000 iscritti, fino a 6.000 per biennio", sottolinea. "Noi offriamo, ai ragazzi che sono interessati, percorsi che sono progettati dalle imprese e sono valorizzati dalla presenza di più del 60% di formatori che vengono dalle stesse imprese, da un anno completamente passato in azienda, per poi essere assunti dopo due anni, nel 90% dei casi a tempo indeterminato, in 10 importanti aree tecnologiche che vanno dal meccatronico all'Ict, all'energia ma anche alla moda, anche alla farmaceutica e chimica, all'agroalimentare, al turismo ai servizi alle imprese, compreso il terzo settore" "I nostri numeri, a seconda dei comparti, viaggiano -ribadisce Torrielli- tra il 75% e il 100%, quindi abbiamo una media di quasi il 90% dei ragazzi che entrano e terminano il loro percorso con un posto di lavoro, un interesse, ma anche una potenzialità di arrivare ad avere anche una start-up o di partecipare ad un piano di ricerca. E oltre questo c'è da ricordare che, secondo l'analisi fatta da alcuni importanti enti di ricerca, è di 80.000 il numero dei ragazzi che potrebbero interessare le imprese nelle aree tecnologiche che citavo". E Torrielli sottolinea che "siamo un momento delicato per gli Its, dopo la fine della stagione delle risorse del Pnrr. Per il 2025-27 speriamo che il ministro Giorgetti ascolti le richieste del ministro Valditara per il finanziamento ordinamentale anche per noi come per le università. Abbiamo bisogno di oltre 300 milioni di euro, altrimenti chiudiamo", sottolinea. "Abbiamo già iniziato con la pubblicizzazione dei nostri corsi -spiega ancora Torrielli- che arrivano dopo una stagione ricca di risorse grazie al Pnrr. Con il Piano infatti abbiamo avuto un finanziamento di un miliardo e mezzo di cui 500 milioni sono stati messi a disposizione degli Its per aumentare il numero dei laboratori. E per ampliare quindi quelle che sono le attrezzature messe poi a disposizione dei ragazzi per ottenere le competenze che le imprese chiedono per entrare nel mondo del lavoro". Il piano nazionale di ripresa e resilienza ha rappresentato una svolta, sottolinea Torrielli. "Il finanziamento del Pnrr ha portato nel 2022 alla legittimazione del titolo del diploma di Its che rappresenta un po' il segmento della formazione terziaria professionalizzante, che non esisteva prima del 2022. Prima di questa data infatti il ragazzo che usciva fuori dagli istituti tecnici poteva iscriversi esclusivamente all'università oppure andare a lavorare. Oggi però gli Its hanno compiuto un percorso difficile e rivoluzionario, devono in qualche modo poter sostenere quelle che sono le spese maggiori che sono determinate dall'aumento del numero di attrezzature: più costi di energia, manutenzione, gestione", sottolinea ricordando che "le Regioni devono fare una programmazione tenendo conto di quelli che sono i finanziamenti che ovviamente potrebbero non essere più quelli del Pnrr, anche se il ministero dell'Istruzione sta pensando di recuperare con delle formule gestite attraverso degli accordi con l'Ue, anche per il 25-27, ovvero per il primo anno, la possibilità di spendere ciò che è avanzato del Pnrr in alcune particolari attività che erano previste", aggiunge "Noi -continua Torrielli- abbiamo un Paese di piccole e medie imprese e gli Its sono le Academy delle piccole e medie imprese. Le grandi imprese le Academy se le costruiscono da sole, e allo stesso tempo sfruttano anche le nostre, quelle delle aree tecnologiche di competenza, per portarsi a casa questi ragazzi una volta usciti da noi. Gli its devono avere alle spalle sicuramente il mondo produttivo, senza di questo non abbiamo un Its che rispetti il dna sul quale è stato creato", aggiunge.
(Adnkronos) - Luglio 2025 è stato il terzo luglio più caldo a livello globale, con una temperatura media di 16,68 °C, 0,45 °C in più rispetto alla media di luglio del periodo 1991-2020. Inoltre, è stato più freddo di 0,27 °C rispetto al record di luglio 2023 e di 0,23 °C nel confronto con luglio 2024, il secondo più caldo. Lo rende noto il Copernicus Climate Change Service (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con finanziamenti dell'Ue. Guardando, poi, alla media stimata del periodo 1850-1900, luglio 2025 è stato di 1,25 °C più caldo, diventando quindi il quarto mese degli ultimi 25 con una temperatura globale inferiore a 1,5 °C rispetto al livello preindustriale. Il periodo di 12 mesi da agosto 2024 a luglio 2025 è stato di 0,65 °C superiore alla media del periodo 1991-2020 e di 1,53 °C superiore al livello preindustriale. Secondo Carlo Buontempo, direttore del C3S, "due anni dopo il luglio più caldo mai registrato, la recente serie di record di temperatura globale è terminata, almeno per ora. Ma questo non significa che il cambiamento climatico si sia arrestato. Abbiamo continuato ad assistere agli effetti del riscaldamento globale in eventi quali il caldo estremo e le inondazioni catastrofiche di luglio. Se non stabilizziamo rapidamente le concentrazioni di gas serra nell'atmosfera, dovremo aspettarci non solo nuovi record di temperatura, ma anche un aggravamento di questi impatti, e dobbiamo prepararci a questo". La temperatura media sul territorio europeo a luglio 2025 è stata di 21,12 °C, 1,30 °C in più rispetto alla media di luglio del periodo 1991-2020, rendendo il mese scorso il quarto luglio più caldo mai registrato nel Continente.