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(Adnkronos) - Derby della Mole infuocato. Nel corso della stracittadina tra Juventus e Torino, sull’1-1 dopo il primo tempo (reti di Yildiz e Vlasic), gli animi si accendono e a inizio ripresa arriva l'espulsione per Thiago Motta e Paolo Vanoli. I tecnici delle due squadre sono stati allontanati dal campo dopo una rissa sfiorata tra le due panchine, in seguito a un fallo di Savona su Karamoh. A far scattare la scintilla tra i due tecnici, un episodio di campo: l'intervento (sul pallone) di Savona su Karamoh, al minuto 52. Un'entrata dura, ma corretta, che ha acceso gli animi di una partita già molto sentita. Quindi, il contatto ravvicinato tra i due allenatori Thiago Motta e Paolo Vanoli (dopo una frase pronunciata da quest'ultimo verso il suo avversario), entrambi usciti dalle rispettive aree e arrivati al contatto davanti all'arbitro Fabbri. E seguiti, da una parte e dall'altra, dai vari componenti delle panchine. Fabbri ha così espulso entrambi, indicando loro il percorso per raggiungere la tribuna.
(Adnkronos) - In un Paese che invecchia e si riduce a causa della crisi demografica, cambia il rapporto degli italiani con il lavoro e in particolare le aspettative dei giovani, ma cambiano anche le prospettive previdenziali specialmente dei cosiddetti boomer che vorrebbero continuare a lavorare anche oltre l’età di pensionamento. E quanto emerge dal secondo report dell’Osservatorio Enpaia-Censis del mondo agricolo nel quale si evidenzia come se da una parte l’innalzamento dell’età di pensionamento viene vissuto nel 65,1% dei casi come “una costrizione alla libertà individuale” (che arriva al 69,6% nella fascia dei 35 ai 64 anni), dall’altra una quota ancora più ampia degli italiani (circa il 70%) afferma che si debba consentire ai pensionati, se vogliono, di continuare a lavorare (percentuale che sfiora l’80% tra gli over 64) . Una richiesta – viene sottolineato nel report – coerente con la struttura demografica di una società che invecchiando si fa longeva e che deve essere accompagnata da un sistema integrato e coerente di misure di active ageing, permettendo ai più anziani di essere attivi nei diversi ambiti della sfera sociale, mercato del lavoro incluso, senza che l’età sia un fattore discriminante. Il report, spiega il direttore generale di Enpaia Roberto Diacetti, “fotografa un’Italia dove il 92% degli occupati non disdegnerebbe avere più libertà di scelta per quanto riguarda l’età di pensionamento, con una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro, quindi con la possibilità di poter andare in pensione un po’ prima con delle penalizzazioni ridotte, ma anche di poter restare al lavoro più a lungo, oltre l’età pensionabile”. Ma nel nostro Paese, aggiunge Diacetti, "abbiamo un enorme problema costituito da salari troppo bassi che impatta negativamente anche sulle future pensioni oltre che sulla domanda interna". Perciò, conclude il Dg di Enpaia, "l’idea di rinunciare a una minima quota di dividendi da parte delle imprese per aumentare le retribuzioni, merita una riflessione seria".
(Adnkronos) - Dall’energia solare alla produzione di idrogeno pulito. È questa la strada tortuosa su cui si è incamminato un gruppo di ricerca internazionale coordinato dalla Flinders University, in Australia, ottenendo risultati eccezionali. Gli esperti avrebbero infatti messo a punto un nuovo metodo che dall’energia immagazzinata nelle celle fotovoltaiche porta dritto alla scissione fotocatalitica dell’acqua, con una netta riduzione delle emissioni inquinanti. I risultati dello studio sono stati pubblicati su “The Journal of Physical Chemistry C”.