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(Adnkronos) - Nuova offensiva Ucraina contro le truppe di Mosca nella regione russa del Kursk. Secondo il rapporto dell'esercito di Kiev citato dal presidente russo Vlodymyr Zelensky, l'esercito russo ''ha perso un battaglione di soldati nordcoreani di fanteria e paracadutisti russi'' nei combattimenti in corso ''ieri e oggi''. Secondo funzionari sudcoreani, finora sono stati inviati in Russia circa 11mila soldati nordcoreani e ci sarebbero segnali secondo cui è in corso un ulteriore dispiegamento di truppe di Pyongyang al fianco dei militari russi. Obiettivo della nuova offensiva - dopo quella a sorpresa lanciata il 6 agosto scorso - sembrerebbe essere la strada verso Kursk, a nordest della piccola città di Sudzha, che gli ucraini avevano conquistato nei mesi scorsi. "La Russia avrà quello che si merita", ha annunciato su Telegram il capo dell'ufficio della presidenza, Andriy Yermak: Il ministero della Difesa russo da parte sua ha fatto sapere che le forze armate di Mosca hanno respinto due controffensive ucraine nel Kursk nelle ultime 24 ore, sostenendo che in questo arco di tempo le forze ucraine hanno perso fino a 340 soldati e quattro carri armati nella zona. "Un missile ucraino è stato abbattuto nella zona di confine della regione di Kursk", si legge in una nota. Inoltre, nel respingere le controffensive l'esercito russo ha spiegato che sono stati sferrati attacchi contro nove brigate ucraine e cinque formazioni di difesa territoriale. Distrutti anche tre veicoli da combattimento della fanteria ucraina, quattro veicoli corazzati per il trasporto delle truppe, 12 veicoli corazzati da combattimento, un veicolo per superare gli ostacoli, 20 veicoli a motore e cinque mortai. La Russia ha conquistato quasi 3.600 chilometri quadrati di territorio ucraino nell'anno appena concluso. Lo rivela il blog militare ucraino Militarnyi, che cita i dati di un altro blog, DeepStateMap, confermando di fatto l'analisi dei giorni scorsi dell'Istituto di studi di guerra (Isw), secondo cui le forze russe sarebbero avanzate di quasi 4mila kmq nel 2024. Secondo i blog di Kiev, l'Ucraina ha subito le perdite territoriali più pesanti a novembre, perdendo 610 kmq, quasi 20 kmq al giorno. Zelensky: "Attacco con 103 droni nella notte, alleati facciano rispettare le sanzioni" Nella notte l'Ucraina è stata attaccata "da 103 droni Shahed, che contenevano 8.755 componenti di fabbricazione estera - ha denunciato in un post su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky - Nell'ultima settimana, la Russia ha utilizzato più di 630 droni d'attacco, circa 740 bombe aeree di precisione e quasi 50 missili di vario tipo, per un totale di oltre 50.000 componenti sanzionati provenienti da tutto il mondo". Zelensky sottolinea che "la pressione delle sanzioni sulle catene di fornitura per i componenti stranieri rimane insufficiente". "La Russia continua ad acquisire i componenti e gli strumenti di produzione di cui ha bisogno, quasi a livello globale, e li usa nelle armi che impiega per terrorizzare l'Ucraina", attacca Zelensky, che quindi esorta a "continuare a rafforzare la cooperazione con tutti i nostri partner su sanzioni, sistemi di difesa aerea, armi a lungo raggio e supporto per i nostri soldati: queste priorità ci aiuteranno a proteggere le nostre città, i nostri villaggi e le nostre posizioni in prima linea. Sono grato a ogni partner che ci aiuta".
(Adnkronos) - L’Istituto nazionale tributaristi (Int), per mano del suo presidente Riccardo Alemanno, ha inviato una lettera di felicitazioni e di buon lavoro al nuovo direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vicenzo Carbone, in cui il numero uno dell’Int scrive: “Sono certo che grazie alla Sua competenza e alla Sua esperienza saprà affrontare l’impegnativo incarico con la necessaria determinazione ed equità, in un settore sempre più importante per la Nazione” ribadendo la piena disponibilità al confronto e alla collaborazione. “L’Istituto nazionale tributaristi, che mi pregio di presiedere, sarà a sua disposizione per proseguire nel confronto costruttivo e nella collaborazione, instaurati negli anni sia a livello centrale che territoriale, con l’Amministrazione finanziaria.” Ma Alemanno ha inviato anche una lettera al dimissionario Ernesto Maria Ruffini, ringraziandolo per il suo operato e per aver dialogato con equità e senza pregiudizi con tutte le rappresentanze degli intermediari fiscali, augurando all’ex direttore ogni successo nei suoi prossimi impegni professionali. “La lettera al direttore Carbone va oltre ai doveri istituzionali, è un messaggio sentito per confermare e ribadire la nostra disponibilità a collaborare per contribuire a migliorare il rapporto fisco contribuente e affrontare i cambiamenti legati alla riforma tributaria” dichiara il numero uno dei tributaristi Int, che precisa “così come sentito è il ringraziamento inviato a Ruffini per il lavoro svolto. Ritengo che anche nei rapporti istituzionali non si possa mai dimenticare il lato umano e l’importanza della persona”.
(Adnkronos) - Integrare e promuovere la sostenibilità all’interno delle filiere, è questo l’obiettivo dell’alleanza di sistema Open-es, iniziativa promossa tre anni fa, con l’intento di riunire i più importanti player del mondo industriale, finanziario, associativo ed istituzionale al fine di supportare le imprese nel processo di crescita sulle dimensioni della sostenibilità tramite un’unica piattaforma digitale, collaborativa e gratuita. (Audio) “Open-es è un'alleanza di sistema che riunisce il mondo industriale, finanziario, associativo e istituzionale per supportare le imprese nelle sfide di sostenibilità e competitività. Lo fa attraverso una piattaforma digitale, gratuita e una serie di iniziative e servizi che aiutano le imprese ad affrontare questa sfida”, spiega Stefano Fasani, Program Manager Open-es. Oggi le imprese attive su Open-es sono più di 27mila, operanti in 66 settori differenti, e altre 100mila stanno per entrare attraverso i 30 grandi partner dell’alleanza, che si riuniscono in un board decisionale. Il tutto in rappresentanza di 100 paesi. “L'idea alla base era quella di aiutare le proprie filiere, le proprie catene del valore nel percorso di miglioramento delle performance di sostenibilità ma di non farlo attraverso iniziative chiuse solo ai propri fornitori o ai propri clienti, ma con un'iniziativa di sistema per mettere a fattor comune competenze, best practices e strumenti per semplificare questo percorso”, aggiunge Fasani. Il meccanismo è quello tipico delle filiere, ogni nodo coinvolge i propri fornitori e clienti costituendo una rete collaborativa di imprese che lavorano insieme per crescere e coniugare business con sostenibilità. Ingaggiare i propri stakeholder sui temi della sostenibilità e guidarli in un percorso di miglioramento non riguarda più solo le grandi aziende o quelle che svolgono la funzione di capo filiera, ma attrae l’interesse anche di operatori economici diversi quali banche, assicurazioni, associazioni, istituzioni e persino asset manager. L’idea di base è che solo unendo le forze tra tutti i player industriali, finanziari e istituzionali si possono raggiungere rapidamente ed efficacemente obiettivi globali come l’equilibrio tra tutela ambientale, cura sociale e crescita economica. Da qui la creazione di un’alleanza di sistema aperta, cross settoriale e senza scopo di lucro, per collaborare tra grandi realtà del sistema economico e supportare con strumenti semplici e gratuiti le realtà che più hanno bisogno di aiuto in questo percorso, le micro-piccole e medie imprese. Una community interconnessa che vede la presenza anche di attori in competizione nei rispettivi settori di business ma che intende mettere a fattor comune le competenze e far convergere in un unico spazio digitale e condiviso gli sforzi sugli obiettivi di sostenibilità, evitando burocrazia e confusione, tramite una piattaforma digitale, aperta e semplice. Da un punto di vista pratico, quando un’impresa entra in Open-es, crea la propria carta d’identità Esg, basata sugli standard di rendicontazione internazionale, e la fa evolvere progressivamente nel tempo. Può far validare la propria posizione da un certificatore terzo e ricevere una valutazione direttamente in piattaforma, un feedback immediato, su cui poter indirizzare un percorso di crescita. Le imprese possono, poi, decidere autonomamente con chi condividerla tra tutti i portatori di valore con cui l’azienda interagisce: per esempio, per il posizionamento verso i propri clienti, l’accesso a servizi finanziari o la valutazione da parte degli investitori. C’è anche un’area di collaborazione dove le imprese si confrontano tra di loro e con esperti del settore risolvendo i propri dubbi e individuando esigenze comuni. Inoltre, all’interno del marketplace (il Development Hub), possono trovare soluzioni e servizi offerti da realtà specializzate per colmare i gap individuati. “Colmo i gap, aggiorno la mia carta d'identità Esg, aggiungo delle informazioni, miglioro questo tipo di caratteristiche che vengono misurate e trovo nuove azioni da mettere in campo. È sostanzialmente un circolo virtuoso”, aggiunge Fasani. Alla formazione sono dedicati il format mensile ‘Competenze Esg’, l’iniziativa dedicata alle Pmi ‘Open-es Camp’, campus laboratoriale alla sua seconda edizione, e il progetto ‘Carta d'Identità Esg Manager’, un programma formativo e certificativo di riferimento nazionale progettato da Open-es e Federmanager in collaborazione con Esgr Società Benefit, Deloitte Climate & Sustainability Società Benefit e Federmanager Academy.