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(Adnkronos) - Scintille tra Max Verstappen e Lewis Hamilton. Oggi, sabato 24 maggio, i due piloti sono stati protagonisti di un episodio in pista, durante le qualifiche del Gran Premio di Monaco, che è costato caro all'inglese: partirà, infatti, non quarto ma settimo con una penalità di tre posizioni. Hamilton ha infatti ostacolato il giro dell'olandese, facendo quello che in gergo si chiama 'impeding'. Verstappen, dopo essersi trovato all'improvviso di fronte la Ferrari dell'inglese, ha subito aperto la radio e si è lamentato con il muretto Red Bull. Dal canto suo anche Hamilton si è fatto sentire con il proprio box: "Mi avevi detto che stava rallentando!", lasciandosi andare poi a un'imprecazione. Alla fine i due si sono chiariti nel paddock, con Lewis che ha spiegato di aver ricevuto ordini di scuderia errati. "Ho parlato rapidamente con lui dopo la qualifica", ha detto Verstappen a Sky, "non è stata colpa sua: è stato il team che gli ha detto che io stavo andando lento, mentre in realtà ero nel giro veloce".
(Adnkronos) - “La sicurezza stradale non può essere un optional: servono formazione, consapevolezza e responsabilità. A partire dalle autoscuole”. A dirlo oggi Unasca (Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica) nella sala capitolare del Senato della Repubblica, durante l’iniziativa 'Neo patentati: più sicurezza! Giovani, scuole guida e assicurazioni verso l’Europa', promossa dal senatore Gianluca Cantalamessa. Nel suo intervento, Alfredo Boenzi, segretario nazionale autoscuole Unasca, ha posto l’accento sulla necessità urgente di rivedere i percorsi formativi attuali: “Non possiamo limitarci alle sei ore minime di guida previste dalla legge. Formare un conducente significa formare un cittadino responsabile: verso sé stesso, verso gli altri, verso l’ambiente. Questo impegno va riconosciuto anche dalle istituzioni”. Sulla stessa linea Andrea Onori, responsabile nazionale sicurezza stradale Unasca: “La percezione del rischio alla guida è una competenza che si costruisce con metodo, esperienza e tempo. Occorre affiancare alla tecnica una vera educazione alla sicurezza stradale, che includa simulazioni, gestione delle emergenze e consapevolezza dell’impatto sociale degli incidenti. Solo così possiamo costruire una cultura della prevenzione”. Unasca ha avanzato anche una proposta concreta: incentivi fiscali per i corsi di approfondimento sulla sicurezza rivolti ai giovani. “Una riduzione dell’iva per i corsi collegati al conseguimento della patente - spiegano Boenzi e Onori - sarebbe un segnale concreto da parte dello Stato. Oggi questi percorsi non sono incentivati, nonostante possano fare la differenza tra un guidatore distratto e uno realmente preparato”. L’appello di Unasca alle istituzioni è chiaro: la revisione del sistema formativo dei conducenti non è più rinviabile. “La vera rivoluzione culturale inizia dai banchi dell’autoscuola. E' lì che si costruisce un futuro più sicuro per tutti”.
(Adnkronos) - "Il nostro Paese deve cambiare paradigma su convergenza università e privati rispetto la ricerca. Respiro vuole rappresentare proprio questo cambiamento, di come cittadini e cittadine, ragazzi e ragazze, vivono le città. Dobbiamo rigenerare gli ambienti in cui viviamo partendo da una scienza che sia partecipata". Ad affermarlo è Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, a margine della presentazione di Respiro, dispositivo indossabile di monitoraggio della qualità dell’aria, presso il Gazometro Ostiense a Roma. “La cosa bella di questo dispositivo, semplice, portatile, a basso costo, è che può essere portato da ciascuno di noi nella sua vita di tutti i giorni, facendoci scoprire che la qualità dell’aria non è quella che tutti noi pensiamo. Ciò ci servirà per cambiare i nostri comportamenti, sia indoor che outdoor, e magari per esempio prenderemo più mezzi pubblici, oppure arieggeremo di più i locali, per assicurare a tutti un futuro migliore. In autunno promuoveremo una grande campagna, sia a Roma che a Milano, sia sulla qualità dell’ambiente ma anche per diffondere comportamenti scientifici in maniera maggiore di quanto avviene oggi”.