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(Adnkronos) - Si sono perse le tracce di un elicottero civile Augusta Westland 109, decollato da Venezia, mentre sorvolava il confine tra Toscana e Marche. L’allarme è scattato poco prima delle ore 17, quando l’equipaggio ha segnalato un’avaria, dopodiché i contatti radio si sono interrotti. Secondo le prime informazioni, l’elicottero stava rientrando da Venezia verso Sansepolcro (Arezzo) trasportando un imprenditore aretino del settore orafo. Al momento della scomparsa dai radar, il velivolo sorvolava la zona al confine tra le province di Pesaro-Urbino e Arezzo, dove si registrava la presenza di nebbia. L’elicottero sarebbe poi precipitato in un’area boschiva situata al confine tra Toscana e Marche, tra il comune di Badia Tedalda (Arezzo) e quello marchigiano di Borgo Pace. Ad Arezzo è stato attivato dalla Asl Toscana sud est il gruppo delle maxi emergenze con il Disaster Manager, che coordina le operazioni di soccorso insieme alle sale operative delle regioni confinanti. Le ricerche coinvolgono vigili del fuoco, carabinieri, soccorso alpino e speleologico, e mezzi dell’Aeronautica Militare. Diverse ambulanze sono state messe in allerta. Le ricerche si concentrano in un’area di circa 20 chilometri tra Toscana e Marche, in particolare sull’Alpe della Luna, tra Badia Tedalda e Borgo di Pace, e nei boschi di Parchiule, vicino a Pesaro e Urbino. Mezzi aerei dotati di sistemi a infrarossi stanno sorvolando la zona, ma le condizioni meteo avverse e la visibilità ridotta complicano le operazioni.
(Adnkronos) - "Fino a qualche settimana fa i dati sull’Irpef che abbiamo presentato hanno fatto scalpore. Oggi, invece, a far notizia è una manovra che sembra andare in favore proprio di chi l’Irpef la paga". Lo afferma Stefano Cuzzilla, presidente di Cida. Il riferimento è ai dati, elaborati da Cida e Itinerari previdenziali, che hanno evidenziato come il 27% dei contribuenti versi quasi l’80% dell’Irpef, mentre il 43% della popolazione non versi un solo euro di imposta diretta. Numeri che avevano acceso il dibattito sul peso sproporzionato che grava su una platea ristretta di cittadini e lavoratori, quelli che reggono il sistema”. In questo scenario, la scelta della manovra 2026 di alleggerire leggermente l'Irpef per questa stessa fascia di contribuenti rappresenta un segnale importante: chi contribuisce di più viene finalmente riconosciuto e non penalizzato. Cuzzilla precisa: "E' curioso che la critica più forte, come ricordato anche dall’Istat, sia che il taglio dell’Irpef favorisca chi paga l’Irpef. Una polemica che si commenta da sola. Ma qui non stiamo parlando di privilegi: si tratta semplicemente di ristabilire un principio di equità". Per capirlo basta un confronto semplice:un dirigente con 105mila euro di reddito paga in Irpef e addizionali 13,5 volte più di un lavoratore che guadagna 30mila euro, pur avendo un reddito solo 3,5 volte più alto. E' evidente chi sostiene davvero il sistema. Restano tuttavia ombre sulle rottamazioni e sulle nuove ipotesi di sanatoria fiscale: "Cida - ricorda - ha già espresso la propria contrarietà alle rottamazioni. La Corte dei Conti, nelle audizioni parlamentari, ha sollevato obiezioni puntuali: abbattere sanzioni e allungare i tempi di pagamento significa far perdere allo Stato gettito certo e favorire chi non ha rispettato le regole. In fondo, è un premio a chi ha eluso, un ulteriore peso su chi ha sempre pagato". Chiude Cuzzilla: "La manovra mostra un primo segnale di giustizia per il ceto medio e i contribuenti fedeli, ma se continueremo con il meccanismo delle rottamazioni, rischiamo di svuotare quel patto fiscale che dovrebbe unire e responsabilizzare. La vera equità si costruisce premiando chi fa la sua parte, non garantendo scappatoie a chi si sottrae".
(Adnkronos) - La quinta edizione dell’Africa Green Growth Forum, a Ecomondo 2025, si è focalizzata sulle iniziative per l’energia pulita e sostenibile nel continente africano nell’ambito del Piano Mattei e dal programma 'Mission 300'. Dopo i saluti iniziali di Fabio Fava, Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, e con la moderazione di Silvia D’Ovidio di Res4Africa, il Forum ha visto gli interventi di Fabio Massimo Ballerini, direttore Struttura di Missione per l'attuazione del Piano Mattei della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Fabrizio Lobasso (Maeci) e di Giulia Pinna (Mase). Subito dopo, Robin Hendrix del Gruppo della Banca Mondiale e Davinah Milenge Uwella della Banca Africana di Sviluppo hanno fornito una panoramica sull’impatto del Piano Mattei e della 'Mission 300'. Nella successiva tavola rotonda, esponenti di Confindustria Assafrica Mediterraneo, Res4Africa, Cdp, Sace, Simest e Banca Europea degli investimenti hanno dialogato sulle opportunità per promuovere partnership e investimenti verdi in Africa. Ha chiuso l’evento un’ultima sessione, moderata da Angela Giordano di Confindustria Assafrica Mediterraneo, che ha messo in risalto le best practices delle imprese che operano in Africa nel campo 'green and technology'.