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(Adnkronos) - Su 'Topolino' torna Quacknik Spinner, alter ego in versione papero di Jannik Sinner. Nel numero 3650 in edicola da oggi, mercoledì 5 novembre, il settimanale a fumetti si prepara a celebrare l’adrenalina delle ATP Finals con una nuova e appassionante avventura a tema sportivo, 'Paperinik e le distrazioni finalistiche', scritta da Roberto Gagnor e disegnata da Alessandro Perina, autore anche della copertina dedicata al campione di tennis. In questa nuova avventura ritroviamo il giovane asso del tennis insieme a un aiutante del tutto eccezionale: Paperinik! I due formano un’inedita coppia sul campo delle Finali P.d.P., prestigioso torneo riservato ai migliori tennisti del Calisota sponsorizzato da Zio Paperone in persona. Tra invenzioni ingegnose, trovate pubblicitarie e Bassotti in agguato, la competizione si trasforma in una gara di astuzia e sportività… tutta da seguire fino all’ultimo set. In occasione delle Atp Finals, Panini Comics presenta anche 'Il tennis raccontato da Topolino', un nuovo Topolibro da collezione – disponibile sempre da oggi mercoledì 5 novembre, solo con Topolino 3650, in edicola, fumetteria e su Panini.it – che raccoglie alcune tra le più belle avventure dedicate allo sport della racchetta e ai suoi protagonisti. Tra "dritti e rovesci", la Banda Disney scende in campo per raccontare vicissitudini legate al mondo del tennis tra divertenti gag, improbabili onomatopee e simpatiche curiosità. All’interno del volume – arricchito dalla prefazione firmata dalla giornalista sportiva Eleonora Cottarelli – si alternano storie ricche di "battute" come 'Zio Paperone e il coach inconsueto', avventura di esordio di Quacknik Spinner sulle pagine di 'Topolino' firmata da Roberto Gagnor e Alessandro Perina, la divertentissima 'Paperoga e il "servizio" imprevedibile' di Enrico Faccini, 'Topolino e la racchetta di sua maestà' di Sisto Nigro e Valerio Held, e altre storie dedicate a questo elegante e raffinato sport.
(Adnkronos) - "Le raccomandazioni attuali per la creazione di password sicure si sono evolute molto negli ultimi anni. Gli esperti di sicurezza ora concordano che la lunghezza è molto più importante della complessità: una password dovrebbe avere almeno 8 caratteri, ma idealmente 12-15 caratteri o più. Contrariamente a quello che si credeva in passato, i requisiti di complessità obbligatori (come dover includere maiuscole, numeri e simboli) sono stati abbandonati dalle principali organizzazioni di sicurezza. Il motivo è semplice: questi vincoli portano le persone a creare password prevedibili, come mettere la prima lettera maiuscola o aggiungere un '1' o un '!' alla fine". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia Fulvio Duse, coo di Aton IT, società che si distingue per la pluralità di competenze approfondite in ambito digital transformation, cyber security, business intelligence, Ia, blockchain. "Un'altra importante novità - spiega - è l'abbandono dei cambi password periodici obbligatori. Costringere gli utenti a cambiare password ogni pochi mesi li porta a scegliere password più deboli e a incrementarle con schemi prevedibili. Le password dovrebbero essere cambiate solo quando c'è un sospetto di compromissione. E' fondamentale che ogni password sia unica per ogni servizio e che venga verificata contro database di password comuni e già compromesse in attacchi precedenti. Le password non devono contenere informazioni personali facilmente reperibili come nomi, date di nascita o nomi di familiari". "Un approccio consigliato - suggerisce - è l'uso di 'passphrase' composte da parole casuali, che sono sia più sicure che più facili da ricordare rispetto a stringhe brevi e complesse. L'autenticazione a più fattori è fortemente raccomandata come secondo livello di protezione, e l'uso di password manager è incoraggiato per gestire password lunghe e uniche per ogni servizio".
(Adnkronos) - "La Luiss è impegnata da anni nello studio e nella formazione per migliorare le competenze nella gestione energetica, per accompagnare lo sviluppo delle imprese e di tutti gli attori alla transizione energetica. Abbiamo lavorato con grande interesse al tema della povertà energetica perché, un'altra delle caratteristiche della nostra università è quella di impegnarsi anche per miglioramento dei risultati delle condizioni ambientali e sociali. Per noi contribuire a un argomento di così grande rilievo è stato molto significativo.” Lo ha detto Matteo Caroli, professore di gestione sostenibile delle imprese dell’università Luiss, intervenuto alla presentazione del primo volume sulla povertà energetica, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss, nel Campus dell’Ateneo.