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(Adnkronos) - Mentre la California brucia, devastata dagli incendi che stanno colpendo la contea di Los Angeles, in aiuto ai 14mila vigili del fuoco già operativi sul campo ecco arrivare anche nuovi rinforzi dal Messico. Sono circa settanta i pompieri arrivati dall'altra parte del confine nella giornata di ieri, con il governatore della California Gavin Newsom che ne ha annunciato l'atterraggio su territorio statunitense con tanto di video, spiegando che lo Stato Usa è "immensamente grato del sostegno dei nostri vicini nella lotta contro gli incendi". I vigili del fuoco messicani sono poi stati inviati alla base operativa di Noble Creek in attesa di incarichi specifici, ha spiegato la Cnn. La notizia dell'arrivo dei vigili messicani giunge però in contemporanea con un'altra notizia, quella riportata dal New York Times, secondo cui il presidente eletto Donald Trump vorrebbe chiudere i confini con il Messico appellandosi a una emergenza di salute pubblica causata da non meglio specificate "malattie portate dagli immigrati". Il piano di Trump, sempre secondo il Nyt, coinvolgerebbe da mesi i suoi collaboratori, impegnati a trovare prove a sostegno della tesi. Per questo i consiglieri del presidente avrebbero chiesto aiuto alla polizia di frontiera, chiedendo di indicare le malattie rilevate tra i migranti intercettati al confine. Una mossa, rileva il quotidiano americano, che servirebbe a giustificare la politica dei respingimenti che il tycoon intende mettere in campo. Del resto, già in campagna elettorale il presidente eletto aveva annunciato di voler allontanare "gli immigrati illegali" e di voler lanciare "la più grande deportazione nella storia Usa". Un annuncio fatto nel luglio scorso dalla convention di Milwaukee dove aveva accettato formalmente la nomination repubblicana per le elezioni presidenziali. Una mossa radicale, spiegava, per contrastare "la crisi legata all'immigrazione illegale", che "è in corso mentre noi siamo seduti qui in questa splendida arena", diceva, usando ripetutamente la parola "invasione" per definire l'ingresso di migranti "dal nostro confine orientale. L'invasione ha portato miseria, crimine, malattie, povertà e distruzione in tutte le nostre comunità. Al centro della nostra piattaforma repubblicana c'è l'impegno a porre fine a quest'invasione, lo faremo dal primo giorno", la promessa. Che ora sembra avverarsi.
(Adnkronos) - Iride acque, pmi innovativa e società benefit impegnata nel trattamento e riutilizzo delle acque industriali, segna un altro traguardo. La sua terza campagna di equity crowdfunding, lanciata su Opstart, ha raccolto in poche ore 1,5 milioni di euro confermando così l'entusiasmo degli investitori verso un progetto che coniuga innovazione, sostenibilità ed economia circolare. Per venire incontro agli investitori che non sono riusciti ad accedere, la campagna è stata riaperta per poco tempo con l’obiettivo di raccogliere un ulteriore milione di euro e si concluderà il prossimo 15 gennaio. Iride acque si dedica al trattamento delle acque industriali con un approccio rivoluzionario che riduce l'impatto ambientale e consente il riutilizzo delle risorse idriche. "Grazie a una tecnologia brevettata, siamo in grado di trattare anche i reflui industriali più complessi, rendendoli riutilizzabili e recuperando componenti chimici utili per i processi produttivi. Questo modello non solo risolve un problema critico per molte industrie, ma garantisce anche significativi risparmi economici e una riduzione dell'impronta idrica", racconta Monica Casadei, presidente del comitato strategico e co-founder di Iride acque. "Quella utilizzata da Iride acque è una tecnologia che trae ispirazione da una soluzione originariamente sviluppata per la depurazione dell’aria, ma adattata e perfezionata per il trattamento dei reflui industriali. Questa innovazione ha permesso di trasformare un processo tradizionalmente molto oneroso in una soluzione accessibile a tutte le aziende che desiderano operare in modo etico e sostenibile. Oggi, depurare le acque reflue non solo è possibile, ma lo è a costi decisamente contenuti", spiega Matteo Folloni, ceo e co-founder di Iride acque. Iride acque punta a crescere, sia organicamente, sviluppando l’attività del Gruppo, sia per linee esterne (fusioni e acquisizioni), creando così sinergie che permettano di integrare soluzioni e creare valore aggiunto, mantenendo al centro la sostenibilità e l'innovazione. Il suo lavoro viene quotidianamente apprezzato e provato anche dalla mole di riconoscimenti conferiti alle sue tecnologie innovative, tra cui: due brevetti chiave uno per la depurazione con ozono e campi magnetici e un altro per un catalizzatore nanotecnologico derivato da batterie esauste; progetti brevettuali un nuovo brevetto depositato nel 2024 e uno in fase di registrazione per il trattamento di reflui contenenti resine; pipeline solida 49 offerte attive per un valore di 21,6 milioni di euro, con un valore medio per offerta quasi raddoppiato dal 2023; premi e riconoscimenti: tra cui equity crowdfunding champions 2024 e il Premio impresa sostenibile 2024 del Sole24Ore. La crescente pressione sulle risorse idriche globali e il cambiamento climatico stanno rendendo sempre più urgente l'innovazione nel trattamento delle acque. Il mercato delle tecnologie legate alla gestione idrica è destinato a crescere esponenzialmente, passando da 290 miliardi di dollari a 1,4 trilioni tra il 2024 e il 2034 (fonte: GWI, 2024). In Europa, il settore industriale rappresenta circa il 40% delle estrazioni idriche, e in Italia il 27% del consumo totale. Grazie al supporto del Pnrr e del programma NextGeneration EU, Iride acque si posiziona come leader nel guidare la transizione verso un'economia circolare sostenibile. La sua visione olistica e le sue tecnologie brevettate rappresentano una risposta concreta alle sfide globali del settore idrico. La campagna di equity crowdfunding in corso su Opstart rappresenta un'occasione unica per unirsi a una realtà all’avanguardia. I fondi raccolti saranno destinati alla crescita esterna, all'espansione delle attività di ricerca e sviluppo e al consolidamento di partnership strategiche, per continuare a crescere e innovare in un mercato in forte espansione. "Siamo orgogliosi di ospitare nuovamente Iride acque su Opstart per una terza campagna di equity crowdfunding, dopo il successo della prima nel 2023 e della seconda di qualche giorno fa in cui sono stati raccolti 1.500.000 euro in poche ore. Il business di Iride Acque, che coniuga sostenibilità e risultati economici, è stato accolto con favore dagli investitori ed è un esempio perfetto della tipologia di progetti che accogliamo su Opstart dove, oltre all'equity, offriamo a investitori e aziende la possibilità di accedere anche a lending e debt crowdfunding", afferma Giovanpaolo Arioldi, ceo & co-founder di Opstart.
(Adnkronos) - I tessuti intelligenti nel futuro della moda e del Pianeta? È quanto afferma un gruppo di ricerca inglese, in un articolo recentemente comparso sulle colonne di “Energy and Environmental Materials”, una delle riviste scientifiche più autorevoli del settore. In particolare, gli esperti non sono solo riusciti a produrre dei tessuti che incorporano dispositivi elettronici, ma sono anche riusciti a rendere sostenibile l’intera filiera produttiva. Anche se ovviamente saranno necessarie ulteriori ricerche, si tratta di una scoperta che potrebbe rivoluzionare il settore della moda.