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(Adnkronos) - Eicma 2024 fa da palcoscenico internazionale per due marchi cinesi, LetBe e Benda, che portano in Europa nuovi modelli e tecnologie. LetBe, nuovo brand del gruppo Haojin, ha debuttato con una gamma completa di moto e scooter che uniscono un’estetica moderna a una qualità costruttiva d’eccezione. Distribuito da Hyt Europe, LetBe ha presentato, tra i vari modelli, Arthur, una gamma di moto potenti per i motociclisti alla ricerca di prestazioni elevate. Arthur, inoltre, è un veicolo da 700cc con velocità massima di 185 km/h e sistema frenante Abs. (VIDEO) Inoltre è stato presentato anche Island, una linea di scooter urbani che combina sicurezza e design innovativo. Questa gamma Island comprende veicoli pensati per un utilizzo pratico e urbano, con design e funzionalità che rispondono alle esigenze di mobilità moderna. Benda Motorcycles torna a Eicma con una gamma che spazia dalle moto cruiser ai veicoli a quattro ruote. Tra le novità assolute c’è il Redstone 550, un Atv progettato per il off-road, che combina tecnologia avanzata e design futuristico. Dotato di un motore V-twin da 48 cv e modalità di guida Tri-Mode, questo modello offre un’esperienza di guida fluida e dinamica, con una capacità di carico superiore e una struttura rinforzata. L’altra new entry è la Chincilla 350, dotata di un innovativo sistema di cambio continuo Cvt (Continuously Variable Transmission). Un sistema di trasmissione automatica che offre una soluzione ideale per i motociclisti che cercano facilità d’uso e semplicità, in particolare per coloro che si stanno avvicinando al mondo delle moto, come gli utenti di scooter elettrici o i principianti senza esperienza di guida. Durante la conferenza stampa ha trovato spazio anche l’iconica Lfc700, una cruiser dallo stile audace, vincitrice del Red Dot Design Award 2024, ed è stata anche l'occasione per presentare la nuova tecnologia ibrida, tra motori elettrici e a combustione, aprendo la strada a una nuova era per le motociclette. "LetBe e Benda si affermano a Eicma 2024 come protagonisti del futuro della mobilità. Con un impegno condiviso per la sostenibilità, l’affidabilità e il design, questi brand cinesi mostrano come la tecnologia possa trasformare le esperienze di guida e rispondere alle esigenze di un mercato globale sempre più orientato alla qualità e all’innovazione", evidenzia una nota. I visitatori potranno scoprire tutte le novità di LetBe e Benda presso i rispettivi stand a Eicma 2024.
(Adnkronos) - "Dal punto di vista commentale, a noi serve sempre chiarezza, ad esempio nei rapporti doganali che sono ormai stabili da anni. Non c'è, a mio parere, un grosso pericolo per la pasta: già paga dazio, non immagino che possa crescere. Si tratta di una misura protezionistica che vede il prezzo italiano contro quello americano, e ogni anno viene rivisto con un sistema molto elaborato di valutazione. Non vedo quindi grosse problematiche rispetto a questo". Così, con Adnkronos/Labitalia, Giuseppe Di Martino, alla guida dell'omonimo pastificio di Gragnano, commenta l'elezione di Donald Trump e il rischio che ci siano nuovi dazi sull'importazione di prodotti italiani negli Usa. Erede di una delle più antiche famiglie di pastai di Gragnano, Giuseppe Di Martino è amministratore delegato e presidente del cda del Pastificio Di Martino Gaetano & F.lli S.p.A., che gestisce insieme alla sorella Giovanna. Più di 100 anni di esperienza nella produzione di Pasta di Gragnano fanno la famiglia Di Martino il punto di riferimento nel mercato mondiale della pasta di Gragnano IGP (Indicazione Geografica Protetta). Distribuito su 7 diversi siti di produzione situati tra la Campania e l’Emilia Romagna, il Pastificio Di Martino produce 8 milioni di porzioni di pasta al giorno ed esporta il 93% della sua produzione in oltre 48 paesi. Grazie alla sua vicinanza al mare, l'azienda ha sempre avuto una vocazione speciale per le esportazioni, come testimonia il passaggio della prima pasta Di Martino attraverso il Canale di Panama nel 1915 E Di Martino da anni è operativo negli Usa, tra spaghetti e altre specialità di pasta che sono presenti sul mercato statunitense. "Abbiamo una filiale commerciale negli Stati Uniti che è la Di Martino Inc., che ci rappresenta nella distribuzione dei nostri prodotti in tutto il Nord America. L'export verso il nord America per noi equivale a quasi 25 milioni di euro, su un fatturato di 170 milioni. E' una zona strategica per gli investimenti dell'azienda", sottolinea. E l'imprenditore campano ricorda che "è da più di trent'anni che la pasta paga dazio nell'importazione negli Stati Uniti". "E la pasta italiana - prosegue - rappresenta solo il 5% della pasta consumata negli Usa. L'unica pasta italiana che riesce a passare negli Usa è quella di alta gamma, di alta qualità, che è più difficile che sia prodotta negli Stati Uniti. Paste come la Gragnano Igp, e anche altre che hanno un blasone, un brand, che gli permette di penetrare nel mercato americano". Di Martino negli States non ha limitato la sua attività imprenditoriale solo alla commercializzazione della pasta. "Abbiamo anche un'attività ristorativa a New York -sottolinea- che porta ottimi risultati ed è amato dai nostri clienti newyorkesi". E Di Martino ribadisce che "per noi il mercato statunitense è strategico, e credo che i rapporti commerciali tra i due Paesi non avranno ripercussioni, continueranno a essere intensi e proficui. La pasta è già sottoposta a dazio, non ci possono essere iniziative nuove", sottolinea. In particolare secondo l'imprenditore campano, "noi imprenditori italiani che facciamo investimenti importanti negli Stati Uniti, paghiamo tasse e creiamo ricchezza siamo i benvenuti per Trump, non credo che ci vedrà come nemici, più come contributori del Pil americano. La Di Martino Inc., ma anche il ristorante che conta una cinquantina di dipendenti, è sicuramente un'attività che va in favore di una migliore economia americana. Noi vediamo strategicamente gli Stati Uniti come un mercato di sviluppo per i prossimi 5-6 anni. E' un mercato per noi sempre più importante e ci investiremo sempre di più", ribadisce ancora Di Martino. E in conclusione per Di Martino "l'azione di protezione dell'economia statunitense da parte di Trump è più rivolta verso i paesi sudamericani in via di sviluppo, verso la Cina. Non penso che ci saranno grosse problematiche verso i prodotti italiani", sottolinea."Credo che ci sia una problematica di una maggiore attenzione di Trump verso l'America stessa, rispetto a un multilateralismo precedente", conclude.
(Adnkronos) - Numeri record per la 27esima edizione di Ecomondo, la manifestazione internazionale sulla transizione green e sulla circular economy organizzata da Italian Exhibition Group, al via oggi nella Fiera di Rimini, fino all’8 novembre. Presenti oltre 1.600 brand espositori, buyer da oltre 100 paesi, 72 organizzazioni, istituzioni e associazioni di settore a livello globale. Una superficie espositiva ampliata con due nuovi padiglioni per accogliere la domanda di presenza da parte di aziende e organizzazioni, che si incontreranno anche nell’ambito di un articolato programma di oltre 200 incontri e convegni. Un totale di 166mila metri quadrati di spazio espositivo, raggiunti grazie anche ai due nuovi padiglioni per 8.300 metri quadrati realizzati a tempo di record per rispondere alle richieste.