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(Adnkronos) - Una donna di 72 anni e una di 32 anni sono state uccise in una sparatoria presso la Richmond Road Baptist Church a Lexington, Kentucky. Lo hanno riferito le autorità. Anche l'attentatore, che è morto, è stato identificato, ma la polizia non ha rilasciato il nome: non è chiaro come sia deceduto. Il sospettato si è rifugiato nella chiesa, dove anche altri due uomini sono stati colpiti e feriti, dopo aver sparato a un agente della polizia statale vicino all'aeroporto di Blue Grass, ha riferito la polizia. Secondo una prima ricostruzione, il sospettato ha sparato a un agente su Terminal Drive vicino all'aeroporto ed è fuggito dalla scena prima di finire alla Richmond Road Baptist Church, hanno spiegato la Polizia di Stato del Kentucky e il Dipartimento di Polizia di Lexington in X post separati. Entrambi gli uomini feriti in chiesa sono stati trasportati in ospedale, ha dichiarato il capo della polizia di Lexington, Lawrence Weathers, aggiungendo che uno dei due è in condizioni critiche e l'altro è stabile. L'agente ferito è in condizioni stabili, ha dichiarato Weathers. Il governatore del Kentucky Andy Beshear ha chiesto ai residenti di ringraziare le forze dell'ordine per la loro risposta agli incidenti. "Per favore, pregate per tutti coloro che sono stati colpiti da questi insensati atti di violenza e ringraziamo per la rapida risposta del Dipartimento di Polizia di Lexington e della Polizia di Stato del Kentucky", ha scritto in un post su X.
(Adnkronos) - E' stato pubblicato da Ismea il nuovo numero del report AgriMercati relativo al primo trimestre 2025, che fotografa una congiuntura complessivamente positiva per il settore agroalimentare italiano, a conferma della solidità del settore nonostante il contesto ancora segnato da incertezze economiche internazionali. Il trimestre in esame chiude con un recupero congiunturale del valore aggiunto agricolo (+1,4%) e un incremento dell'indice dei prezzi agricoli alla produzione (+2,3% rispetto allo stesso periodo del 2024), trainato soprattutto dai prodotti zootecnici. Un dato che rappresenta una buona notizia per le aziende agricole, poiché riflette un miglioramento delle condizioni di mercato.Nello stesso periodo, anche la produzione industriale alimentare ha segnato un +1,6%, a conferma del dinamismo della filiera e del rafforzamento della domanda, sia interna che internazionale. Le esportazioni agroalimentari italiane sono salite del 6% su base tendenziale, superando i 18 miliardi di euro, con una forte spinta da comparti chiave come formaggi, vino e caffè. Sul fronte dei consumi, la spesa alimentare delle famiglie italiane è aumentata del 3,8%, con un incremento dei volumi in settori strategici come carne, pesce, lattiero-caseari, frutta e verdura. Si tratta di un segnale importante: il consumatore continua a premiare la qualità e l'origine dei prodotti, nonostante il contesto inflattivo.Anche le aspettative degli operatori agricoli e dell'industria alimentare sono orientate all'ottimismo: il 21% degli agricoltori prevede un miglioramento dell'andamento aziendale nel secondo trimestre, mentre oltre la metà delle imprese dell'industria alimentare prevede un incremento delle vendite. Il direttore generale di Ismea, Sergio Marchi, ha dichiarato: "I dati del primo trimestre 2025 confermano la tenuta e la capacità di adattamento del sistema agroalimentare italiano. Ismea, attraverso il report AgriMercati, continua a offrire uno strumento aggiornato e di analisi trasparente, a supporto delle scelte strategiche di imprese e istituzioni".
(Adnkronos) - “Nell’accingermi a partecipare a Ecoforum per raccontare della nostra filiera circolare per “l’industria pulita” ho avuto l’opportunità, grazie all’indagine IPSOS, di raccogliere le percezioni dei cittadini, poco ottimistiche rispetto alle performance dell’Italia circolare. Lo sottolinea Riccardo Piunti, presidente del Conou ricordando come "gli Italiani, ad esempio, ritengono mediamente che circa il 50% dell’olio minerale usato sia destinato a combustione, molti pensano che la raccolta del rifiuto sia un compito del meccanico vicino di casa, che il processo complessivo sia affidato a singole aziende specializzate senza un coordinamento; addirittura, un 6% pensa che l’olio usato finisca in fogna". Piunti aggiunge che "credono tuttavia che, quando si rigenera, l’olio sia mediamente di buona qualità dando credito alla tecnologia e non all’organizzazione. Vorrei, al contrario, che fossero informati e fieri dei risultati del nostro Paese, consci del ruolo del modello consortile che porta a raccogliere l’olio a titolo gratuito e rigenerare tutto". "La coscienza dei buoni risultati - conclude - aiuterà il conseguimento di ulteriori traguardi che potranno essere raggiunti, nelle filiere più diverse, solo con il contributo informato di tutti".