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(Adnkronos) - Engineering, leader italiano della trasformazione digitale di aziende e pubbliche amministrazioni con una presenza internazionale in costante crescita, attraverso il progetto Avant - sviluppato nell’ambito dell’iniziativa europea Ipcei cis - ha avviato una collaborazione con Fulcrum, ecosistema di provider cloud europei impegnati nella creazione di infrastrutture e servizi interoperabili, per costruire il cloud federato europeo multi-provider. Il progetto nasce in un momento cruciale per il mercato europeo del cloud computing che nei primi sei mesi del 2025 ha generato un giro d’affari di circa 36 miliardi di euro, con una previsione di crescita per l’intero anno del 24% sul 2024. Tuttavia, negli ultimi otto anni la quota di mercato dei cloud provider europei è scesa dal 29% al 15% segnando la necessità di un nuovo modello in grado di garantire competitività tecnologica. In questa direzione si muove Avant che nasce con l’obiettivo di facilitare la transizione verso un ecosistema cloud più distribuito, aperto, collaborativo e vicino ai territori, capace di connettere provider e infrastrutture diverse, per superare la frammentazione del mercato europeo e soddisfare le esigenze di una vasta gamma di utenti finali in diversi settori. Fulcrum concretizza questa visione con il suo framework di federazione che riunisce sistemi cloud distribuiti geograficamente accessibili tramite marketplace, tra cui uno realizzato da Engineering che contribuirà anche con altre soluzioni digitali. La collaborazione tra Engineering e Fulcrum accelera l’adozione di un cloud sovrano europeo multi-provider e favorisce l’incontro tra domanda e offerta, consentendo ai diversi operatori di proporre i propri servizi agli utenti finali in modo integrato. Grandi e piccoli provider lavorano insieme per offrire servizi digitali di qualità, più semplici da usare e alla portata di tutti. Un modello questo che dà a tutte le pmi europee la possibilità di accedere a servizi di cloud avanzati a condizioni economiche vantaggiose incrementando la propria capacità di innovazione e l’integrazione nei mercati globali. "Attraverso il progetto Avant - ha dichiarato Giovanni Frattini, technical manager di Engineering - Engineering intende dimostrare l’efficacia delle risorse cloud distribuite e federate. Non solo questo approccio offre ai partecipanti al progetto un’alternativa sovrana e flessibile, ma riunisce anche le pmi europee per fornire servizi cloud competitivi, sicuri e integrati. Questa collaborazione trasforma i principi di trasparenza, interoperabilità e sovranità in una reale implementazione, garantendo la sicurezza dei dati, il dialogo tra sistemi diversi e il pieno controllo delle informazioni da parte delle organizzazioni europee". "L’integrazione del framework di Fulcrum come testbed agile per il progetto Ipcei Cis di Engineering consente a entrambe le parti di iterare più velocemente, validare in ambienti reali, apprendere di più e arrivare sul mercato in tempi più rapidi", ha affermato Emile Chalouhi di Fulcrum. "Il nostro approccio crea un modello di federscaler, basato su software open-source, progettato per rafforzare la competitività europea e supportare alternative agli hyperscaler globali, facendo da ponte tra l’innovazione dal basso e gli obiettivi di policy su larga scala". Sostenuto da Cispe (Cloud infrastructure service providers of Europe), il progetto rappresenta un’iniziativa faro per la collaborazione europea nelle infrastrutture cloud. "Questa partnership - ha dichiarato Francisco Mingorance, segretario generale di Cispe - dimostra che un vero cloud federato europeo non è un’utopia: sta già diventando realtà. Invece di replicare il modello centralizzato degli hyperscaler, stiamo federando più provider all’interno di un framework aperto, creando un nuovo tipo di cloud sovrano e collaborativo che valorizza competenze e capacità già presenti in Europa, consentendo di competere su larga scala".
(Adnkronos) - “Il Centro di formazione management del terziario (Cfmt) è attuatore di un'innovazione contrattuale nata dal contratto del commercio: Confcommercio e Manageritalia hanno ormai da quattro anni inserito nel rinnovo contrattuale una nuova istanza”, una piattaforma di welfare per i dirigenti del terziario, “e mi sembra che ci siano tutti i presupposti affinché il welfare possa diventare uno strumento a supporto dei dirigenti, nel nostro caso, ma in generale delle aziende e della produttività aziendale stessa”. Lo ha detto all’Adnkronos Nicola Spagnuolo, direttore generale di Cfmt - Centro di formazione del management del terziario, in occasione della seconda edizione del Global welfare summit, il principale appuntamento italiano dedicato all’evoluzione del welfare, dedicata alle “Eccellenze che ispirano”, organizzato a Villa Miani a Roma. “I dirigenti avranno più da dedicare a questioni familiari o di conciliazione vita professionale e vita privata. Il welfare va in questa direzione e il nostro welfare va nella direzione di rafforzare già le istanze contrattuali e gli statuti che il contratto collettivo prevede”, ha concluso.
(Adnkronos) - "Il 92% degli intervistati, su un campione di 2000 persone, dice che la salute delle persone e quella del pianeta sono assolutamente interconnesse tra di loro. E tra gli obiettivi dell'Agenda 2030 mette al primo posto la salute e il benessere. Questo che cosa significa? Che la sostenibilità è entrata nella sfera del benessere quotidiano, cioè nel modo in cui mangiamo, ci muoviamo, lavoriamo, respiriamo". Così Paola Aragno, vicepresidente Eikon Sc intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma, illustrando i dati di una ricerca di Eikon Sc per la Social Sustainability Week. "La sostenibilità non significa ridurre solamente le emissioni ma significa vivere meglio. L'economia circolare diventa strategica se ha una funzione anche sociale, per cui rigenera non solo le risorse ma la salute, le competenze, i valori", osserva. "Se andiamo a guardare anche ai giovani, cioè a quelli che saranno i nostri protagonisti della sostenibilità, della transizione, il 65% si sente coinvolto negli obiettivi dell'Agenda 2030 e il 70% dice che si sentirebbe più motivato a lavorare in un'azienda che tiene conto ed è molto attenta alla sostenibilità. Per cui i giovani vogliono delle aziende coerenti, a 360 gradi, capaci di unire impatto ambientale, ma anche benessere", conclude.