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(Adnkronos) - Ricompense fino a un milione di dollari ai soldati russi per abbandonare il fronte in Ucraina. Sarebbe questa la proposta di Kiev ai militari di Mosca dispiegati nella provincia orientale di Donetsk. La denuncia arriva dal Servizio federale di sicurezza (Fsb) del Cremlino, i cui agenti avrebbero "fermato un'operazione” ucraina che prevedeva appunto di ricompensare i russi che scelgono di "abbandonare le loro posizioni nella città di Gorlovka". “Le intenzioni della Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa ucraino sono state rapidamente identificate dai servizi di controspionaggio militare dell'Fsb”, ha dichiarato l'agenzia, aggiungendo che gli agenti sono riusciti a ricevere circa 97.050 euro da Kiev come ‘anticipo’. L'Fsb ha inoltre sottolineato che “durante le attività operative sono state localizzate aree di concentrazione delle unità delle Forze armate ucraine”, il che ha permesso all'esercito russo “di effettuare attacchi preventivi con missili e artiglieria sulle rotte di movimento identificate”. “Il nemico ha subito significative perdite umane e materiali”, ha dichiarato l'Fsb, aggiungendo che i fondi presumibilmente consegnati da Kiev “sono stati utilizzati per acquistare attrezzature e risorse tecniche a beneficio delle unità che partecipano all'operazione militare speciale”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha intanto proposto all'Occidente di acquistare armi dall'Ucraina con i circa 250 miliardi di dollari provenienti dai beni russi congelati. "Il sostegno più forte all'esercito ucraino è quello di stanziare 250 miliardi. L'Ucraina prenderà questi soldi, ne stanzierà una grande quantità per la produzione nazionale e per l'importazione di quei tipi di armi che l'Ucraina non ha e di cui ha esattamente bisogno", ha detto Zelensky durante una conferenza stampa a Varsavia.
(Adnkronos) - Il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, ha ripreso i confronti con rappresentanti parlamentari su alcune problematiche professionali, incontrando il presidente della commissione Attività Produttive, Alberto Gusmeroli, che è anche componente della commissione Finanze della Camera. “Incontro cordiale e concreto - ha dichiarato Alemanno - d’altra parte è nota la concretezza del deputato Gusmeroli, che ringrazio della disponibilità, così come è noto il suo impegno di parlamentare in ambito fiscale e in tema di attività produttive tra cui anche quelle professionali, abbiamo parlato infatti di problematiche relative alle proposte di riforma di categorie professionali e della tutela del professionista in malattia, due argomenti su cui si baseranno anche i prossimi incontri in programma”. Il confronto è avvenuto presso il Comune di Arona, sulle sponde del Lago Maggiore, di cui Alberto Gusmeroli è sindaco. Dopo aver ascoltato Alemanno, Gusmeroli ha rilevato alcune criticità delle problematiche e in particolare sulla mancata estensione della tutela in caso di malattia a tutti i professionisti e dopo aver ricevuto la documentazione predisposta dalla presidente dell’Int, ha manifestato la volontà di valutare la soluzione proposta confrontandosi con istituzioni governative. I confronti sulle problematiche professionali proseguiranno con altri esponenti di Camera e Senato, in attesa anche dell’incontro con il ministro del Lavoro Marina Calderone recentemente richiesto dall’Istituto nazionale tributaristi e da Confassociazioni.
(Adnkronos) - “Oltre il 95% dell'olio di palma che viene importato in Italia è un olio certificato Rspo sostenibile. Significa che si rispetta chi ci lavora e si rispetta l'ambiente. L'olio di palma di cui parliamo è coltivato in modo sostenibile, ha una resa per ettaro elevatissima, quasi 4 tonnellate per ettaro rispetto alle 0,7-0,8 degli altri oli, quindi si spreca meno terreno per produrlo. L'olio di palma viene anche estratto senza solventi, altro aspetto ambientalmente importante. Inoltre, i prodotti che contengono olio di palma possiamo avere una shelf life (durata di conservazione, ndr) molto più lunga rispetto a quella di un altro olio comune. Un prodotto, quindi, che si sposa perfettamente con la lotta allo spreco e la promozione della nutrizione sostenibile portata avanti da Cittadinanzattiva”. Così Vincenzo Tapella, presidente dell’Unione Italiana per l'olio di palma sostenibile, in occasione della presentazione della presentazione del progetto "Nutrizione Sostenibile e Lotta agli Sprechi" lanciato da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMInds HUB dell'Università Cattolica ed il supporto non condizionato dell'Unione. “Siamo onorati e orgogliosi di essere stati coinvolti da Cittadinanzattiva in questo progetto” osserva Tapella che aggiunge: “l’informazione è un aspetto importantissimo in quanto purtroppo l'olio di palma è stato attaccato anni fa, e continua ancora oggi a ricevere alcune critiche. L'unica alternativa all'olio di palma è l'olio di palma sostenibile”, conclude.