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(Adnkronos) - Israele e Hamas hanno accettato l'accordo per il cessate il fuoco a Gaza oggi, mercoledì 15 gennaio. "Con l'approvazione di entrambe le parti del negoziato, stasera proseguiranno i lavori per completare gli aspetti attuativi" annuncia il premier, ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, in una conferenza stampa a Doha, sede dei negoziati indiretti tra Israele e Hamas. Il premier ha inoltre annunciato che "l'attuazione dell'accordo inizierà domenica 19 gennaio" affermando che secondo l'accordo, “Hamas rilascerà 33 ostaggi in cambio della liberazione dei prigionieri palestinesi”. I mediatori (Qatar, Stati Uniti ed Egitto), annuncia Al Thani, "lavoreranno per monitorare l'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco" a Gaza. Il premier ha ribadito che "ci saranno meccanismi per monitorare eventuali violazioni che potrebbero verificarsi", ma le garanzie rimangono "l'impegno di entrambe le parti dell'accordo così come gli sforzi dei mediatori". L'Idf si sta preparando, intanto, a ricevere gli ostaggi che saranno rilasciati nella prima fase dell'accordo che è stato raggiunto con Hamas, con un'operazione che è stata chiamata 'Ali della Libertà', secondo quanto riporta Times of Israel. Netanyahu ha chiamato Trump e Biden e li ha ringraziati per il loro “aiuto” nell'accordo per la liberazione degli ostaggi, informa l'ufficio del primo ministro israeliano. In un colloquio telefonico, Benjamin Netanyahu e Donald Trump "hanno concordato di incontrarsi presto a Washington" come riferisce l'ufficio del primo ministro israeliano. Gli ultimi dettagli dell'intesa sono ancora in via di definizione a Doha. Lo conferma l'ufficio del primo ministro israeliano, spiegando che una dichiarazione ufficiale di Benjamin Netanyahu verrà rilasciata solo "dopo che saranno completati i dettagli finali dell'accordo, su cui si sta lavorando in questo momento". "Abbiamo potuto avere questo epico accordo di cessate il fuoco solo come risultato della storica vittoria di novembre, che ha segnalato al mondo intero che la mia amministrazione cercherà la pace e negozierà accordi per garantire la sicurezza di tutti gli americani e dei nostri alleati", ha scritto il presidente eletto Usa Donald Trump dopo quello in cui ha annunciato l'accordo su Gaza. "Abbiamo un accordo per gli ostaggi in Medio Oriente - aveva scritto su Truth Social -. Saranno presto rilasciati, grazie!". "Steve Witkoff continuerà a lavorare a stretto contatto con Israele e i nostri alleati per fare in modo che Gaza non tornerà mai ad essere un rifugio per terroristi - ha continuato riferendosi al suo inviato in Medio Oriente -. Continueremo a promuovere la pace attraverso la forza in tutta la regione, mentre costruiremo sullo slancio di questo cessate il fuoco per espandere ulteriormente gli storici accordi di Abramo". "Abbiamo ottenuto così tanto senza neanche essere alla Casa Bianca - ha concluso -. Immaginate le cose fantastiche che succederanno quando io tornerò alla Casa Bianca e la mia amministrazione sarà confermata e potremo assicurare altre vittorie agli Usa". "Oggi dopo mesi di intensa diplomazia degli Stati Uniti, insieme a Egitto, Qatar, Israele e Hamas hanno raggiunto l'accordo sul cessate il fuoco e gli ostaggi" ha dichiarato Joe Biden, ricordando che lui aveva "delineato i contorni precisi di questo piano il 31 maggio 2024 e, poi, aveva avuto il sostegno unanime del Consiglio di Sicurezza dell'Onu". "Questo accordo ferma i combattimenti a Gaza, farà aumentare molto l'assistenza umanitaria molto necessaria per i palestinesi civili e riunisce gli ostaggi con le loro famiglie dopo oltre 15 mesi di prigionia", ha detto ancora il presidente americano, spiegando che "il popolo palestinese ha vissuto l'inferno, troppi innocenti sono morti, troppe comunità sono state distrutte". L'intesa prevede "un cessate il fuoco pieno e completo, il ritiro delle forze di Israele da tutte le aree abitate da Gaza e il rilascio di un numero di ostaggi in mano ad Hamas. In cambio, Israele rilascerà centinaia di prigionieri palestinesi". "Sono orgoglioso di dire che americani saranno tra gli ostaggi rilasciati nella prima fase", ha poi aggiunto il presidente americano uscente. Joe Biden si è detto "fiducioso" sul fatto che l'accordo tra Hamas e Israele terrà. E poi rispondendo con un sorriso ad un giornalista che gli chiedeva quanto credito si debba dare al team del presidente eletto per questo risultato, ha sottolineato che il suo team si "è coordinato in modo stretto" con quello della nuova amministrazione per garantire che "tutti parlassero con la stessa voce, perché questo è quello che fanno i presidenti americani". "Stiamo consegnando al prossimo team una vera opportunità per un futuro più luminoso per il Medio Oriente, spero che sappiano coglierla" ha concluso. Il presidente israeliano Isaac Herzog ha accolto l'annuncio dell'accordo di tregua a Gaza, definendolo una "buona scelta" per riportare indietro gli ostaggi detenuti nella Striscia. "Come presidente dello Stato di Israele, lo dico molto chiaramente: questa è una buona scelta. È una scelta importante. Una scelta necessaria. Non c'è obbligo morale, umano, ebraico o israeliano, più grande che riportare i nostri figli e le nostre figlie tra noi", ha detto Herzog parlando alla televisione. L'accordo sul cessate il fuoco a Gaza è il risultato della "tenacia" del popolo palestinese e della "coraggiosa resistenza" del movimento islamico. Lo ha dichiarato Hamas in un comunicato. "L'accordo di cessate il fuoco è il prodotto della leggendaria tenacia del nostro popolo palestinese e della nostra coraggiosa resistenza nella Striscia di Gaza da più di 15 mesi", ha affermato il movimento, sottolineando che l'accordo apre "la strada alla realizzazione delle aspirazioni del popolo palestinese e alla sua libertà". Il capo ad interim di Hamas a Gaza, Khalil al-Hayya, ha detto che "non perdoneranno né dimenticheranno", aggiungendo che Israele non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi a Gaza. "Massicce celebrazioni popolari in corso in diverse aree della Striscia di Gaza in seguito alla conferma della firma di un accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele, che pone fine alla guerra israeliana in corso nella Striscia da più di 15 mesi" riferisce l’emittente qatarina al-Jazeera che parla di “un’atmosfera di gioia che domina le strade di Deir al-Balah, nel centro della Striscia, e di Khan Yunis nel sud”, poco dopo la notizia dell’imminente accordo di cessate il fuoco. Alcuni partecipanti alla festa hanno intonato "siamo figli di Muhammad Deif", in riferimento al capo delle Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas. Sono in corso operazioni di coordinamento per "aprire il valico di Rafah in modo da permettere l'ingresso di aiuti internazionali" a Gaza. E' quanto riportano media egiziani citando fonti della sicurezza del Cairo, sottolineando che l'Egitto "si prepara a portare la più ampia quantità possibile di aiuti a Gaza" dopo che è stato raggiunto l'accordo tra Israele e Hamas. I soccorritori denunciano, però, che almeno 20 palestinesi sono rimasti uccisi a Gaza in attacchi israeliani avvenuti, dopo l'annuncio di un accordo per cessate il fuoco. L'Italia accoglie, scrive Palazzo Chigi in una nota, "con grande favore l'annuncio di un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e si congratula con Egitto, Qatar e Stati Uniti per il risultato raggiunto dopo un lungo impegno negoziale che il Governo italiano - anche in qualità di Presidenza del G7 - ha sempre sostenuto con convinzione". Abbiamo "seguito da vicino sin dall'inizio la dolorosa vicenda degli ostaggi nelle mani di Hamas e si aspetta ora che tutti gli ostaggi possano finalmente tornare alle loro famiglie". Il cessate il fuoco a Gaza "fornisce un'importante opportunità per aumentare in maniera consistente l'assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza. L'Italia continuerà a impegnarsi in questo ambito, anche attraverso l'iniziativa 'Food for Gaza' incentrata sulla sicurezza alimentare e la salute". L'Italia, prosegue la Presidenza del Consiglio, "è pronta a fare la sua parte, insieme ai partner europei e internazionali, per la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza e per consolidare in modo permanente la cessazione delle ostilità, anche nell'ottica di rilanciare un processo politico verso una pace giusta e duratura in Medio Oriente, basata sulla soluzione dei due Stati, con Israele e uno Stato di Palestina che vivano fianco a fianco in pace e sicurezza, all’interno di confini mutualmente riconosciuti". L’accordo tra Israele e Hamas sulla tregua e gli ostaggi, ha detto il ministro Tajani, è un "passo importante verso la pace; bisogna consolidare il cessate il fuoco e andare avanti con le successive tappe". "Questo risultato - ha detto - si aggiunge al cessate il fuoco in Libano e al cambio di passo che c’è stato anche per l’elezione in Libano del presidente Auon in Libano. Mi auguro che con i primi segnali positivi da parte della nuova amministrazione siriana significhi che lentamente si può ricostruire la pace. L'Italia - ha detto - sarà sempre più presente; lunedì sarò in Israele e Palestina per incoraggiare e favorire questo processo di pace. L'obiettivo deve essere quello dei due popoli due Stati . L’Italia darà il suo contributo per la costruzione della pace in Mo". Quanto al premier israeliano Netanyahu, Tajani ha ribadito che "ci sono delle immunità e vanno rispettate". "Quando sarà finirà la guerra, ci sarà una presenza delle Nazioni Unite per garantire finalmente una stagione di pace per il popolo palestinese" ha dichiarato Tajani. "L'Italia è pronta a dare il suo contributo, inviando anche militari che possano far parte di una forza come quella dell'Unifil - ha aggiunto - in una Palestina che dev'essere liberata da Hamas e dalle organizzazioni terroristiche". "Noi non dobbiamo interloquire con Hamas, il nostro unico interlocutore è l'Autorità Nazionale Palestinese", ha concluso.
(Adnkronos) - Con il 2024 si chiude l'anno che ha incoronato l'area di Saimaa, conosciuta anche come Lake District, in Finlandia, quale 'Regione europea della gastronomia'. Un titolo attribuito a rotazione, a diversi territori europei, dall'Igcat (Istituto internazionale di gastronomia, cultura, arti e turismo) per accrescere la consapevolezza della ricchezza e unicità della cultura gastronomica, stimolando creatività e innovazione, ma anche benessere e sostenibilità delle comunità locali. E che per il 2025 torna in Italia e vede protagonista la Sicilia. Per la regione di Saimaa il 2024 è stato un vero e proprio Giubileo della gastronomia. Un'opportunità unica per far conoscere questa macro-regione della Finlandia orientale, che ruota intorno all'omonimo lago, il più grande del paese e il quarto in Europa, con le sue oltre 13mila isole, e che comprende il Savo meridionale e la Carelia del Nord e del Sud. Grazie a questo riconoscimento, infatti, la cultura gastronomica di Saimaa è entrata a pieno titolo nella scena internazionale. E ora si guarda al futuro raccogliendo i frutti seminati ne 2024 e anche per il nuovo anno l'impegno continua. Il programma 'Taste Saimaa' (www.tastesaimaa.fi) ha offerto un calendario ricco di eventi e poi pop up restaurant, mercati tipici, competizioni culinarie, escursioni a tema, che hanno attratto per tutto il 2024 migliaia di turisti stranieri ma anche abitanti locali, in un binomio vincente fra cibo e cultura. “La cultura gastronomica della Finlandia orientale è un'esperienza selvaggia e unica in tutte le stagioni. È radicata nelle foreste e nei laghi puri della regione. Le lunghe notti bianche del Nord creano le condizioni perfette per ingredienti puri e aromatici, come verdure selvatiche, bacche e funghi. I pesci dei laghi limpidi sono tesori della cucina di Saimaa, i cui sapori sono più autentici quando preparati in modo semplice. Saimaa offre ingredienti puri e ricchi sia per le cucine domestiche sia per i ristoranti di alto livello”, ha affermato Sari Kaasinen, direttrice del programma 'Taste Saimaa'. Frutti di bosco, ortaggi, funghi e pesce sono solo alcuni degli ingredienti stagionali della cucina locale e crescono fra le acque limpide del lago, le infinite foreste, l'aria pura, il clima fresco, ma anche l'accogliente cultura della gente che abita nella Finlandia orientale e che ancora sa vivere in armonia con la natura. Saimi Hoyer, ex modella e ambasciatrice della Regione europea della gastronomia 2024, soprannominata 'Regina dei funghi', ha sottolineato che "mangiare cibo locale è un lusso quotidiano: le nostre foreste e i nostri laghi offrono i prodotti più puri del mondo e ci sono molti ristoranti che servono deliziosi piatti a base di prodotti locali, tesori della foresta e pesce fresco del lago". Per la presidente dall'Igcat, Diane Dodd, "la nuova generazione di turisti cerca esperienze uniche, cibo locale e di qualità e vuole supportare regioni socialmente responsabili: Saimaa ha tutti questi ingredienti".
(Adnkronos) - “Oltre il 95% dell'olio di palma che viene importato in Italia è un olio certificato Rspo sostenibile. Significa che si rispetta chi ci lavora e si rispetta l'ambiente. L'olio di palma di cui parliamo è coltivato in modo sostenibile, ha una resa per ettaro elevatissima, quasi 4 tonnellate per ettaro rispetto alle 0,7-0,8 degli altri oli, quindi si spreca meno terreno per produrlo. L'olio di palma viene anche estratto senza solventi, altro aspetto ambientalmente importante. Inoltre, i prodotti che contengono olio di palma possiamo avere una shelf life (durata di conservazione, ndr) molto più lunga rispetto a quella di un altro olio comune. Un prodotto, quindi, che si sposa perfettamente con la lotta allo spreco e la promozione della nutrizione sostenibile portata avanti da Cittadinanzattiva”. Così Vincenzo Tapella, presidente dell’Unione Italiana per l'olio di palma sostenibile, in occasione della presentazione della presentazione del progetto "Nutrizione Sostenibile e Lotta agli Sprechi" lanciato da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMInds HUB dell'Università Cattolica ed il supporto non condizionato dell'Unione. “Siamo onorati e orgogliosi di essere stati coinvolti da Cittadinanzattiva in questo progetto” osserva Tapella che aggiunge: “l’informazione è un aspetto importantissimo in quanto purtroppo l'olio di palma è stato attaccato anni fa, e continua ancora oggi a ricevere alcune critiche. L'unica alternativa all'olio di palma è l'olio di palma sostenibile”, conclude.