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(Adnkronos) - La Russia, all'attacco della Lituania dopo le rivendicazioni di Vilnius, 'rispolvera' Josef Stalin e l'Armata Rossa per ribattere alle parole del presidente baltico Gitanas Nauseda. Il Cremlino infatti, attraverso il portavoce Dimitry Peskov, ha accusato il presidente lituano di mantenere un atteggiamento "ostile" nei confronti di Mosca e di avanzare "rivendicazioni territoriali" nei confronti dell'exclave russa di Kaliningrad, che il presidente ha definito "originariamente lituana", ventilando la possibilità che la Russia la "restituisca". In conferenza stampa da Mosca, Peskov ha definito Vilnius "poco amichevole e ostile", un atteggiamento che "giustifica" le misure adottate dalla Russia per "garantire la sua sicurezza". Anche la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha attaccato Nauseda, definendolo una "bambola di cartone" che "sfoga le proprie fantasie storiche", invitandolo a "studiare un po' di storia", dopo aver assicurato che l'exclave russa fa parte della regione storica che faceva parte della Prussia e poi della Prussia orientale e dove vivevano i lituani prussiani. Zakharova ha invitato diplomatici e politici lituani a "prestare attenzione all'economia e rispettare i diritti umani". "Si preoccupano per un'identità di cui non rimane quasi nulla dopo decenni di indipendenza - le sue parole riportate dalla Tass -, è grazie a Josef Stalin se la capitale della Lituania è Vilnius e non Kaunas". "Vi ricordo che il più grande porto della Lituania nel Baltico è stato finalmente ribattezzato da Memel a Klaipeda, che è diventata lituana nel 1945 grazie all'azione altruistica dell'Armata Rossa", ha concluso, condannando la demolizione dei monumenti in onore dei soldati. La Lituania è tra i paesi che hanno fornito, in proporzione alla risorse disponibili, il sostegno maggiore all'Ucraina nella guerra contro la Russia, in corso da quasi 3 anni. Nauseda aveva affermato che Kaliningrad fa parte della regione storica ed è, quindi, una città "originariamente lituana". In questo senso ha ricordato che la regione russa non esiste in quanto tale e ha ventilato la possibilità che Mosca la "restituisca". " Gli abitanti originari della Lituania Minore, ora parte della cosiddetta regione di Kaliningrad, sono scomparsi da tempo; è necessario preservare lì le ultime vestigia della cultura lituana. Non importa quanto ci provi la Russia, Karaliaucius non diventerà mai Kaliningrad", le sue parole.
(Adnkronos) - "Saremo presenti anche noi a Roma all’incontro interministeriale del 21 gennaio che inaugura i 'South 2 Corridor': da tempo insistiamo sulla necessità di intensificare i rapporti italo-tedeschi in termini di pianificazione economica e industriale. Siamo i due motori manifatturieri del continente, i settori che ci legano sono quelli al cuore dell’industria europea e affrontiamo sfide comuni, dall’energia all’automotive. In questo contesto, abbiamo esigenze compatibili, e una politica industriale comune è una necessità". Così, con Adnkronos/Labitalia, Jörg Buck, consigliere delegato della camera di commercio Italo-Germanica, Ahk Italien, giudica l'intenzione del ministro Pichetto Fratin di puntare su un'alleanza Italia-Germania per frenare i prezzi dell'energia e del gas. "Dopo il Piano d’azione sottoscritto dai due governi nel 2022, la proposta del ministro è interessante perché da concretezza a quel progetto sul fronte energetico. Non dobbiamo dimenticare che una maggiore coordinazione tra Italia e Germania vuol dire anche un’Ue più forte: sono anni decisivi per l’industria europea e la sua competitività, e i nostri due Paesi possono giocare un ruolo centrale nell’indicare una direzione", spiega Buck. E Buck rassicura anche sulla 'tenuta' delle aziende rispetto al boom del prezzo del gas. "I prezzi dell’energia hanno colpito in maniera significativa le nostre aziende nel 2022, ma le diversificazioni di fornitura intervenute negli ultimi anni hanno avuto effetti positivi. Prima dell’invasione dell’Ucraina eravamo i due Paesi più vulnerabili al ricatto del gas russo, oggi la situazione è molto diversa. Attualmente, il prezzo dell’energia rimane ovviamente un tema importante, ma i timori principali delle aziende sono soprattutto quello di un calo della domanda dovuto all’inflazione e alla caduta generale del potere d’acquisto e le scelte in materia politico-economica che i governi si troveranno a prendere", sottolinea. Positivo comunque lo scenario, secondo Buck, per i prossimi mesi. "Nel 2025 circa il 70% delle aziende tedesche in Italia si aspetta una chiara ripresa, anche se più probabilmente nel secondo semestre", conclude. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - Lavorare sulla transizione dagli ioni di litio a quelli di sodio per risparmiare e ridurre la dipendenza dai paesi in cui si estraggono e vengono lavorate le terre rare. È questa la sfida in cui si sono cimentati gli esperti del Canepa Lab e quelli del CNRS, in Francia, ottenendo buoni risultati. In tal senso, giocherebbero un ruolo chiave il fosfato di sodio e vanadio, che nei test di laboratorio hanno fatto registrare delle performance molto interessanti. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati su “Nature Materials”.