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(Adnkronos) - "Giorgia Meloni ancora una volta scappa, qui non la vediamo da mesi, compare solo su video messaggi da dentro i palazzi da cui non esce più". Elly Schlein nelle dichiarazioni di voto di sfiducia a Daniela Santanchè va all'attacco della presidente del Consiglio. "Meloni è stata campionessa mondiale di richieste di dimissioni e oggi ha disertato quest'aula, come fa non vergognarsi della sua incoerenza, come fa a non rendersi conto di quanto sia vigliacco il suo atteggiamento di continua fuga da quest'aula e dalla realtà? Dove si è nascosta la premier? Forse sta registrando un altro video, un contributo da inviare a una convention fra motoseghe e saluti nazisti". E ancora: "Giorgia Meloni l'ha scelta e voluta alla guida del ministero del Turismo ma oggi fa finta di non conoscerla, l'ha scaricata come lei ha scaricato i suoi dipendenti". "Da presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha smesso di praticare il suo sport preferito, la richiesta di dimissioni di ministri in carica: Idem, Guidi, Fioramonti, Lamorgese, Speranza. Un campionario di incoerenza politica". "Ci rivolgiamo alla presidente Meloni: cosa le impedisce di far dimettere Santanchè per poi mandare le veline ai giornali per scaricarla? Come è possibile accettare in silenzio? Dopo che Santanchè ha detto che di Fdi se ne frega, che lei e solo lei decide se dimettersi come se non esistesse una presidente del Consiglio?", incalza Schlein che punta poi il dito contro tutta la maggioranza: "Non accettate di essere sottoposti alla legge ma la legge è uguale per tutti. Siete garantisti con i vostri e giustizialisti con gli avversari. Due pesi e due misure". "Speriamo in un sussulto della maggioranza e dei singoli parlamentari. Se oggi salvate Santanchè dimostrate che a voi interessa difendere i vostri più che difendere l'onore delle istituzioni. Questa non è difesa nazionale, è difesa tribale". Quindi rivolgendosi direttamente alla ministra Santanché attacca: "Lei da giustizialista con gli avversari è diventata una ipergarantista di se stessa. Noi non siamo qui per fare un processo ma per porre una gigantesca questione di opportunità politica: davanti ad accuse così gravi, per non ledere le istituzioni, avrebbe dovuto dimettersi". "C'è un articolo della Costituzione, l'articolo 54 che dice" che i ruoli istituzionali vanno ricoperti "con disciplina e onore. Mentre lei viene qui a difendere le borsette, chi difende gli italiani dalla bollette"?
(Adnkronos) - Pepco, uno dei principali retailer europei, ha visto una rapida crescita in Italia dal suo arrivo nel 2020. Con oltre 190 negozi aperti e più di 1.600 posti di lavoro creati, l’azienda continua a espandersi. Dario Poretti, head of expansion di Pepco Italia, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, parla delle prospettive di crescita per il 2025, che includono l’apertura di 16 nuovi punti vendita, e delle iniziative di sostenibilità che Pepco sta implementando per supportare le comunità locali. "Pepco - racconta - è uno dei principali retailer europei specializzati nella vendita di abbigliamento, articoli per la casa, prodotti per bambini e accessori a prezzi accessibili. Nato in Polonia nel 2004, il brand è cresciuto costantemente, arrivando oggi a contare più di 3.800 punti vendita in 18 Paesi europei e oltre 31.000 dipendenti. In Italia siamo arrivati nel 2020 e, in pochi anni, abbiamo consolidato la nostra presenza in modo significativo. Abbiamo già aperto più di 190 negozi e creato oltre 1.600 posti di lavoro, scegliendo con cura le nostre location, soprattutto nei centri commerciali, per essere sempre più vicini ai nostri clienti. Siamo davvero felici dell’accoglienza ricevuta: i consumatori hanno risposto con grande entusiasmo, dimostrando un forte legame con il nostro brand in questi anni". "Per il 2025 - spiega - continuiamo a puntare sull’espansione, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di shopping e contribuire allo sviluppo delle comunità locali, creando nuove opportunità di lavoro. Con oltre 30 milioni di transazioni mensili e circa 31.000 dipendenti in tutta Europa, l’impegno di Pepco è quello di crescere in modo sostenibile, mantenendo sempre alta l’attenzione verso i clienti. In Italia, il nostro piano di sviluppo prevede l’apertura di 16 nuovi punti vendita entro settembre, con un focus su centri e parchi commerciali. Un passo importante sarà anche il debutto in Sicilia, che ci permetterà di raggiungere un numero ancora maggiore di consumatori. Questa espansione porterà all’inserimento di oltre 100 nuovi professionisti nel nostro team, rafforzando la presenza del brand sul territorio nazionale". "La sostenibilità e la responsabilità sociale - sottolinea Dario Poretti - sono valori che ci stanno particolarmente a cuore. Crediamo che un’azienda non debba solo offrire prodotti di qualità a prezzi accessibili, ma anche contribuire in modo concreto al benessere delle comunità in cui opera. Per questo, ci impegniamo attivamente in progetti che possano fare la differenza, con un’attenzione speciale ai più piccoli". "In Italia - ricorda - un’iniziativa significativa è stata l’avvio di 'Pepcolandia' nel 2024, un programma che permette ai nostri dipendenti di supportare organizzazioni locali. Grazie alla collaborazione con GoodPoint, una società benefit e B Corp certificata, abbiamo sostenuto sei progetti dedicati all’infanzia, raggiungendo centinaia di bambini e offrendo loro nuove opportunità di crescita e formazione". "Il nostro impegno sociale si estende anche al supporto di 'Sos villaggi dei bambini Italia', un’associazione che si occupa di garantire a bambini e ragazzi senza adeguate cure genitoriali la possibilità di crescere in un ambiente sicuro e di sviluppare il proprio potenziale. Attraverso queste iniziative, vogliamo continuare a fare la nostra parte per creare un impatto positivo nei territori che presidiamo", conclude.
(Adnkronos) - "Trieste ha una grande esperienza nel senso del verde pro-capite perché abbiamo 10 alberi a persona e oltre il 32% della nostra copertura urbana occupata dal verde, però, non sempre c’è la giusta attenzione nel piantare gli alberi correttamente". Così Michele Babuder, assessore alle Politiche del territorio del Comune di Trieste, intervenuto nella conferenza 'Il paesaggio e la bellezza delle città. Piantare gli alberi è facile e giusto?'. L’incontro si è svolto a Fiera Milano Rho all’interno di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde. "Noi stiamo realizzando il grande progetto del Porto Vecchio di Trieste che è di origine asburgica e verrà trasformato, in partenariato pubblico-privato, andando a realizzare oltre un chilometro di parco lineare fronte mare. Abbiamo 144 giardini che cerchiamo di mantenere e una cinquantina di alberi monumentali di cui 22 fanno parte del patrimonio pubblico. Spesso il verde è stato tralasciato rispetto alle asfaltature, ora per fortuna nelle costruzioni dobbiamo tener conto dei vincoli, conclude Babuder.