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(Adnkronos) - "La medicina d'emergenza rappresenta la porta d'ingresso al Servizio sanitario nazionale e gli anestesisti rianimatori svolgono un ruolo di assoluta prima linea. Purtroppo, però, assistiamo ancora a una forte frammentazione sul territorio. Anche strumenti fondamentali come il Fascicolo sanitario elettronico restano confinati a livello regionale, rendendo impossibile la consultazione dei dati da una regione all'altra. E' un elemento cruciale, soprattutto nelle situazioni di emergenza, in cui conoscere subito la storia clinica di un paziente può davvero salvargli la vita". Lo ha detto Davide Colombo, responsabile della Sezione medicina critica dell'emergenza per Siaarti, all'ICare 2025, il 79esimo Congresso nazionale della Società italiana di anestesia rianimazione e terapia intensiva e del dolore, in programma a Roma fino al 25 ottobre. "La popolazione è ancora poco informata sull'utilizzo e la compilazione del Fse", sottolinea Colombo riportando i dati della Fondazione Gimbe: "Nelle regioni più virtuose solo il 50% dei cittadini lo utilizza, mentre in altre aree scende addirittura sotto il 10%". Per ovviare al problema, "Siaarti ha promosso una campagna di informazione per sensibilizzare i cittadini sull'importanza di consentire ai medici l'accesso ai propri dati sanitari".
(Adnkronos) - Favorire la diffusione della cultura manageriale, promuovere la formazione continua, rafforzare le politiche di welfare e creare sinergie concrete tra il management e i professionisti della direzione del personale: sono questi gli obiettivi del protocollo di collaborazione siglato tra Federmanager, la Federazione nazionale dei dirigenti delle aziende industriali, e Aidp, Associazione italiana per la direzione del personale. L’accordo, firmato da Valter Quercioli, presidente Federmanager, e Matilde Marandola, presidente Aidp, rappresenta un passo importante nella costruzione di un fronte comune a sostegno del capitale umano e della managerialità come leve strategiche per la competitività delle imprese italiane. Le due organizzazioni riconoscono un allineamento valoriale e di visione che si concretizza nel reciproco impegno a condividere competenze, esperienze e network professionali. L’intesa punta a sviluppare iniziative congiunte in ambito formativo e manageriale, a promuovere la cultura della meritocrazia e a favorire l’incontro tra domanda e offerta di competenze qualificate, con particolare attenzione ai temi del benessere organizzativo e del welfare aziendale. In particolare, Federmanager e Aidp si impegnano a: promuovere iniziative comuni – come corsi, workshop e seminari – per la crescita professionale dei manager; sostenere l’inserimento di risorse manageriali nelle aziende italiane, anche attraverso la collaborazione con Cdi manager, società di scopo di Federmanager specializzata in temporary management ed executive search; favorire la diffusione del Manifesto Aidp – forum della meritocrazia, sostenendo progetti di orientamento e conoscenza del mercato del lavoro rivolti ai giovani. Federmanager e Aidp si impegnano infine a esercitare un ruolo di interlocuzione costante con le istituzioni, per contribuire in modo propositivo alle politiche e alle strategie di sviluppo del sistema produttivo nazionale, anche in relazione ai temi della sostenibilità e del welfare integrato. "Il protocollo con Aidp - ha dichiarato Valter Quercioli, presidente Federmanager - rappresenta un passo importante nel percorso di valorizzazione del management italiano. Vogliamo promuovere insieme una cultura della managerialità, della competenza e della formazione continua che sostenga la crescita delle imprese e la qualità del lavoro. Attraverso questa collaborazione intendiamo favorire l’incontro tra domanda e offerta di preziose professionalità manageriali, creando nuove opportunità per le aziende e per i territori. La sinergia con Aidp ci permette di unire esperienze e visioni per costruire un sistema più competitivo, moderno e sostenibile. E' un impegno concreto per rafforzare il ruolo del management come motore di innovazione e sviluppo per il Paese". "Il protocollo di collaborazione con Federmanager - sottolinea Matilde Marandola, presidente Aidp - formalizza un significativo allineamento strategico e valoriale. L'obiettivo primario è rafforzare la cultura manageriale in Italia, riconoscendola come fattore chiave per la competitività delle imprese e la valorizzazione delle persone e delle loro competenze".
(Adnkronos) - "Bonduelle è un'azienda familiare che ha una storia di 170 anni, ed è concentrata nella produzione di prodotti a base vegetale. Azienda che ha fatto della propria missione quello che è l'aiuto verso la transizione, verso un'alimentazione a base vegetale per il bene del pianeta e per il bene delle persone. Abbiamo degli impegni chiari, entro il 2030 ad esempio l'80% dei nostri agricoltori che sono appunto coinvolti nelle pratiche agricole che producono le materie prime per i nostri prodotti saranno coinvolti nelle pratiche di agricoltura rigenerativa. Cosa significa agricoltura rigenerativa? Intanto il mantenimento della sostanza organica nel terreno. Il sostegno per quello che sono gli insetti impollinatori, un tema per noi, anche per noi, sentivo prima, molto caro. Ci sono ovviamente le api, ma sono molti gli insetti impollinatori come farfalle, falene. E quindi costruiamo vicino ai campi da cui ci approvvigioniamo anche delle coltivazioni, delle piantagioni diverse, delle culture diverse che possano aiutare il sostegno e la vita di questi insetti". Lo ha detto Federico Odella, ceo Bonduelle Italia, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ tenutosi oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. "L'utilizzo responsabile dell'acqua -ha continuato- è un altro tema, anche per noi, molto importante. Vi lascio immaginare l'utilizzo dell'acqua nei campi per produrre insalate oggi in Italia, quanto sia importante mantenere l'azoto minerale all'interno del terreno che è una delle fonti principali di nutrimento per le nostre piante. Lo facciamo tramite l'applicazione di sonde nel terreno per misurarne la quantità. E questo ci permette di ridurre e di ottimizzare quelli che sono appunto i consumi d'acqua necessari", ha sottolineato. "E poi inoltre abbiamo eliminato -ha continuato- tutti quei prodotti fitofarmaci che sono utili per le piante, perché di fatto sono come delle medicine che le aiutano a crescere meglio, ma possono avere un impatto negativo proprio sugli insetti impollinatori di cui parlavamo prima e quindi abbiamo deciso di eliminarli. e quindi pratichiamo quello che è il bio-controllo sui nostri campi. Quindi questo è uno dei temi importanti rispetto al pianeta", ha continuato. E per Odella "sostenibilità non è solo sostenibilità ambientale ma vuole essere anche sostenibilità sociale ed economica". "Una delle strategie del Gruppo è proprio 'persone al centro'. Oggi in Italia abbiamo circa 420 collaboratori e superiamo i 500 nei momenti di picco stagionale. Quindi le persone sono per noi un elemento cardine all'interno dell'organizzazione e crediamo nell'importanza di avere la possibilità di potersi esprimere al meglio all'interno dell'organizzazione ma per fare questo devono esserci le condizioni necessarie per poterlo fare", ha sottolineato. "Spesso si parla di inclusività e noi abbiamo deciso di compiere anche qui degli atti concreti. Siamo certificati, grazie al supporto della fondazione Libellula, azienda con Equality gender dal 2023. Abbiamo introdotto il welfare nello stesso anno all'interno della nostra azienda in modo tale da aiutare, sostenere, i nostri collaboratori per avere un supporto rispetto a quello che è forza fisica e psicofisica. Quindi inoltre abbiamo un sostegno psicologico gratuito per le nostre persone dal 2020", ha ricordato. E non solo. "Abbiamo 12 diverse attività di volontariato -ha spiegato- che possono essere scelte dai nostri collaboratori. Questo cosa significa? Significa che le nostre persone hanno la possibilità di fare atti di volontariato e possono scegliere e hanno messo a disposizione dall'azienda due giorni all'anno per poter fare queste pratiche. Quindi avere un impatto positivo non solo su se stessi, perché si collaborano al bene della società, ma anche concretamente sugli altri. Tutto questo si sposa in un progetto molto più ampio che è quello di essere una B Corp. Siamo un'azienda certificata B Corp e l'essere certificati forse è un po' riduttivo, perché in realtà è un modo di fare azienda e quindi quella voglia di avere un impatto positivo non solo sull'ambiente, ma anche sulle persone e tutti gli stakeholder che sono collegati alle nostre attività lavorative di tutti i giorni", ha concluso.