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(Adnkronos) - Una frana provocata dal maltempo, poco dopo le 5 del mattino di oggi, ha fatto crollare un’abitazione di 3 piani a Cormons (Gorizia): una persona è stata estratta viva dai Vigili del fuoco. "Al momento mi risultano due dispersi e sono in corso le ricerche", ha detto all'Adnkronos il vicesindaco di Cormons, Fabio Russiani. Sono tre in tutto le case coinvolte dalla frana, fanno sapere i Vigili del fuoco i quali aggiungono che sono in corso le ricerche di un ragazzo e di un'anziana. Dalle prime ore della notte forti piogge si sono abbattute in Friuli Venezia Giulia: maggiori criticità in provincia di Udine, interessati i comuni di Palmanova, Trivignano Udinese e Manzano. Decine gli interventi svolti finora dai Vigili del fuoco per soccorrere autisti in difficoltà, persone bloccate in casa dall’acqua, allagamenti e smottamenti. ''La situazione è complessa e complicata perché abbiamo avuto problemi su più zone", ha affermato Russiani aggiungendo: "Noi rimaniamo in contatto con le forze dell'ordine e i soccorritori che sono al lavoro da questa mattina presto". "Le piogge di questa notte hanno causato gravi danni e problemi su tutto il nostro territorio. C'è una massiccia presenza di forze dell'ordine, Vigili del fuoco, Protezione civile che lavorano incessantemente". Così, sui suoi canali social, il sindaco di Cormons Roberto Felcaro che ha aggiunto: "Prestate molta attenzione quando vi mettete in auto perché alcune strade risultano ancora allagate e altre sono piene di detriti". "Ho disposto la chiusura delle scuole per la giornata di oggi considerate le condizioni di viabilità e di rischio. Ci stiamo tutti adoperando per fronteggiare al meglio la situazione", ha concluso (VIDEO). In Liguria i danni del maltempo riguardano principalmente il genovesato, dove l'allerta è stata arancione da mezzogiorno alla mezzanotte di ieri. Tra ieri pomeriggio e stanotte nelle zone più centrali sono caduti un muro, a Marassi, e diversi alberi, tra cui uno sui binari della funicolare Sant'Anna, che ha provocato l'interruzione del servizio per alcune ore con passeggeri bloccati in cabina. I Vigili del fuoco sono al lavoro, anche per scongiurare che non ci sia nessuna persona rimasta sotto al muro crollato a Marassi, mentre si teme per il rischio frane dovuto al terreno sui cui sono cadute grandi quantità di precipitazioni in poco meno di 48 ore. Interventi per frane e alberi caduti sono stati effettuati anche nelle province di Imperia e Savona. Disagi provocati dal maltempo anche sulla linea ferroviaria nel genovese. Questa mattina intorno alle 8 un albero si è abbattuto sui binari tra Borzoli e Acquasanta provocando ritardi fino a 90 minuti. Il regionale 12117 Acqui Terme-Genova Brignole è arrivato a destinazione alle 9.57 anziché alle 8.33 come programmato. Il regionale 12119 da Acquiterme a Genova Principe è stato cancellato a Campo Ligure. Il convoglio oggi arriva fino ad Acquasanta. Una frana di vaste proporzioni ha interessato nella serata di ieri una casa in via Casone, a Pietrasanta (Lucca), schiacciando alcune vetture parcheggiate. Sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco del comando di Lucca, con il personale del distaccamento di Pietrasanta. Non si registrano feriti. Secondo le prime informazioni, il movimento franoso — probabilmente favorito dalle intense precipitazioni delle ultime ore — ha coinvolto il versante a ridosso dell’abitazione, trascinando con sé materiale che ha sommerso diverse auto. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’area e avviato le verifiche di stabilità dell’edificio. Un nubifragio si è verificato a Massa nella notte con 73 mm di pioggia caduti in un'ora. Rovesci e temporali si sono estesi dalle zone di nord-ovest al resto della Toscana, in particolare sulle zone settentrionali. Il maltempo non molla l'Italia neanche oggi. L'allerta gialla riguarda sei regioni del Centro-Nord oggi: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Toscana e Umbria.
(Adnkronos) - "Con l’Anci e con i Sindaci italiani stiamo portando l’INPS dove oggi non è presente. L’accordo siglato a settembre prevede l’attivazione fino a 4.500 Punti Utente Evoluti nei Comuni privi di sportello, per garantire ai cittadini l’accesso diretto ai servizi dell’Istituto anche nei territori più lontani". Lo ha dichiarato il Presidente dell’Inps, Gabriele Fava, intervenendo all’Assemblea Anci di Bologna, intitolata “Insieme per il bene comune”. "I Punti Utente Evoluti – ha spiegato Fava – sono sportelli telematici attivati presso i municipi, con personale locale formato dall’Inps. Consentiranno di gestire in modo guidato le principali prestazioni e certificazioni, dall’Assegno Unico alle pensioni, dalla Naspi ai servizi per la famiglia. L’obiettivo è ridurre le distanze, assicurando la stessa qualità del servizio pubblico, indipendentemente da dove si viva". "Lì dove le fragilità sociali sono più alte, l’Inps deve essere presente. E non soltanto presente: deve essere il primo ad arrivare. Questo è il significato operativo del welfare di prossimità che stiamo costruendo insieme ai Comuni – una rete di collaborazione istituzionale che unisce innovazione, responsabilità e servizio al Paese", sottolinea.
(Adnkronos) - Si è chiusa con una partecipazione ampia e qualificata la giornata dedicata ai 'Dialoghi sull’economia circolare', organizzata dal Gruppo Dimensione Ambiente a Ecomondo 2025. L’iniziativa - moderata da Paolo Ghezzi, ingegnere civile, amministratore unico di Getas Petrogeo e docente del Master in Economia Circolare della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa - ha offerto uno spazio di confronto diretto e operativo su alcuni dei temi più urgenti per il settore dei rifiuti: innovazione industriale, governance territoriale e riforma degli ecoreati. Gli incontri, strutturati nel formato di dialoghi 1:1 aperti al pubblico, hanno alternato interventi di esperti, amministratori e rappresentanti istituzionali, offrendo una panoramica autorevole e concreta sulle sfide e le prospettive di un comparto strategico per la transizione ecologica. La sessione mattutina è stata dedicata al ruolo dell’imprenditoria pubblica e privata nella costruzione di filiere circolari e competitive. Il tema normativo è stato affrontato da Nadia Ramazzini, giurista ambientale, che ha presentato i contenuti del Circular Economy Act, il nuovo quadro europeo che punta a uniformare regole e standard per l’economia circolare: “Il Circular Economy Act segna un cambio di paradigma: riconosce piena dignità industriale al settore, promuovendo un mercato unico europeo dei rifiuti e delle materie prime seconde. È una sfida che riguarda anche l’Italia, già all’avanguardia nel riciclo degli imballaggi, ma che apre nuove prospettive per i Raee e per il comparto dei tessili, dove la responsabilità estesa del produttore sarà decisiva per lo sviluppo di nuove filiere”. Per Alessia Scappini, amministratrice delegata di Albe Srl e Revet Spa, l’economia circolare rappresenta oggi una leva industriale prima ancora che ambientale: “Albe e Revet operano su fronti diversi ma complementari: trasformano i rifiuti fino all’end of waste, restituendo alle imprese prodotti rigenerati che permettono di ridurre l’impronta di carbonio e di sostituire materie prime vergini. Questi materiali sono una leva di competitività per il sistema produttivo, capace di unire sostenibilità e valore economico”. Scappini ha evidenziato come l’impiego di energie rinnovabili e il recupero delle acque di processo rendano ancora più sostenibili i cicli produttivi, in una logica di filiera corta che collega strettamente territorio e industria. Nel suo intervento, Daniele Fortini, presidente di RetiAmbiente, ha portato l’esperienza della principale società pubblica toscana nella gestione integrata dei rifiuti: “RetiAmbiente serve 1,3 milioni di abitanti in 100 Comuni. Abbiamo raggiunto il 72% di raccolta differenziata, ma senza impianti di riciclo adeguati il ciclo resta incompleto. Stiamo investendo in un parco impiantistico innovativo, con soluzioni per il recupero di tessili, verde, spazzamento stradale, terre di scavo e rifiuti ingombranti. È un percorso che permetterà di trattenere sul territorio le materie prime seconde e di ridurre i costi per i cittadini". Un esempio di governance territoriale è arrivato da Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli, che ha raccontato il funzionamento del cosiddetto 'sistema Peccioli', basato sulla collaborazione tra il Comune, la società pubblica Belvedere Spa e la Fondazione Peccioli: “Il nostro modello si fonda su un azionariato diffuso e popolare che lega cittadini e impresa, creando consenso e corresponsabilità. La discarica è parte integrante di questo sistema: finché esistono rifiuti non recuperabili, serve uno smaltimento sicuro e controllato. Le risorse generate ci hanno permesso di investire in impianti di trattamento meccanico-biologico, biometano e ora nell’ossicombustione, che ci consentirà di chiudere il ciclo senza produrre nuovi scarti”. La sessione pomeridiana è stata dedicata all’analisi della nuova legge sugli ecoreati (n.147/2025), che ha inasprito il quadro sanzionatorio e ampliato le responsabilità amministrative e penali in materia ambientale. Nino Tarantino, subcommissario alle bonifiche delle discariche abusive, ha ripercorso le principali attività della struttura commissariale, dalla Terra dei Fuochi alle aree contaminate: “Il nostro impegno è dare risposte ai cittadini in termini di trasparenza e operatività, rendendo tracciabili i progressi delle bonifiche e i controlli sanitari nelle aree coinvolte. La nuova normativa, insieme al nostro lavoro, rappresenta una risposta concreta alla sentenza Cedu che ha condannato l’Italia per l’inadeguata gestione delle emergenze ambientali”. Sul piano operativo, Giuseppe Giove, Generale divisione Carabinieri ambito forestale, ha illustrato tre punti centrali della riforma: “La legge amplia i reati che rientrano nella responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/2001, aumenta le pene per i traffici illeciti e la combustione di rifiuti, e introduce la possibilità di operazioni sotto copertura per i reati ambientali. Ma oltre alla repressione, serve una coscienza civile che riconosca come i crimini ambientali mettano a rischio il futuro delle nuove generazioni”. Per Pietro Ferraris, avvocato esperto di diritto ambientale, la riforma modifica gli equilibri tra giustizia penale e amministrativa: “L’impianto generale resta invariato, ma si amplia il numero dei casi in cui una condanna penale può comportare la revoca dei titoli autorizzativi, anche per effetto delle norme antimafia. È un passaggio che impone alle imprese di essere ancora più attente nella gestione delle proprie responsabilità”. Un punto di vista complementare è stato offerto da Luciano Paciello, avvocato penalista, che ha messo in luce alcune criticità del nuovo quadro normativo: “L’inasprimento delle pene e la ‘demitizzazione’ dei reati ambientali riducono gli strumenti di mediazione, come le oblazioni e la particolare tenuità del fatto, rendendo più rigido il sistema. Le conseguenze possono essere rilevanti anche per le imprese, che rischiano di essere escluse da gare pubbliche o sottoposte ad amministrazione giudiziaria. Sarà necessario un aggiustamento della normativa dopo le prime applicazioni pratiche”. Il bilancio della giornata per il Gruppo Dimensione Ambiente è positivo. “Con i Dialoghi sull’economia circolare abbiamo voluto proporre un luogo di confronto concreto, dove il sapere tecnico si intreccia con le esperienze di governance e con le nuove regole del settore - ha commentato Umberto Cucchetti, General Manager del Gruppo - Crediamo che la conoscenza e la trasparenza siano le basi di una responsabilità condivisa, indispensabile per costruire un’economia davvero circolare”. “Ecomondo è per noi di Dimensione Ambiente - commenta Stefano Capra, owner della società - un’occasione di incontro con clienti, colleghi e altri operatori del settore. Con i nostri panel abbiamo voluto dare un contributo culturale e formativo su temi di grande attualità, creare intorno a essi attenzione, informazione e responsabilità”. Non solo durante Ecomondo, Dimensione Ambiente ha ufficializzato l’acquisizione di Ecologia Ambiente, realtà con sede a Como e oltre venticinque anni di esperienza nel settore. L’operazione si inserisce nel percorso di consolidamento e crescita che il Gruppo sta promuovendo a livello nazionale, con l’obiettivo di ampliare la propria presenza territoriale e integrare nuove competenze nella filiera della gestione ambientale. Ecologia Ambiente è specializzata nella microraccolta differenziata e nello smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, inclusi i rifiuti potenzialmente infetti e i rifiuti sanitari. Con una capacità autorizzata di stoccaggio di 1.500 m3 e di trattamento pari a 15.000 tonnellate annue, gli oltre 6mila metri quadri dell’impianto di Como rappresentano un punto di riferimento per oltre 10mila clienti, tra cui 2200 farmacie (presso cui esegue il ritiro di farmaci e sostanze chimiche), laboratori, studi medici, e circa 8000 imprese artigiane e industriali. “L’ingresso di Ecologia Ambiente nel Gruppo rappresenta un passo significativo nel nostro percorso di sviluppo - dichiara Umberto Cucchetti, General Manager del Gruppo Dimensione Ambiente - Si tratta di una realtà solida e riconosciuta, con una lunga esperienza nella gestione dei rifiuti sanitari e industriali. L’integrazione di questa nuova competenza ci permetterà di offrire un servizio ancora più completo, efficiente e sostenibile ai nostri clienti, nel rispetto dei più alti standard ambientali e organizzativi”.