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(Adnkronos) - Amazon è pronta a rimborsare gli utenti Prime idonei dopo un accordo definito "storico" dalla Federal Trade Commission. Il colosso della vendita al dettaglio ha accettato di pagare 2,5 miliardi di dollari per chiudere una causa antitrust intentata nel 2023 dall'agenzia americana che si occupa di tutela dei consumatori e antitrust, in cui i funzionari federali accusavano Amazon di aver costretto milioni di consumatori ad abbonarsi a Prime attraverso "pratiche ingannevoli", rendendo poi estremamente difficile l'annullamento. Per farlo, secondo l'Ftc, l'azienda avrebbe fatto ricorso a dark pattern, ovvero pratiche di design “manipolative, coercitive o ingannevoli” a livello dell'interfaccia utente. In una dichiarazione rilasciata dopo l'annuncio dell'accordo il 25 settembre, Amazon ha affermato di "aver sempre rispettato la legge" e di aver lavorato "incredibilmente per rendere chiaro e semplice per i clienti sia l'iscrizione che la cancellazione dell'abbonamento a Prime". Come parte dell'accordo, Amazon ha accettato di apportare alcune modifiche al suo sito web. L'importo che ciascun cliente riceverà dall'accordo si basa sull'importo totale delle quote di iscrizione ad Amazon Prime versate durante la durata dell'abbonamento. Tuttavia, secondo l'ordinanza del tribunale , l'importo massimo è di 51 dollari a cliente. Non c'è bisogno di presentare alcun reclamo nell'ambito della transazione Amazon. I pagamenti automatici saranno inviati ai clienti Amazon che hanno utilizzato i vantaggi Prime tre o meno volte nell'arco di un periodo di iscrizione di 12 mesi. I clienti idonei riceveranno i pagamenti automatici entro il 24 dicembre. Amazon ha precedentemente confermato a Usa today che i clienti idonei riceveranno un risarcimento monetario, non crediti Amazon o carte regalo. I pagamenti saranno elaborati da un amministratore di terze parti. L'amministratore dei reclami di terze parti invierà entro il 23 gennaio 2026 informazioni su come presentare i reclami per coloro che non hanno diritto ai pagamenti automatici. I richiedenti idonei avranno tempo fino al 23 luglio 2026 per inviare i moduli. Per avere diritto al pagamento dell'accordo, i clienti Amazon devono essersi iscritti a Prime tra il 23 giugno 2019 e il 23 giugno 2025, secondo l'ordinanza del tribunale . I clienti hanno diritto al pagamento solo se hanno tentato senza successo di annullare il loro abbonamento Prime o se si sono iscritti a Prime tramite quello che i documenti definiscono un "flusso di iscrizione contestato". Il flusso "contestato" indica qualsiasi abbonamento avviato tramite determinate pagine del sito web di Amazon, tra cui la "Pagina di decisione Universal Prime, la Pagina di selezione delle opzioni di spedizione, il flusso di iscrizione a Prime Video o il Checkout a pagina singola", secondo l'ordinanza del tribunale.
(Adnkronos) - “Le aziende non possono più permettersi di comunicare solo in modo tradizionale: oggi è indispensabile utilizzare tutti i nuovi strumenti messi a disposizione dai social media e costruire una vera e propria media company. Solo così riusciremo a raggiungere i nostri clienti e, soprattutto, le nuove generazioni”. Sostiene Fernando Vacarini, responsabile media relations, corporate reputation and digital PR Gruppo Unipol, intervenuto alla presentazione, presso a Camera dei Deputati, del Brand journalism festival 2025, evento promosso da Social Reporters e in programma l’11 novembre al Talent Garden di Roma. Vacarini ha poi commentato i risultati dell’Osservatorio GenerationShip 2025 di Changes Unipol, evidenziando il cambio di paradigma nei consumi mediatici giovanili: “I giovani si informano molto meno attraverso giornali, radio e tv, preferendo i social network. Per questo dobbiamo incontrarli nei luoghi in cui si trovano, assecondando i loro linguaggi e abitudini, ma senza abbandonare del tutto i canali tradizionali. La sfida è integrare mondi diversi in un’unica strategia di comunicazione coerente e credibile”.
(Adnkronos) - "Dal punto di vista degli investimenti il 2024 è stato un anno storico per la nostra azienda, in particolare per l'acquisizione della rete elettrica della provincia di Milano verso Enel Distribuzione, che ha incrementato in modo molto importante il nostro footprint sulla elettrificazione del territorio. Gli investimenti sono arrivati a 500 milioni di euro, destinati prevalentemente alle infrastrutture energetiche, come reti elettriche, rete gas e teleriscaldamento, oltre alle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, all’illuminazione pubblica, al nostro nuovo headquarter e al ciclo integrato dei rifiuti". Così l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, alla presentazione del nono bilancio di sostenibilità territoriale di Milano, tenutasi presso la sede di Assolombarda del capoluogo lombardo. "Gli investimenti nel 2016 erano di 140 milioni all'anno, oggi sono 500 milioni. In questi anni abbiamo accumulato 2 miliardi e mezzo di investimenti su Milano per rendere la città più sostenibile e più competitiva per il futuro. C'è poi il valore distribuito: un miliardo e mezzo quest'anno, di cui 1,1 miliardi alla filiera, quindi ai nostri fornitori, un dato che dà l'idea di quanto impatta A2a su questo territorio in termini di valore economico. Ma non è tutto: oltre 300 milioni di stipendi pagati quest'anno ai nostri dipendenti e 900 persone assunte solo su questo territorio - spiega Mazzoncini - Inoltre, vi sono i dividendi distribuiti. Pertanto, si tratta di un anno di piena soddisfazione che ci dà la spinta per andare verso il nostro piano industriale sempre in crescita". Le prospettive future per l'ad della life company sono floride: "Possiamo aspettarci un ulteriore incremento degli investimenti su Milano per il prossimo anno, in particolare sulla rete elettrica, anche in vista dei data center che arrivano sul territorio - continua - sono veramente vedremo quindi i 500 milioni di euro crescere ancora significativamente". Mazzoncini, poi, illustra le azioni strategiche che possono influire effettivamente sulla transizione ecologica nei prossimi anni: "In questo momento il vero tema è riuscire a conciliare le nostre città, in particolare Milano, che è frontrunner sul territorio italiano, con la buona qualità della vita delle persone e con il livello di sviluppo che deve avere. Ad esempio, l'arrivo dei data center in provincia di Milano si stima che richiederà il raddoppio della potenza elettrica necessaria alla città - dichiara -. Questo, dal punto di vista infrastrutturale è una bella sfida, che siamo in grado di affrontare non solo noi, ma anche con Terna e altri operatori". A2a dà molta importanza anche al tema del welfare aziendale, mettendo in campo azioni concrete e durature nel tempo: "Sono due le più grosse azioni riguardanti il tema del welfare messe in campo nel 2024-2025. La prima è relativa alla genitorialità, che si parla con il grosso problema demografico del Paese. Il nostro impegno in questo senso si concretizza con un sostegno ai nostri colleghi che decidono di diventare genitori, un aiuto che dura tutti i 18 anni della maturità dei figli e che dà un sostegno molto concreto ai costi che devono sostenere. L’impatto del progetto è anche culturale, poiché fa sì che si abbia maggior tempo a disposizione per i figli e nessun pregiudizio a opportunità di carriera - conclude -. L'altro progetto, invece, è il piano di azionariato diffuso che abbiamo lanciato all'inizio del 2025 e che ha portato allo straordinario risultato di avere attualmente più dell'80% dei nostri dipendenti azionisti dell'azienda. Abbiamo circa 11.500 persone che oggi sono dipendenti e azionisti di A2a. E' un altro modo per cercare di creare condivisione rispetto alla missione comune".