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(Adnkronos) - Festa azzurra a Malaga. L'Italia vince la sua quinta Billie Jean King Cup battendo in finale la Slovacchia per 2-0 grazie ai successi di Lucia Bronzetti e Jasmine Paolini nei singolari. Le due tenniste hanno battuto rispettivamente Viktoria Hruncakova con il punteggio di 6-2, 6-4 e Rebecca Sramkova 6-2, 6-1. Devastante Paolini nel primo set. L'azzurra, numero 4 del mondo, si impone nettamente per 6-2 su Sramkova, 43esima del ranking Wta, piazzando ben due break, uno al sesto e uno all'ultimo game. Lucida Jasmine anche quando la slovacca prova ad alzare i ritmi e si costruisce una palla break nel quinto game, subito annullata però dall'azzurra, che chiude così il parziale in appena 37 minuti di gioco. Nel secondo set Paolini riesce subito a rubare il servizio al secondo game, ma subisce il controbreak di Sramkova. L'azzurra non si scompone e piazza un altro break nel game successivo, sfruttando il crescente nervosismo della slovacca per prendere il largo nel punteggio. Paolini ruba ancora una volta il servizio all'avversaria nel sesto game e chiudere il parziale con un netto 6-1 facendo esplodere la gioia azzurra. L'1-0 dell'Italia è firmato da Lucia Bronzetti, che supera Viktoria Hruncakova in un'ora e ventuno minuti di gioco. Per l'azzurra è tutto facile nel primo set, con Lucia che fa valere i 160 posti di differenza nel ranking e chiude il parziale sul 6-2 conquistando ben tre break in poco più di 40 minuti. Hruncakova reagisce nel secondo setvolando sul 4-2 ma subendo la rimonta dell'azzurra. Bronzetti si concede addirittura di piazzare un break lasciando l'avversaria a zero. Lucia chiude quindi con un 6-4 che vale il primo punto in questa finale di Bjk Cup.
(Adnkronos) - Dopo il primo incontro di febbraio, torna “FutureS”, l’evento organizzato da Sisal per confrontarsi con istituzioni, aziende e opinion maker e discutere delle sfide e delle opportunità legate all'innovazione digitale. Al centro di questo secondo appuntamento, organizzato nella cornice della Galleria Doria Pamphilj a Roma, il tema delle infrastrutture digitali come motore di sviluppo per il sistema produttivo italiano. Moderato dalla giornalista Rai Barbara Carfagna, l'evento si è aperto con un intervento di Aurelio Regina, presidente di Sisal, ed è proseguito con un’analisi di Antonio Deruda, docente e analista di geopolitica digitale, che ha evidenziato come le infrastrutture digitali rappresentino oggi il cuore pulsante delle economie moderne e come le grandi multinazionali tecnologiche e alcuni governi stanno assumendo un ruolo sempre più influente nella gestione delle reti e dei dati. A seguire un panel di confronto in cui Roberta Cocco, Senior Advisor e Board Member, Francesco Durante, amministratore delegato di Sisal, Maximo Ibarra, amministratore delegato di Engineering, hanno dialogato sul ruolo cruciale della trasformazione digitale nell'economia italiana. “Con FutureS vogliamo promuovere un dialogo costruttivo sui temi che guidano la competitività del Paese e delle imprese”, ha dichiarato Francesco Durante. “È essenziale accelerare gli investimenti in competenze e infrastrutture digitali da mettere a disposizione del Paese e crediamo che il confronto tra i diversi attori possa essere la leva per costruire un futuro più digitale e favorire una crescita sostenibile”, ha aggiunto. Il tema scelto per questa edizione riflette le traiettorie del Decennio Digitale 2030 dell’Unione Europea, evidenziando come la trasformazione digitale stia ridisegnando le dinamiche competitive nei settori produttivi. Tuttavia, il contesto italiano mostra ancora una forte disomogeneità negli investimenti digitali, con le pmi che affrontano ritardi significativi rispetto alle grandi imprese. FutureS pone dunque l’accento sulla necessità di costruire un ecosistema digitale che favorisca la collaborazione tra istituzioni e imprese. Un dialogo aperto e concreto, unito a strategie condivise, è la chiave per superare le criticità e capitalizzare sulle opportunità offerte dalla trasformazione digitale.
(Adnkronos) - "L’impatto del settore agricolo sull’ambiente sta migliorando secondo i dati del settore. Abbiamo analizzato l’evoluzione delle vendite degli agrofarmaci che segna una diminuzione dei volumi dei prodotti venduti ma raddoppiano i principi attivi negli ultimi dieci anni dei prodotti di tipo biologico". A dirlo dichiara Enrica Gentile, ceo & founder Areté srl, società indipendente di ricerca responsabile scientifica del report sugli agrofarmaci presentato oggi dall’Osservatorio Agrofarma a Roma presso Palazzo Ripetta. "In realtà - ha spiegato - all’interno del mercato degli agrofarmaci che è in contrazione, in risposta alla domanda di sostenibilità, abbiamo un aumento dei principi attivi biologici che salgono. Bisogna sottolineare la contrazione delle grandi colture italiane, spicca tantissimo quella del mais, con un -32%, penalizzato dagli andamenti produttivi degli ultimi anni che ha lasciato spazio alla soia e ad altre colture sostitutive. Inoltre va segnalato per le colture frutticole l’espansione del nocciolo come superficie coltivata dovuta agi investimenti di aziende capo filiera". "Un dato da segnalare - ha sottolineato - è un caso di rese proprio del nocciolo perché molte delle superfici nuove non sono ancora in piena produzione. Dal punto di vista meteorologico abbiamo osservato l’incremento delle temperature, l’aumento dei giorni molto caldi nell’arco degli ultimi dieci anni, costantemente sopra la media nell’ultimo trentennio. E anche la forte variabilità per quanto riguarda le piogge tra annate molto siccitose e annate molto piovose che impatta sulle tecniche agronomiche e di difesa delle colture”.