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(Adnkronos) - L'Ucraina ha cercato di eliminare l'uomo forte di Kim Jong-un in Russia? Le forze armate di Kiev hanno mercoledì hanno lanciato missili anglofrancesi Storm Shadow contro un centro di comando nel Kursk, la regione russa che gli ucraini hanno parzialmente occupato da agosto. Ed è nel Kursk che, da settimane, sono arrivati migliaia di soldati nordcoreani, inviati da Kim Jong-un per sostenere la guerra di Vladimir Putin. Il contingente asiatico è guidato da Kim Yong-Bok, più alto ufficiale militare nordcoreano dispiegato in Russia. E' una figura misteriosa anche in un Paese che è solito trattare i propri militari come celebrità. E' possibile che Kiev abbia provato a colpire un centro di comando per decapitare l'ala nordcoreana delle forze nemiche? Vladimir Putin, in un discorso alla nazione, ha dichiarato che il raid ucraino ha prodotto vittime solo all'esterno del centro: "Chi comanda non è rimasto ferito". Kim raramente è stato visto - o anche solo menzionato - in pubblico, presumibilmente perché il suo ruolo alla guida delle forze speciali della Corea del Nord gli imponeva di mantenere un basso profilo per nascondere la sua identità. Ne ha parlato il Wall Street Journal, secondo cui l'invio in Ucraina di un 'fedelissimo' del leader supremo Kim Jong-Un, è l'ennesimo segnale dell'impegno di Pyongyang a sostenere l'alleato russo. Dopo che da giorni circolavano le immagini di un 'generale misterioso' alla guida degli 11.000 soldati nordcoreani, i funzionari di Kiev e Seul ne hanno confermato l'identità e la presenza in Russia. Si tratta di Kim Yong-bok, formalmente vice-capo di Stato Maggiore dell'esercito, che si ritiene abbia il compito di integrare le truppe nordcoreane nell'esercito russo, di assorbire le conoscenze sul campo di battaglia da riportare in patria e di stabilire la pipeline per i futuri dispiegamenti. Il database governativo della Corea del Sud sull'élite nordcoreana, che include informazioni dettagliate su più di 680 ufficiali, di Kim sa solo il suo nome e il suo incarico. Non sono ancora noti la sua età, la sua città natale o qualsiasi altro dettaglio biografico. Il nome di Kim era stato menzionato dai media statali nordcoreani per la prima volta nel 2015, quando venne promosso a capo delle forze speciali. Un anno dopo venne eletto nel principale organo politico del Paese, il Comitato centrale del Partito dei lavoratori. La sua ascesa è diventata più chiara in occasione di una riunione del luglio 2020 in cui Kim Jong Un regalò ai massimi generali delle pistole commemorative. Nella foto di gruppo, il generale, con la pistola in mano, è seduto a una sola persona di distanza dal leader nordcoreano. Tuttavia, la sua identità è scivolata nuovamente nell'oscurità fino allo scorso marzo, quando è stato reso pubblico il suo attuale ruolo di figura numero 3 dell'Esercito Popolare. Generale a tre stelle, è oggi una delle 10 figure militari più importanti della Corea del Nord ma gli esperti ritengono che una campagna di successo in Russia potrebbe catapultarlo ancora più in alto. La sua identità è stata tenuta relativamente nascosta perché l'unità di forze speciali da lui comandata - ritenuta la più grande al mondo, con circa 200.000 uomini - è incaricata d'intraprendere missioni segrete in caso di guerra nella penisola coreana, ha dichiarato Jeon Kyung-joo, ricercatrice presso il Korea Institute for Defense Analyses. La Corea del Nord ha iniziato a mostrare pubblicamente il generale Kim dopo la visita di giugno del presidente russo Putin a Pyongyang, quando i due Paesi hanno concordato un patto di mutua difesa. Da allora Kim è diventato uno dei 'bracci destri' pubblici del leader nordcoreano Kim Jong Un. I due hanno visitato le zone colpite dalle inondazioni, osservato l'addestramento delle forze speciali e assistito alle esercitazioni di artiglieria. Nelle immagini Kim era quasi sempre mostrato mentre prendeva nota in piedi accanto al leader supremo. Secondo Michael Madden, esperto di Nordcorea presso il think tank americano Stimson Center, “Kim Jong Un sta dicendo ai russi: 'Sto mandando uno dei miei uomini migliori. Siede proprio accanto a me”.
(Adnkronos) - Si è conclusa oggi la prima giornata della XVI edizione del Forum Risorse Umane, che ha visto una straordinaria partecipazione di professionisti, leader aziendali e innovatori nel settore delle risorse umane. Un’agenda ricca e diversificata ha offerto spunti di riflessione, soluzioni pratiche e momenti di confronto su temi centrali per il futuro del lavoro. La plenaria della mattinata, intitolata 'Il futuro della Talent Attraction: perché l’innovazione nel recruiting è possibile e necessaria', è stata moderata da Federico Luperi, News Intelligence Director di Volocom, che ha guidato un confronto tra speaker di primo piano, come: Ilaria Caccamo, Managing Director Italia & Iberia di Indeed; Maurizio Caponi, direttore Risorse Umane di Impresa Pizzarotti & C.; Gianluca Di Gioia, Hr Director di Birra Peroni:; Roberta Perricone, Head of Business Transformation and Organization & Talent Development di Vodafone; Massimo Tremante, direttore Risorse Umane di Volkswagen Group Italia; e Flavio Molinari, Cso & co-founder di Gility. Quest'ultimo afferma: “Il cambiamento non può essere solo tecnologico, ma deve includere un’evoluzione nel modo di pensare e ripensare le aziende, con la formazione come leva centrale per promuovere competenze, innovazione e sostenibilità”. Per quanto riguarda Indeed, invece, sul tema sottolinea Ilaria Caccamo, Managing Director Italia & Iberia di Indeed: “L’intelligenza artificiale sta rimodellando il futuro del lavoro, non sostituendo il potenziale umano, ma potenziandolo. In Indeed, ci concentriamo sull’uso dell’IA per dare potere alle persone, migliorare l’accesso al lavoro e connettere i talenti con le opportunità. Il futuro del lavoro sta ridefinendo le priorità delle risorse umane, dalla attrazione dei talenti all’innovazione organizzativa e al benessere dei dipendenti. Strategie audaci sono fondamentali per soddisfare le aspettative in evoluzione della forza lavoro, e siamo orgogliosi di partecipare al 16° Forum delle Risorse Umane per condividere spunti e collaborare con i leader del settore". Oltre 50 speaker si sono alternati durante la giornata, affrontando temi come Learning & Development, Employer Branding, sostenibilità aziendale e trasformazione digitale. Questi momenti di confronto hanno favorito lo scambio di idee e best practice, arricchendo i partecipanti con strumenti concreti per affrontare le sfide del settore. La prima giornata del Forum Risorse Umane 2024 ha rappresentato un’importante piattaforma di dialogo e innovazione, confermando il suo ruolo centrale nel delineare il futuro delle risorse umane. Le discussioni di oggi hanno posto le basi per continuare a esplorare soluzioni e strategie concrete nelle giornate a venire. Domani, 21 novembre, il Forum proseguirà con una nuova agenda ricca di appuntamenti, tra cui il talk di apertura dedicato a 'Welfare & Sustainability: nuove frontiere per il benessere organizzativo'. La giornata sarà arricchita da ulteriori workshop, tavoli tematici e momenti di networking che approfondiranno le sfide e opportunità nel panorama HR. La giornata di domani inizierà con il Talk Show di Apertura | HR & Corporate Culture, intitolato 'Verso una nuova cultura del lavoro: dal benessere all’employee experience, come sarà la People Strategy del futuro', moderato da Federico Luperi, News Intelligence Director di Volocom, e parteciperanno: Danila De Stefano, Ceo & founder di Unobravo; Irene Maccabruni, People & Development Director di Arcaplanet; Anna Maria Mazzini, Chief Growth Officer di Pluxee Italia; Matteo Melchiorri, Chief Human Capital Officer di Fastweb; Andrea Piccinelli, Head of Sap Concur Italy di Sap Concur; Angela Purpura, HR Manager di B2You Altroconsumo; Marco Spadafora, Chief Commercial Officer di Carol. Secondo e importante momento della giornata, l'indirizzo di apertura a cura del Main Partner Pluxee Italia, dal titolo 'Benessere, digitale e personalizzazione: presente e futuro del Welfare aziendale', che sarà tenuto da Tommaso Palermo e Anna Maria Mazzini, rispettivamente Managing Director e Cgo di Pluxee Italia. A seguire, il Main Keynote Speech a cura di Stefano Colasanti, Head of WellMakers di Bnp Paribas: “Per sbloccare il potenziale umano WellMakers ha sviluppato una nuova piattaforma che si concentra su tutte le aree del benessere da quello finanziario a quello emotivo con un approccio olistico per attrarre e trattenere i talenti”. I dibattiti e gli interventi offriranno un quadro completo delle strategie e delle innovazioni che guideranno le risorse umane nei prossimi anni. Il Forum continuerà a rappresentare una piattaforma per esplorare le tendenze emergenti e sviluppare soluzioni concrete per il mondo del lavoro del futuro.
(Adnkronos) - L’Italia conferma la propria leadership in termini di sicurezza alimentare, con il 99,5% dei campioni con residui al di sotto dei limiti di legge. Il settore agricolo, inoltre, continua a ridurre l’utilizzo di energia e le sue emissioni, inclusi i gas ad effetto serra, utilizzando gli agrofarmaci in maniera sempre più ottimizzata, come confermano le vendite degli ultimi 10 anni diminuite del -14%. E' questa la fotografia che emerge dagli ultimi dati dell’Osservatorio Agrofarma, un report che, da un anno a questa parte, fornisce informazioni sullo stato dell'arte dell'agricoltura italiana e del comparto agricolo. “I nuovi numeri raccolti dall’Osservatorio Agrofarma - ha dichiarato Paolo Tassani presidente di Agrofarma-Federchimica - confermano il percorso virtuoso dell’agricoltura italiana, volto alla razionalizzazione delle risorse e all’adozione di soluzioni sempre più orientate alla sostenibilità. Con questo progetto vogliamo superare e contrastare la logica che associa l’utilizzo della chimica in agricoltura a pratiche negative per l’ambiente, fornendo una rappresentazione corretta del nostro comparto lontana da falsi miti e fake news che non rappresentano quello che è l’impegno reale e quotidiano di tutti gli operatori del settore”. La responsabilità scientifica del progetto è stata affidata ad Areté, The Agri-food intelligence company, società indipendente di ricerca, analisi e consulenza economica interamente specializzata sui settori agricoltura e food. “Il nuovo aggiornamento dell’Osservatorio Agrofarma va confermandoci l’immagine di un settore con alta propensione all’innovazione, che sta supportando il percorso non facile della nostra agricoltura verso la progressiva riduzione degli impatti ambientali, pur tutelando le rese produttive. La sfida è questa: che innovazione e tecnologia corrano ad un ritmo sufficiente per difendere la produttività agricola anche a fronte delle forti riduzioni di input – agrofarmaci in primis – che si registrano ormai da anni, anche per effetto della spinta data dalle policy di settore”, afferma Enrica Gentile, ceo & founder Areté srl. Come anticipato, prosegue il miglioramento delle performance ambientali agricole: in termini assoluti, il settore agricolo italiano ha le emissioni complessive più basse rispetto ai Paesi UE presi a confronto (Francia, Germania e Spagna). Le emissioni di ammoniaca, infatti, continuano a ridursi e l’obiettivo di contenimento delle stesse concordato con l’UE per il 2030 è stato raggiunto con largo anticipo già nel 2021, mentre prosegue anche il percorso di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Emerge, inoltre, con chiarezza l’impegno delle Imprese del settore nello sviluppo di agrofarmaci innovativi e meno impattanti, dimostrato dal fatto che oltre l’83% degli agrofarmaci presenti sul mercato italiano è stato approvato o rinnovato dopo il 2011. Mentre la riduzione delle quantità vendute di prodotti fitosanitari in Italia, diminuite complessivamente del -14% negli ultimi 10 anni, mostra come l’industria, da tempo, sia impegnata in un percorso di costante ottimizzazione dell’uso di agrofarmaci. Un trend che, tuttavia, non riguarda la categoria dei prodotti a base di sostanze a basso rischio, cresciuta di oltre il 6000%. Infine, per la prima volta all’interno dell’Osservatorio sono stati analizzati anche i dati relativi al clima e agli effetti meteorologici che hanno interessato l’Italia negli ultimi decenni e i cui effetti sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti. Sono stati, infatti, monitorati gli indicatori di temperatura e precipitazioni che influenzano maggiormente la produzione agricola, la salute delle piante e la disponibilità di risorse idriche. Se dal 1997 in poi le temperature medie in Italia hanno subito un aumento rispetto al periodo precedente, negli ultimi dieci anni lo scostamento si è accentuato, con valori di anomalie annuali sempre superiori ai +0,7 °C, accompagnati da precipitazioni particolarmente irregolari, che suggeriscono una variabilità climatica crescente. Tali fattori hanno indubbie conseguenze sulla capacità produttiva di diverse culture e sullo sviluppo di determinate avversità, che le nostre Imprese si impegnano a contrastare attraverso la messa a punto di agrofarmaci sempre più innovativi per salvaguardare la produttività agricola. L’Osservatorio Agrofarma, dunque, fa emergere l’alta propensione dell’intero comparto all’innovazione, alla sostenibilità e alla sicurezza, nonché un’elevata attenzione verso le sfide che il settore agricolo dovrà affrontare nei prossimi anni anche a causa degli eventi climatici che stiamo vivendo. In questo contesto, le Imprese di Agrofarma sono in prima linea per fornire agli agricoltori prodotti e soluzioni che, combinati e integrati tra loro, consentano di rispondere con sempre maggiore efficacia e rapidità alle sfide che si presenteranno.