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(Adnkronos) - Kate Middleton a Wimbledon 2025. La 'patrona reale', dello Slam londinese si è presentata oggi, sabato 12 luglio, sugli spalti del Centre Court in occasione della finale femminale tra la statunitense Amanda Anisimova e la polacca Iga Swiatek. La principessa del Galles, moglie del principe ed erede al trono William, si è presentata con un completo bianco, impreziosito da un fiocco viola, e si è seduta nel royal box, prendendosi gli applausi del pubblico e ricambiando il saluto. Per Kate si tratta del ritorno in un evento dopo il forfait al Royal Ascot, la celebre corsa di cavalli che in Inghilterra è uno degli eventi mondani dell'anno e che ha visto la presenza di William, oltre che re Carlo e la regina Camilla. La principessa di Galles sta cercando di trovare il giusto equilibrio tra gli impegni pubblici, la vita privata e le cure mediche, secondo fonti reali citate dalla Bbc. Kate infatti sta tornando gradualmente alla vita pubblica dopo la diagnosi di cancro dello scorso anno (ora in remissione) e solo qualche giorno fa ha visitato il V&A East Storehouse di Londra e poi ha partecipato al 'Trooping the Colour' con tutta la famiglia. L'ultima volta è stata vista in pubblico, mentre sorrideva e scherzava con altri reali, è stato durante l'incontro con il presidente francese Emmanuel Macron, dove per la prima volta aveva vestito Dior, prima ancora Kate era apparsa durante la cerimonia dell'Order of the Garter a Windsor.
(Adnkronos) - “La cultura della formazione serve, è indispensabile per il sistema produttivo, per il mercato del lavoro e per le persone, per affrontare problemi complessi derivanti dall'innovazione tecnologica e da quelle organizzative o dalla necessità di migliorare il rapporto con i fornitori e i clienti. Fattori che fanno leva sulle risorse umane. La capacità di adeguarle è decisiva per rafforzare anche il sistema degli investimenti”. Così Natale Forlani, presidente di Inapp (Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche), all’Assemblea pubblica di Assolavoro Formazione, oggi a Milano. Un appuntamento che ha permesso di approfondire i risultati della ricerca 'Il mercato dei servizi per la formazione in Italia' condotta da Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro. Per il presidente di Inapp, “la consapevolezza di dover investire sulle risorse umane si sta diffondendo nelle imprese perché l'utilizzo delle tecnologie oggi è determinante per far crescere la produttività, migliorare le organizzazioni". "Le tecnologie sono il capitale investito, le competenze e i lavoratori - analizza Forlani - rappresentano la possibilità di utilizzarle Bisogna però diversificare l'offerta formativa. Non basta quella scolastica, non basta quella universitaria. Servono tutte e due, ma bisogna investire quotidianamente nell'aggiornamento delle competenze". "Quindi servono più attori che producano offerta formativa, a partire dalle imprese negli enti bilaterali. Da coloro che interpretano l'incontro domanda-offerta di lavoro e quell'insieme di politiche attive che purtroppo in Italia dobbiamo fare degli sforzi notevoli per migliorare”, conclude.
(Adnkronos) - “Nell’accingermi a partecipare a Ecoforum per raccontare della nostra filiera circolare per “l’industria pulita” ho avuto l’opportunità, grazie all’indagine IPSOS, di raccogliere le percezioni dei cittadini, poco ottimistiche rispetto alle performance dell’Italia circolare. Lo sottolinea Riccardo Piunti, presidente del Conou ricordando come "gli Italiani, ad esempio, ritengono mediamente che circa il 50% dell’olio minerale usato sia destinato a combustione, molti pensano che la raccolta del rifiuto sia un compito del meccanico vicino di casa, che il processo complessivo sia affidato a singole aziende specializzate senza un coordinamento; addirittura, un 6% pensa che l’olio usato finisca in fogna". Piunti aggiunge che "credono tuttavia che, quando si rigenera, l’olio sia mediamente di buona qualità dando credito alla tecnologia e non all’organizzazione. Vorrei, al contrario, che fossero informati e fieri dei risultati del nostro Paese, consci del ruolo del modello consortile che porta a raccogliere l’olio a titolo gratuito e rigenerare tutto". "La coscienza dei buoni risultati - conclude - aiuterà il conseguimento di ulteriori traguardi che potranno essere raggiunti, nelle filiere più diverse, solo con il contributo informato di tutti".