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(Adnkronos) - La Lazio scende in campo nell'ultima giornata di Serie A. I biancocelesti sfidano oggi, domenica 25 maggio, il Lecce allo stadio Olimpico. La squadra di Baroni, reduce dal pareggio in extremis contro l'Inter firmato Pedro, va a caccia di una vittoria per coltivare le residue speranze Champions, mentre con un punto sarebbe certa almeno della qualificazione alla prossima Conference League. Il Lecce invece, che ha vinto con il Torino nell'ultima giornata, è ancora al quartultimo posto a parimerito con l'Empoli e cerca preziosi punti salvezza. La sfida tra Lazio e Lecce è in programma oggi, domenica 25 maggio, alle ore 20.45. Ecco le probabili formazioni: Lazio (4-2-3-1): Mandas; Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Rovella, Guendouzi; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. All. Baroni. Lecce (4-2-3-1): Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Ramadani, Coulibaly; N'Dri, Helgason, Karlsson; Krstovic. All. Giampaolo Lazio-Lecce sarà visibile su Dazn, ma anche sui canali Sky Sport. Il match sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma Dazn, sull'app Sky Go e NOW.
(Adnkronos) - “Le statistiche dicono sempre e solo una cosa: che noi siamo probabilmente il Paese al mondo che massacra di più fiscalmente il ceto medio. Secondo il recente rapporto dell’Ocse chiamato Taxing Wages, se uno stipendio del ceto medio aumenta di 100 euro, tolte le tasse, in Italia a una persona single rimangono in tasca 68 euro e a una coppia con figli 55 euro. La media dei Paesi Ocse, invece, è 81 e 79. In entrambi i casi si tratta del valore più basso di tutto il mondo occidentale. Quindi l'Italia sembra essere il paese che tartassa di più di tasse il ceto medio”. Così Luigi Marattin, deputato del partito Liberal democratico durante la presentazione a Roma del 2° rapporto Cida-Censis 'Rilanciare l'Italia dal ceto medio. Riconoscere competenze e merito, ripensare fisco e welfare'. “Il nostro partito nasce anche per dire esplicitamente che il supporto fiscale va dato al ceto medio e non ai redditi bassi, per il semplice motivo che non c'è più spazio fiscale sui redditi bassi. Nel loro caso è un problema di lordo che si risolve con la stessa determinazione ma con altri strumenti cioè quelli della produttività di sistema”, conclude.
(Adnkronos) - "Rispetto ad altri Paesi, l’Italia aveva aziende meno ricche per le quali il riuso e il riciclo erano necessità, poi diventate virtù che ci hanno portato a essere leader europei in economia circolare". Così Vincenzo Boccia, ex presidente di Confindustria e amministratore delegato di Boccia Industria Grafica, è intervenuto stamattina a Trento durante il panel “Economia circolare, tra il dire e il fare”, in programma al Festival dell’economia in corso nella città alpina. “Poi l’economia circolare per le aziende italiane è diventata anche una strategia di racconto culturale — ha aggiunto l’imprenditore — noi ad esempio abbiamo deciso di recuperare gli scarti per farne opere d’arte, un maggior valore del prodotto che è quindi un andare oltre l’economia circolare, cosa che dà anche l’idea di quanto sia ampia questa sfida”. “Una sfida che deve essere vinta e sviluppata anche per le giovani generazioni, più sensibili delle vecchie a questo tema, ma anche perché ce lo chiederà sempre di più il mercato”, ha concluso l’ex presidente di Confindustria.