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(Adnkronos) - Ecopneus, società senza scopo di lucro e operatore per il tracciamento, la raccolta, il trattamento e il recupero degli Pneumatici Fuori Uso (Pfu), presenta 'L’unica traccia che vogliamo lasciare nel futuro', la nuova campagna di comunicazione integrata che utilizza linguaggi, creatività e contenuti rinnovati per raccontare in modo immediato il valore della filiera dei Pfu, ampliando la capacità di dialogare con un pubblico sempre più vasto. Anticipata al pubblico di Ecomondo, l'evento annuale leader nei settori della Green and Circular Economy in corso a Rimini fino al 7 novembre, la campagna nasce dal desiderio di raccontare - con un registro pop e coinvolgente - una filiera industriale efficiente e sostenibile, che non si limita a gestire un rifiuto ma ne amplifica le potenzialità, trasformando la fine di un percorso in un nuovo inizio. Uno strumento attraverso il quale Ecopneus intende rendere ancora più concreta la sua missione di sensibilizzazione e informazione, un impegno che trova piena espressione nel messaggio conclusivo del video 'Al servizio dell’Italia, per l’economia circolare' contribuendo alla diffusione di una cultura condivisa e orientata agli obiettivi di sostenibilità. Il video costituisce l’asse narrativo del progetto e fa da guida a una pianificazione multicanale che include stampa, radio, podcast, digital, tra cui il sito www.ecopneus.it, i profili social di Ecopneus (LinkedIn, Facebook, Instagram e YouTube) oltre a testate digital generaliste e di settore, rafforzando la nuova comunicazione di Ecopneus e rendendo la narrazione ancora più accessibile e contemporanea. La parola chiave è 'traccia': la traccia che resta come valore del riciclo dei Pfu e che ritorna alle persone sotto forma di superfici sportive più resilienti, pavimentazioni stradali più silenziose e durature, arredi urbani e spazi di gioco sicuri e inclusivi. Il video della campagna è concepito come un’opera che mette in relazione due mondi. Da un lato, il ciclo di fine vita dello pneumatico: i gesti tecnici della lavorazione, la tracciabilità, il controllo dei processi, la trasformazione dei Pfu. Dall’altro, le applicazioni della gomma riciclata, che prendono nuova forma e funzione nelle città. Anche il suono è protagonista della narrazione: i rumori della filiera - precisi, meccanici, industriali - si compongono, si stratificano e diventano musica. Nel 2024, Ecopneus ha raccolto oltre 168mila tonnellate di Pfu su tutto il territorio nazionale, superando del 10% il target di legge e garantendo un servizio continuativo a 18.764 punti di generazione. Le attività hanno permesso di evitare 92.926 tonnellate di CO2 e il beneficio complessivo per il Paese è stimato in 74,7 milioni di euro. Un impatto che si traduce anche nell’esperienza quotidiana: oltre 900 km di strade realizzate con asfalti modificati con gomma riciclata, superfici sportive ad alte prestazioni e spazi urbani più sicuri.
(Adnkronos) - I dolci Loison trionfano al Merano Wine Festival. WineHunter Award Oro per il Panettone Novità 2025 PeachMary e la torta Tosa BlackHabana: dolci che raccontano creatività e maestria Loison. Anche i biscotti Canestrello BlackHabana e Canestrello Caramel ricevono l’Award Rosso, confermando l’eccellenza della maison oltre i lievitati tradizionali. Con più di 45 premi dal 1997 e una presenza costante al Merano WineFestival fin dalle prime edizioni, Loison conferma la propria vocazione alla qualità e all’innovazione. I dolci vincitori e le altre golosità Loison saranno presenti al Merano Wine Festival, alla Gourmet Arena, Tavolo 16/A, dal 7 all’8 novembre. La novità 2025 Panettone PeachMaryè un incontro insolito tra la dolcezza solare della pesca e l’audacia del rosmarino, erba aromatica che raramente si concede al dessert. Dopo oltre due anni di ricerca e prove, nasce un lievitato unico: impasto soffice arricchito con pesche semicandite e note di rosmarino, completato da una crema alla pesca che dona rotondità e freschezza. La torta Tosa BlackHabana rappresenta l’evoluzione della pasticceria firmata Loison: un incontro elegante tra cioccolato cru monorigine e rum, con tre strati che ne esaltano la complessità: frolla al cacao, ganache fondente e frangipane al cioccolato. Un dolce pensato per un’esperienza sensoriale raffinata e decisa. In parallelo, anche i biscotti Canestrello BlackHabana e Canestrello Caramel si sono aggiudicati il WineHunter Award Rosso, confermando come l’eccellenza Loison si estenda ben oltre i lievitati da forno tradizionali estendendo il piacere durante tutto l’anno. Il Canestrello BlackHabana reinterpreta il classico biscotto con cioccolato cru e un tocco aromatico di rum, offrendo un piacere autentico e contemporaneo. I risultati economici di Loison Pasticceri dal 1938 si distinguono per la loro eccezionalità rispetto a una tipica realtà artigianale e, al contempo, rivelano una solida vocazione internazionale, frutto di oltre 30 anni di presenza sui mercati esteri: oltre 70 Paesi raggiunti, grazie alla forza del gusto e della tradizione; il 98% della produzione è a marchio Loison, a conferma del valore intrinseco e riconoscibile del marchio gourmet; più di 600 clienti diretti nel mondo, segno di una filiera snella e di relazioni fondate su trasparenza, fiducia e fidelizzazione duratura; 13 milioni di euro di fatturato nel 2024, di cui il 65 % generato dall’export, un dato che ribadisce la proiezione cosmopolita e la naturale inclinazione all’innovazione della maison dolciaria. Numeri che raccontano un’eccellenza riconosciuta e costantemente rinnovata: una realtà artigianale capace di competere con una visione globale, mantenendo intatta la propria identità e il valore delle radici. Questo riconoscimento si inserisce in una lunga tradizione di eccellenza per Loison: dal 1997 la maison dolciaria ha accumulato oltre 45 premi nazionali e internazionali. Questi premi inoltre si collocano anche all’interno di un percorso di presenza continua e riconosciuta: fin dalle prime edizioni Loison è presente ininterrottamente al Merano Wine Festival, uno degli appuntamenti enogastronomici più prestigiosi d’Italia e d’Europa. Una presenza costante che testimonia non solo l’eccellenza dei prodotti, ma anche la capacità dell’azienda di innovare nel rispetto della tradizione, anno dopo anno, conquistando l’apprezzamento delle Commissioni ufficiali guidate da Helmuth Köcher.
(Adnkronos) - Il biometano apre a nuovi mercati sia per il mondo agricolo che per il mondo dell’industria cosiddetta “hard to abate”. Come trovare un punto di incontro efficace tra questi due mondi è stato il tema centrale dell’appuntamento “Le nuove frontiere del biometano agricolo. Strategie di mercato e scenari di sviluppo”, organizzato dal Cib-Consorzio Italiano Biogas a Ecomondo, nell’ambito dei lavori dell’Area Forum Cib alla Fiera di Rimini. L’incontro ha riunito esponenti delle istituzioni, del mondo industriale e della filiera produttiva agricola per approfondire le prospettive del biometano, alla luce del nuovo scenario europeo che vede l’Ue interrogarsi sui costi della transizione, pur mantenendo saldi gli obiettivi di sicurezza energetica e climatica. Oltre ad aver decarbonizzato il consumo di metano nei trasporti a livello nazionale, infatti, l’Italia punta a sostituire il 10% degli attuali consumi di metano fossile al 2030. Un percorso che ci porterà al 2050 a contribuire in maniera determinante anche alla decarbonizzazione delle filiere hard to abate con un potenziale di circa 10 miliardi di smc anno di biometano. In questo scenario è conteggiato anche il contributo agli usi termici finali del settore residenziale. Questa crescita avrà impatti rilevanti anche sul PIL e sulla crescita del nostro Paese. Solo con il Pnrr ad esempio il settore ha generato investimenti privati per circa 6 miliardi di euro. “L’interesse crescente del mondo industriale verso il biometano conferma la validità del percorso avviato dalle nostre imprese agricole e apre nuove sinergie di mercato. Questa collaborazione è essenziale per rafforzare la competitività del sistema Paese e accelerare la transizione energetica a costi sostenibili, valorizzando circolarità, produttività dei distretti locali e il lavoro degli agricoltori. Per dare concretezza a questo progetto transettoriale sono importanti regole certe e chiare. In primis, una coerente applicazione di quanto previsto dal DL Agricoltura attraverso il quale si permette un incontro più diretto tra domanda e offerta, ma anche la definizione rapida e chiara della valorizzazione delle garanzie d’origine ai fini della rendicontazione Ets. Inoltre, come ogni piano di sviluppo, occorre guardare al lungo periodo, oltre al 2030 come a una sfida ambiziosa ma realizzabile. L’agricoltura ha dimostrato di essere pronta a fare la sua parte: l’alleanza con il mondo industriale sarà sempre più strategica per costruire competitività e sostenibilità del settore", dichiara il Presidente del Cib, Piero Gattoni. In questo scenario si inserisce anche l’Emission Trading System (Ets), lo strumento dell’Unione europea per ridurre le emissioni nei principali comparti industriali. Sebastiano Serra, Coordinatore della Segreteria Tecnica del Comitato Ets, ha illustrato lo scenario italiano, evidenziando come il biometano possa contribuire a ridurre i costi energetici e le emissioni delle industrie soggette all’Ets, in particolare di quelle hard-to-abate, aprendo nuove prospettive di integrazione tra filiera agricola e mondo industriale. Sul punto, sono intervenuti i tecnici del Cib che hanno approfondito le novità contenute nel Dl Agricoltura, che ha previsto una misura che favorisce la stipula di accordi di compravendita fra produttori di biomasse agricole e le industrie energivore, creando nuove opportunità per il settore primario e maggiore competitività per le imprese. "Siamo molto ottimisti rispetto alla crescita e utilizzo del BioGnl perché non vediamo altre soluzioni per una rapida decarbonizzazione dei settori, industriale e del trasporto pesante e dello shipping che risulta difficile (se non impossibile) elettrificare. L’applicazione della normativa Ets1 al settore dello shipping, le modifiche apportate anche per il settore degli impianti stazionari (con il venir meno delle quote gratuite da utilizzare per adempiere agli obblighi Ets) ed Ets2 al settore dei carburanti e combustibili rappresenta poi un’ulteriore sfida a cui è chiamato tutto il sistema", sottolinea Costantino Amadei presidente Gruppo Gnl di Assogasliquidi-Federchimica. "È necessario però che il Mase (tramite il Comitato Ets) confermi in tempio brevi che la Garanzia di origine possa essere utilizzata anche ai fini Ets per dimostrare quindi che l’utilizzo del biometano/bioGnl nei diversi settori indicati possa essere conteggiato come pari ad emissioni zero. Contemporaneamente, occorre individuare anche gli strumenti normativi ed i relativi fondi per proseguire nella incentivazione delle produzioni di biometano/bioGNL oltre i fondi stanziati con il Pnrr e resi operativi ai sensi del DM del 2022".