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(Adnkronos) - I carabinieri dovrebbero partire "a breve" per il valico di Rafah, nella Striscia di Gaza. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio Ue a Bruxelles. "La missione militare che andrà a fare controllo a Rafah - continua - partirà da Vicenza con un volo militare. Ci sono italiani, spagnoli e francesi". La missione Eubam Rafah, che aveva il compito di assicurare una presenza terza al valico di Rafah, è stata sospesa quando è scoppiata la guerra a Gaza e ora, con il cessate il fuoco, dovrebbe essere ripristinata. "Non è una missione molto numerosa - aggiunge - ma è significativo che l'Europa vada al valico di Rafah", dove opereranno anche i palestinesi. "Coinvolgere l'Anp anche per quanto riguarda il futuro della Palestina è la cosa migliore che si possa fare", conclude.
(Adnkronos) - “Accogliamo con grande favore la firma del decreto ‘Investimenti sostenibili 4.0’ da parte del Ministro delle Imprese Adolfo Urso. Si tratta di una misura significativa, che mette a disposizione delle micro, piccole e medie imprese del Sud oltre 300 milioni di euro per sostenere la transizione tecnologica, digitale e ambientale. Questo intervento rappresenta un importante segnale di attenzione verso i territori del Mezzogiorno, dove il tessuto imprenditoriale – composto in larga parte da piccole realtà aziendali – ha bisogno di strumenti concreti per accrescere competitività e sostenibilità”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Guido Bourelly, presidente del Gruppo Piccola Impresa dell’Unione Industriali Napoli. “Il decreto -prosegue Bourelly- mette giustamente al centro tecnologie abilitanti come intelligenza artificiale, blockchain e Internet of Things, che sono essenziali per le aziende che vogliono affrontare le sfide del mercato globale. Per le piccole imprese, queste innovazioni rappresentano una leva straordinaria per migliorare i processi produttivi e ampliare le opportunità di crescita. Apprezziamo particolarmente l’attenzione rivolta alle realtà più piccole, che spesso faticano ad accedere a strumenti di sviluppo tecnologico”. Il presidente Bourelly sottolinea, però, l’importanza di garantire un accesso rapido ed efficiente alle agevolazioni: “Le pmi, in particolare le micro e piccole imprese, spesso incontrano difficoltà nell’affrontare procedure complesse e tempi lunghi per l’erogazione dei fondi. Per questo, auspichiamo che l’iter di accesso alle agevolazioni sia snello e che vengano messi a disposizione adeguati supporti tecnici per accompagnare queste realtà nella presentazione dei progetti. Questo stanziamento può rappresentare un volano per lo sviluppo economico del Sud -conclude Bourelly- ma è fondamentale che le risorse vengano utilizzate in modo mirato, valorizzando soprattutto le piccole imprese, che costituiscono la spina dorsale dell’economia locale, e promuovendo una crescita che sia davvero sostenibile, sotto il profilo economico, ambientale e sociale”.
(Adnkronos) - "Con il primo impianto europeo dedicato alla produzione di Saf (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per il trasporto aereo) nella bioraffineria di Gela, lanciamo la sostenibilità nel settore dell'aviazione. Questo è il primo impianto in Italia e siamo molto orgogliosi perché il sito di Gela è un sito storico e al momento diventerà la nostra bioraffineria più avanzata, quindi con alta capacità di lavorazione e con possibilità di produrre il Biojet, il carburante sostenibile per l'aviazione". Così all’Adnkronos Raffaella Lucarno, Responsabile Bioraffinazione e Supply Enilive in occasione dell’evento organizzato da Enilive - presso la Sala Mattei Ecu della Bioraffineria Eni di Gela - per l’avvio del primo impianto dedicato alla produzione di Saf nella bioraffineria di Gela. Lucarno, ha poi parlato delle future strategie aziendali. "Nei prossimi 3-5 anni, visto che il mercato dei biocarburanti da qui al 2028 è visto in aumento del 65% - ha detto Lucarno - la nostra strategia è continuare in questo solco, continuare a convertire altri siti, in Italia e all'estero, fare progetti nuovi proprio per seguire questo trend e dare la possibilità a tutti di decarbonizzare, anche a chi usa il diesel, e poi magari passerà all'elettrico e, soprattutto, dare la possibilità all'aviazione che non ha molte altre opportunità di decarbonizzare, sempre più materiale, non a caso da qui al 2030 pensiamo di essere in grado di produrre fino a 2 milioni di tonnellate di Biojet". "In Europa" per la produzione di biocarburante "siamo i secondi e i quarti nel mondo. Tuttavia, siamo stati i primi a convertire una raffineria tradizionale in bioraffineria". E sulle compagnie aeree che hanno già aderito a questo progetto, Lucarno tiene a precisare: "Noi abbiamo fatto molti accordi preliminari che si concretizzeranno poi nel corso degli anni, principalmente con Ita, quindi con Ryanair, Easyjet, e anche con compagnie che fanno trasporto aereo di merci come può essere Dhl e con altre che intendono nel futuro decarbonizzare", perché "anche le compagnie aeree hanno un obbligo di ridurre l'emissione di gas serra e questa è una possibilità già presente e attuabile" conclude.