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(Adnkronos) - Cade in Francia il governo Bayrou. Il Primo Ministro è stato sfiduciato a larga maggioranza con 364 deputati dell'Assemblea Nazionale che hanno votato contro di lui. A favore hanno votato 194 parlamentari. Quindici gli astenuti. Il presidente francese "Emmanuel Macron ha preso atto" del risultato del voto ai sensi dell'articolo 49-1 della Costituzione" e ha fatto sapere con un comunicato che "riceverà il primo ministro François Bayrou per accettare le dimissioni del suo governo", dopo meno di nove mesi di mandato. Il suo successore sarà nominato "nei prossimi giorni". "Avete il potere di rovesciare il governo", ma non "di cancellare la realtà": il "peso" del debito è diventato "insopportabile" e rappresenta una minaccia "mortale" per la nazione, aveva dichiarato Bayrou aprendo il suo intervento davanti all'Assemblea nazionale. "C'è quindi un solo modo per il nostro Paese di uscire da questa situazione oggi", ha aggiunto il Primo Ministro, citando il Generale de Gaulle e l'ex Primo Ministro socialista, Pierre Mendès-France. "L'unione delle forze che annunciano che uniranno i propri voti per far cadere il governo è il caos che si prepara per la Francia - ha avvertito - Ciò che conta qui è la coscienza personale di ciascuno". Bayrou ha confermando la scelta fatta di chiamare il voto di fiducia sulla legge di bilancio: "Questa prova di verità, con il consenso del presidente della Repubblica, l'ho voluta". "Il rischio maggiore consisteva nel non prenderne alcuno, di fare politica come sempre", ha aggiunto, citando "la questione storica" dell'indebitamento dello stato. "La Francia - ha ricordato - non ha un bilancio in pareggio da 51 anni". "Spendiamo senza mai voltarci a guardare indietro", ha lamentato, per poi mettere in guardia: "Siamo in pericolo di vita". Bayrou torna sulla metafora marittima per parlare del debito pubblico della Francia: "Mi viene detto, 'vuole correre troppo, la barca è ancora a galla, non dobbiamo disturbare i passeggeri e l'equipaggio'", ha affermato. "Ma se vogliamo salvare la nave, dobbiamo agire senza indugio. Ciò richiede solo la mobilitazione di tutti e uno sforzo moderato da parte di ciascuno, a patto che si agisca in tempo", esorta il capo del governo. "La sottomissione al debito è come la sottomissione attraverso la forza militare. Sottomessi dalle armi, o sottomessi dai nostri creditori a causa di un debito che ci opprime, in entrambi i casi perdiamo la nostra libertà". "Bayrou è caduto. Vittoria e respiro di sollievo del popolo. Macron ora è in prima linea di fronte al popolo. Anche lui deve partire".,, afferma il leader del partito di estrema sinistra La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon. "Il signor Bayrou voleva l'ora della verità, credo che ce l'abbia": le parole di Mathilde Panot, capogruppo di La France Insoumise. "Già domani - ha poi annunciato - il nostro movimento depositerà una mozione di destituzione contro Emmanuel Macron".
(Adnkronos) - Il film documentario Ferdinando Scianna - Il fotografo dell’ombra di Roberto Andò si aggiudica lo Special Award Premio Film Impresa promosso da Unindustria, premio collaterale dell’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. La cerimonia di consegna si terrà giovedì 4 settembre, alle 17, presso la Sala Tropicana 2 dell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia. Il riconoscimento è stato attribuito per “il patrimonio di immagini e la ricchezza del dialogo con i quali un autore del cinema contemporaneo, Roberto Andò, racconta vita, idee e talento di uno dei più importanti autori viventi di fotografia, Ferdinando Scianna. Dopo aver rivelato con la fotografia il cuore profondo della Sicilia, aver lavorato insieme a Cartier Bresson nella più famosa agenzia del mondo (la Magnum) e come fotoreporter per 'L'europeo', Scianna ha profondamente innovato la foto della moda e reso memorabile il racconto di un brand e della sua bellezza, dotando una specifica impresa di un'aura creativa unica e inconfondibile: dimostrazione che un occhio capace di scovare nel mondo immagini esemplari e rivelatrici, sa raccontare anche il mondo immaginario che nutre la passione degli imprenditori”. Prodotto da Bibi Film con Rai Cultura, il documentario (presentato fuori concorso alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia) accompagna lo spettatore lungo la carriera del fotografo siciliano: dalle prime immagini delle feste popolari in Sicilia, alle campagne di moda che hanno cambiato l’immaginario collettivo, fino alle collaborazioni con figure centrali della cultura come Leonardo Sciascia e Cartier-Bresson. "Con questo premio vogliamo sottolineare come il lavoro di Scianna dimostri che lo sguardo di un artista possa diventare anche racconto d’impresa, trasformando la creatività in memoria collettiva”, ha dichiarato Giampaolo Letta, presidente di Premio Film Impresa. “Il film di Andò riesce a restituire la forza narrativa della fotografia di Scianna e il suo ruolo unico nella cultura visiva contemporanea”, ha aggiunto Mario Sesti, direttore artistico. Alla cerimonia parteciperanno Roberto Andò, Ferdinando Scianna, Giampaolo Letta, Mario Sesti e Simona Anelli, General Manager di Premio Film Impresa. Conclusa la cerimonia di premiazione, lo sguardo di Pfi è già rivolto al futuro. Nel mese di luglio, infatti, è stato lanciato il bando di concorso per tutti coloro che vorranno partecipare alla quarta edizione che, come sempre, sarà dedicata ai film d’impresa (corti e cortissimi, di finzione e documentari, narrativi e sperimentali) che raccontano la vita delle aziende di oggi e di chi le vive dall’interno: la passione creativa dell’impresa, il rapporto con il territorio in cui si insediano, la responsabilità sociale, i valori e la storia della civiltà d’impresa, la sfida ambientale e i progetti di innovazione, il vissuto del lavoro, il valore delle persone che ne sono protagoniste. Le opere selezionate nelle tre diverse aree del Premio (Narrativa, Documentaria e Innovative Image & Sound) saranno premiate ancora una volta da una giuria d’onore. Anche nell’edizione 2026, infine, saranno assegnati premi speciali a personalità del mondo del cinema.
(Adnkronos) - "Il Meeting è una storia che non va interrotta". Ad affermarlo in una nota è Barbara Marinali, Presidente di Acea, spiegando le ragioni della partecipazione del Gruppo per il secondo anno consecutivo alla manifestazione. "È un luogo di incontro e di confronto importante con istituzioni, concorrenti, imprese, ma anche con i nostri consumatori e con le famiglie". Acea, ha spiegato Marinali, punta a farsi conoscere non più soltanto come un operatore locale, ma come una realtà nazionale e internazionale attiva nelle infrastrutture e nei servizi di pubblica utilità, con competenze e professionalità riconosciute. La Presidente ha illustrato i principali progetti in corso: "Il raddoppio dell’Acquedotto del Peschiera, con una gara da oltre 1,4 miliardi, metterà in sicurezza l’approvvigionamento idrico della Capitale per i prossimi cento anni. E il termovalorizzatore di Roma, ormai prossimo all’avvio, è un intervento indispensabile dal punto di vista della sicurezza ambientale". Accanto alle grandi opere, Acea porta al Meeting anche la propria storia con la mostra Heritage, che celebra i 116 anni di vita del Gruppo. Abbiamo voluto condividere con i visitatori la nostra tradizione e l’innovazione, grazie anche alla robotica con il nostro umanoide Albert e il cane robot Teddy, che piacciono a grandi e bambini", ha concluso Marinali.