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(Adnkronos) - Torna in campo la Roma. I giallorossi oggi, domenica 25 maggio, volano a Torino per sfidare i granata, nell'ultima giornata di Serie A. La squadra di Ranieri, all'ultima partita sulla panchina romanista, vuole alimentare con una vittoria le proprie speranze Champions, sperando in un passo falso della Juventus, impegnata a Venezia e quarta con un solo punto di vantaggio sui giallorossi. Il Torino invece, pur non avendo più nulla da chiedere al campionato, vuole salutare i propri tifosi con un successo. La sfida tra il Torino e la Roma è in programma oggi, domenica 25 maggio, alle ore 20.45. Ecco le probabili formazioni: Torino (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Dembele, Maripan, Masina, Biraghi; Ricci, Casadei; Lazaro, Vlasic, Elmas; Adams. All. Vanoli Roma (3-5-2): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Cristante, Paredes, Koné, Angelino; Soulé, Shomurodov. All. Ranieri Torino-Romasarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva su Dazn. La sfida sarà disponibile anche tramite smart tv e in streaming attraverso l'app e la piattaforma di Dazn.
(Adnkronos) - Un riconoscimento e il coinvolgimento di giovani talenti di Venosa (Potenza), Borgo tra i 'Più Belli d’Italia' e paese simbolo dell’Aglianico del Vulture, il vino di punta della Basilicata, prodotto con le uve coltivate alle pendici del Vulture, territorio d’origine vulcanica. Sono tre gli studenti a cui è stato assegnato il primo Premio di Progettazione 'Vini e Cantine', indetto da Cantina di Venosa in collaborazione con l’Istituto Tecnico Statale 'Flacco Battaglini'. Si chiamano: Angelica Pompa (prima classificata); Giorgia Iasi (seconda classificata); Nicole Paradiso (terza classificata); tutte del quinto anno del corso di studi di geometra. Tra i presenti (amici, studenti, genitori, insegnanti, viticoltori), sono intervenuti: il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo; l’assessore regionale all’Ambiente e alla Transizione Energetica, Laura Mongiello; il sindaco di Venosa, Francesco Mollica; Mimma Carlomagno, preside dell’Istituto Tecnico Superiore 'Flacco Battaglini' di Venosa e il professor Leonardo Rosa. Nel piano di lavoro gli studenti dovevano considerare diversi criteri di progettazione, tra cui: la sostenibilità della struttura progettata e dei materiali utilizzabili; la previsione di un utilizzo integrato di risorse energetiche pulite; soluzioni architettoniche a basso impatto ambientale; presenza di un vigneto nei dintorni; presenza di una sala degustazione e di un piccolo ristorante; presenza di alcune camere in b&b per l’accoglienza enoturistica; funzionalità e operatività dei processi produttivi. I 3 progetti vincitori, selezionati fra 12 proposte di altrettanti studenti, sono stati valutati da una giuria di esperti composta da insegnanti e professionisti operativi a Venosa: il professor Giuseppe Gammone; il professor Francesco Ludovico; l’ingegnere Egidio Comodo; l’architetto Antonio Savino; oltre al presidente di Cantina di Venosa e alla preside del 'Flacco Battaglini'. L’iniziativa è stata ideata dopo una visita didattica degli studenti nei locali di Cantina di Venosa. L’anno precedente, sotto la guida dell’insegnante di Costruzioni, Leonardo Rosa, i ragazzi del quinto anno si erano misurati con la progettazione di un 'paese albergo', immaginando il recupero di una frazione un po’ decadente del centro storico di Venosa, situata nei pressi della chiesa di San Rocco, dove sono presenti 12 ex case contadine, in gran parte non utilizzate, di privati e di proprietà ecclesiastica. Dopo la visita alla più importante cantina cooperativa della Basilicata (300 soci, 800 ettari di vigne, 2 milioni di bottiglie) è nata però l’idea di avvicinare la scuola al mondo del vino. I lavori premiati saranno esposti in cantina fino a giugno. “Abbiamo creato questa bella opportunità insieme alla scuola - sottolinea il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo - perché crediamo che dall’incontro con una realtà come la nostra possano nascere stimoli e interessi culturali tra i giovani, che potrebbero un giorno anche trasformarsi in una professione nel mondo del vino. La nostra cooperativa ha nel suo Dna la vicinanza e l’integrazione con il territorio, l’attenzione alla comunità locale, all’ambiente, al lavoro equamente retribuito. Anche attraverso queste iniziative intendiamo restituire ricchezza, servizi e cultura a Venosa e al Vulture. Siamo un’azienda etica ed eventi come il Premio 'Vini e Cantine' aggiungono nuovi risultati al nostro bilancio di sostenibilità”. Nel programma di sostenibilità economica, sociale e ambientale di Cantina di Venosa figurano infatti tra gli impegni anche l’innovazione e l’industrializzazione equa e responsabile e la promozione di un’educazione di qualità e inclusiva per tutti. Il sindaco del Comune di Venosa, Francesco Mollica, ha dichiarato: “Progetti come questi sono molto importanti per una città come Venosa, che ha un’economia legata al vino. Le idee dei giovani anche attraverso questi concorsi possono dare davvero impulso allo sviluppo del territorio. L’economia del vino ha retto per generazioni, per cui potremmo immaginare un futuro importante non solo per i soci ma anche per chi lo commercializza in maniera qualificata. Un plauso va a chi ha organizzato il concorso”. Per l’assessore regionale all’Ambiente e transizione ecologica, Laura Mongiello, “la sinergia tra la scuola, le Istituzioni e il mondo delle imprese è davvero importante per stimolare i giovani a rimanere sul territorio per le potenzialità che ci sono, come sul tema della transizione energetica". "La Regione Basilicata sta mettendo in campo diverse misure e progetti sul fotovoltaico, sull’eolico e sulle fonti rinnovabili. Il 90% dell’energia che la Basilicata produce arriva da fonti rinnovabili ed entro il 2030 supereremo gli obiettivi che l’Unione Europea richiede. Continueremo a lavorare al fine di formare giovani professionisti che possano essere impiegati nelle nuove filiere, come quelle dell’Hydrogen Valley sviluppata in collaborazione con l’Enea”, ha aggiunto. “Sono studenti del V anno dell’Indirizzo Ambiente Territorio del nostro istituto - ha spiegato la dirigente scolastica, Mimma Carlomagno - che attraverso questo progetto hanno avuto la possibilità di mettersi in discussione, sia in vista dell’esame di maturità ma anche per un banco di prova rispetto alla vita professionale o di studio che li attende da qui a poco. Noi ci auguriamo che diventino i professionisti di domani preparati e pronti per le sfide del futuro. Dobbiamo ringraziare la Cantina di Venosa che è stata partner di questo progetto e per aver creato una forte sinergia tra la scuola, l'impresa e il territorio”.
(Adnkronos) - Trentino Alto Adige primo con distacco, Marche e Toscana, a seguire, sul podio. Questo l’ordine di arrivo della tappa 2024 di avvicinamento agli obiettivi che l’Europa si è data per il 2030: target di riduzione delle emissioni di gas serra, crescita delle energie rinnovabili e miglioramento dell’efficienza energetica legati alla transizione ecologica insieme all’impegno per fronteggiare la crisi climatica. Il 'ranking' è la sintesi conclusiva del secondo Rapporto su regioni italiane e transizione ecologica realizzato in occasione della decima edizione di Circonomia, in programma ad Alba dal 22 al 24 maggio. Il Rapporto, curato da Duccio Bianchi, fondatore dell’Istituto di ricerche Ambiente Italia, è elaborato sulla base di un set di 30 diversi indicatori green. Nell’indice sintetico riassuntivo si riconferma il primato del Trentino/Südtirol, primo già nel Rapporto dello scorso anno, seguito da Marche - seconde come nel 2024 - Toscana (era quinta lo scorso anno), Lombardia (terza lo scorso anno) e Veneto (quarta lo scorso anno). Toscana, Lombardia e Veneto hanno valori molto ravvicinati, ma ben distaccati dalle successive regioni. Due grandi regioni del nord, Piemonte ed Emilia Romagna, sono a metà del ranking. La coda della classifica è monopolizzata da regioni del sud. Le regioni che in più del 50% degli indicatori hanno prestazioni migliori della media nazionale sono Marche (nel 77% dei casi), Trentino Alto Adige (67%), Toscana (63%), Liguria e Lombardia (nel 57% dei casi), Veneto e Abruzzo (nel 53% dei casi). Le regioni prime in più indicatori sono il Trentino Alto Adige (8 indicatori) e il Lazio (6) mentre le regioni che si collocano all’ultimo posto in più indicatori sono la Calabria (7) e la Liguria (4). Le differenze sono significative soprattutto tra le macroregioni, benché con alcune eccezioni al loro interno: non tutte le regioni del Mezzogiorno o del Nord seguono un analogo trend, anche per specificità produttive o di storia socio-politica. In sintesi, le regioni del Mezzogiorno (ma non la Sardegna) hanno impatti pro capite inferiori alla media italiana, mentre sistematicamente più alti sono gli impatti relativi al Pil e quindi la produttività di uso delle risorse, così come generalmente sono inferiori le prestazioni sugli indicatori di risposta e di mitigazione. Le regioni del Nord hanno prestazioni opposte a quelle delle regioni del Mezzogiorno: un impatto pro capite generalmente superiore alla media nazionale, ma anche una produttività d’uso delle risorse superiore alla media nazionale e una elevata capacità di mitigazione e risposta soprattutto sugli indicatori di economia circolare, anche se con differenze regionali. Le regioni dell’Italia centrale hanno percorsi più diversificati, anche per la eterogeneità del sistema produttivo. Complessivamente si tratta di regioni che si collocano sopra la media nazionale per impatti procapite e produttività d’uso delle risorse (con l’eccezione dell’Umbria) e anche per capacità di risposta e mitigazione (con l'eccezione del Lazio). “Dalla nostra ricerca esce un’immagine dell’Italia della transizione ecologica a chiaroscuri, con regioni all’avanguardia della conversione green e altre che arrancano. Serve uno scatto in avanti che coinvolga tutti i territori, solo così potremo essere al centro del green deal che non solo è indispensabile per fronteggiare la crisi climatica ma è una grande occasione di innovazione tecnologica e competitività economica. Come mostrano tanti esempi concreti, ‘convertire’ all’ecologia produzioni e consumi non è soltanto necessario per l’ambiente: è anche utilissimo a rendere più moderna e competitiva l’economia, a creare lavoro, a migliorare la vita quotidiana delle persone”, dice Roberto Della Seta, direttore del Festival.