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(Adnkronos) - In soggiorno forme morbide, materiali naturali, colori caldi, luci soffuse, pareti colorate, soprattutto dotate di finestre. No ai tappeti. In cucina pensili regolabili ed estraibili, tavoli con gamba centrale o con gambe ai quattro angoli. Sono alcuni consigli contenuti in ‘Raccomandazioni percettive’ una raccolta di indicazioni utili a migliorare la qualità di vita delle persone con sclerosi multipla (Sm) e non solo, a partire dalla casa, sviluppate nell’ambito del progetto ‘Su misura’, promosso da Sandoz e realizzato in collaborazione con Aism, Associazione italiana sclerosi multipla e Naba, Nuova accademia di Belle arti, attraverso i progetti a cura degli studenti del Triennio in Design e del Biennio Specialistico in Interior Design. Nelle giornate del 20 e 21 novembre, ‘Su misura’ è arrivato a Milano, con il patrocinio del Comune, attraverso un’installazione in piazza XXV Aprile. I partner di progetto - si legge in una nota - hanno condiviso i temi principali delle Raccomandazioni Percettive, con l’obiettivo di diffonderne quanto più possibile il contenuto e offrire soluzioni concrete alle persone con Sm, ai loro famigliari e agli addetti ai lavori. A supporto di questo ambizioso obiettivo, nelle principali stazioni metropolitane della città, dal 20 al 26 novembre, saranno presenti totem digitali che consentiranno di accedere alla versione digitale delle ‘Raccomandazioni percettive su misura’ e farne il download attraverso un QR Code dedicato. Si può scopre così che in camera è meglio creare contrasto fra i colori delle pareti, il pavimento e il soffitto, evitare superfici riflettenti e specchi di grandi dimensioni. In bagno, doccia a filo con il pavimento e pannelli a ventaglio, lavandino sospeso, specchio reclinabile. Indicazioni semplici ma preziose per chi, come le persone che vivono con la sclerosi multipla, può avere problemi visivi, di mobilità e di equilibrio, trovandosi ad affrontare, anche dentro casa, ostacoli spesso insormontabili. “Quando ci è arrivata la proposta di partecipare a questo progetto - afferma Germana De Michelis, Course Leader del Triennio in Design del Campus di Milano di Naba - abbiamo deciso di affrontare la sfida con un atteggiamento esperienziale: abbiamo chiesto agli studenti Naba di immergersi nella realtà delle persone con Sm, a partire dal corpo, e di ascoltare le persone e i loro bisogni. È stata un’esperienza coinvolgente che ci ha arricchito dal punto di vista umano e professionale”. Dal confronto con le persone con sclerosi multipla, gli studenti hanno potuto cogliere quali siano le loro difficoltà, bisogni e desiderata. Da qui hanno preso forma nuove raccomandazioni per ogni ambiente della casa: soggiorno, cucina, camera, bagno e spazio lavoro/relax, definendo per ciascuno di essi consigli pratici da adattare alle esigenze del singolo, a partire da sei elementi specifici: forme, materiali, colori, luci, texture e suoni. “La normativa sulla disabilità - aggiunge Arnaldo Arnaldi, docente Naba - detta le regole di progettazione per garantire l’accessibilità degli spazi, ma si tratta di indicazioni fredde che tendono a uniformare anche gli ambienti domestici a quelli ospedalieri. Il nostro intento è stato invece quello di creare dei luoghi belli oltre che funzionali, pensati per raccontare la storia di chi li ha ispirati”, La sclerosi multipla è una malattia cronica che colpisce il sistema nervoso centrale e che può avere conseguenze diverse. “I sintomi - spiega Antonio Bertolotto, neurologo dell’Ospedale Koelliker di Torino e membro del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi di Orbassano (To), si presentano in modo differente da persona a persona, a seconda della diversa localizzazione delle lesioni nel sistema nervoso centrale. Il rischio di disabilità è molto diminuito con le attuali terapie, ma una quota di persone con Sm presenta una disabilità che può aumentare nel tempo. Ecco perché non solo terapie e riabilitazione ma anche degli ambienti funzionali e belli sono fondamentali per il benessere psico-fisico delle persone con Sm”. Come osserva Gianluca Pedicini, presidente della Conferenza delle persone con Sm: “‘Su misura’ è un esempio di come sia possibile cambiare approccio verso la disabilità. Vogliamo creare spazi adeguati alle persone, che ne rispettino i gusti, che creino benessere. Non solo che siano accessibili per le persone che vivono con disabilità ma anche per chi non ha questo problema: uno spazio privo di ostacoli è costruito per tutti, al di là della condizione di ognuno”. La progettazione attenta e mirata a rendere l’ambiente più sicuro e confortevole è quindi un impegno sociale, che va al di là della singola malattia o della specifica disabilità. Concludono Paolo Fedeli, Head of Corporate Affairs, e Matteo Rinaldi, Business Unit Head Biopharma&Hospital di Sandoz SpA: “Vogliamo essere pionieri nell’accesso alle cure, mettendo a disposizione del maggior numero di persone soluzioni utili a migliorare la propria vita, andando anche oltre il concetto di farmaco. Su Misura ne è un esempio concreto: partendo da un bisogno reale, manifestato dalle persone con sclerosi multipla, abbiamo messo a fattor comune le esperienze e il know-how di partner di eccellenza per realizzare un documento che auspichiamo possa contribuire a rendere più accessibili e sostenibili le abitazioni di chi convive con questa patologia”. Sono partner del progetto anche Havas Life Milan; Omnicom Public Relations Group; Synesis Nothing but Pharma; Starcom e Uvet Gbt.
(Adnkronos) - "Quest'anno al convegno nazionale abbiamo unito una conferenza stampa su due tematiche. La prima si riferisce alla necessità di un elenco pubblico consultabile dal contribuente sugli intermediari fiscali abilitati. Gli intermediari svolgono una funzione importantissima nei rapporti tra fisco e contribuenti e sono sottoposti al controllo dell’Agenzia delle Entrate che ha potere sanzionatorio in caso di comportamenti scorretti sino a poter sospendere e/o cancellare l’abilitato dall’elenco gestito dall’Agenzia stessa". Lo dice, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Riccardo Alemanno, presidente nazionale del dell'Int, Istituto nazionale tributaristi, in occasione del XIII convegno nazionale della categoria, che si svolge oggi all'Hotel Nazionale di piazza Montecitorio a Roma. "Il problema - avverte - consiste nel fatto che il predetto elenco non è pubblico, cioè il contribuente non ha modo di sapere se l’intermediario fiscale a cui si è rivolto è regolarmente iscritto oppure se abbia subito provvedimenti di sospensione e/o di cancellazione; sarebbe pertanto opportuno che l’elenco avesse una forma pubblica, in modo da poter verificare lo status dell’intermediario fiscale, questo a tutela del contribuente. La problematica non comporterebbe aggravi all’Agenzia delle Entrate in quanto già di fatto esiste un archivio dei soggetti abilitati e delle sanzioni irrogabili in caso di comportamenti scorretti. Se ne è discusso in un incontro con il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che non ha sollevato dubbi se non quello della volontà del ministero dell’Economia e delle Finanze di autorizzare tale elenco pubblico. Si è pertanto sottoposta la problematica al sottosegretario di Stato al Mef". "Il secondo punto - ricorda - riguarda l'equità per i professionisti in stato di malattia o infortunio. Attualmente, la giusta tutela da malattia o infortunio o maternità a rischio è applicabile solo per le iscritte e gli iscritti ad albi professionali, escludendo tutte le professioniste e i professionisti di cui alla legge numero 4 del 14/1/2013 (Professioni non ricomprese in ordini o collegi) o quelli iscritti in elenchi o registri e indirettamente anche i loro assistiti".
(Adnkronos) - L’Italia conferma la propria leadership in termini di sicurezza alimentare, con il 99,5% dei campioni con residui al di sotto dei limiti di legge. Il settore agricolo, inoltre, continua a ridurre l’utilizzo di energia e le sue emissioni, inclusi i gas ad effetto serra, utilizzando gli agrofarmaci in maniera sempre più ottimizzata, come confermano le vendite degli ultimi 10 anni diminuite del -14%. E' questa la fotografia che emerge dagli ultimi dati dell’Osservatorio Agrofarma, un report che, da un anno a questa parte, fornisce informazioni sullo stato dell'arte dell'agricoltura italiana e del comparto agricolo. “I nuovi numeri raccolti dall’Osservatorio Agrofarma - ha dichiarato Paolo Tassani presidente di Agrofarma-Federchimica - confermano il percorso virtuoso dell’agricoltura italiana, volto alla razionalizzazione delle risorse e all’adozione di soluzioni sempre più orientate alla sostenibilità. Con questo progetto vogliamo superare e contrastare la logica che associa l’utilizzo della chimica in agricoltura a pratiche negative per l’ambiente, fornendo una rappresentazione corretta del nostro comparto lontana da falsi miti e fake news che non rappresentano quello che è l’impegno reale e quotidiano di tutti gli operatori del settore”. La responsabilità scientifica del progetto è stata affidata ad Areté, The Agri-food intelligence company, società indipendente di ricerca, analisi e consulenza economica interamente specializzata sui settori agricoltura e food. “Il nuovo aggiornamento dell’Osservatorio Agrofarma va confermandoci l’immagine di un settore con alta propensione all’innovazione, che sta supportando il percorso non facile della nostra agricoltura verso la progressiva riduzione degli impatti ambientali, pur tutelando le rese produttive. La sfida è questa: che innovazione e tecnologia corrano ad un ritmo sufficiente per difendere la produttività agricola anche a fronte delle forti riduzioni di input – agrofarmaci in primis – che si registrano ormai da anni, anche per effetto della spinta data dalle policy di settore”, afferma Enrica Gentile, ceo & founder Areté srl. Come anticipato, prosegue il miglioramento delle performance ambientali agricole: in termini assoluti, il settore agricolo italiano ha le emissioni complessive più basse rispetto ai Paesi UE presi a confronto (Francia, Germania e Spagna). Le emissioni di ammoniaca, infatti, continuano a ridursi e l’obiettivo di contenimento delle stesse concordato con l’UE per il 2030 è stato raggiunto con largo anticipo già nel 2021, mentre prosegue anche il percorso di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Emerge, inoltre, con chiarezza l’impegno delle Imprese del settore nello sviluppo di agrofarmaci innovativi e meno impattanti, dimostrato dal fatto che oltre l’83% degli agrofarmaci presenti sul mercato italiano è stato approvato o rinnovato dopo il 2011. Mentre la riduzione delle quantità vendute di prodotti fitosanitari in Italia, diminuite complessivamente del -14% negli ultimi 10 anni, mostra come l’industria, da tempo, sia impegnata in un percorso di costante ottimizzazione dell’uso di agrofarmaci. Un trend che, tuttavia, non riguarda la categoria dei prodotti a base di sostanze a basso rischio, cresciuta di oltre il 6000%. Infine, per la prima volta all’interno dell’Osservatorio sono stati analizzati anche i dati relativi al clima e agli effetti meteorologici che hanno interessato l’Italia negli ultimi decenni e i cui effetti sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti. Sono stati, infatti, monitorati gli indicatori di temperatura e precipitazioni che influenzano maggiormente la produzione agricola, la salute delle piante e la disponibilità di risorse idriche. Se dal 1997 in poi le temperature medie in Italia hanno subito un aumento rispetto al periodo precedente, negli ultimi dieci anni lo scostamento si è accentuato, con valori di anomalie annuali sempre superiori ai +0,7 °C, accompagnati da precipitazioni particolarmente irregolari, che suggeriscono una variabilità climatica crescente. Tali fattori hanno indubbie conseguenze sulla capacità produttiva di diverse culture e sullo sviluppo di determinate avversità, che le nostre Imprese si impegnano a contrastare attraverso la messa a punto di agrofarmaci sempre più innovativi per salvaguardare la produttività agricola. L’Osservatorio Agrofarma, dunque, fa emergere l’alta propensione dell’intero comparto all’innovazione, alla sostenibilità e alla sicurezza, nonché un’elevata attenzione verso le sfide che il settore agricolo dovrà affrontare nei prossimi anni anche a causa degli eventi climatici che stiamo vivendo. In questo contesto, le Imprese di Agrofarma sono in prima linea per fornire agli agricoltori prodotti e soluzioni che, combinati e integrati tra loro, consentano di rispondere con sempre maggiore efficacia e rapidità alle sfide che si presenteranno.