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(Adnkronos) - Nella lite tra il presidente americano Donald Trump e Elon Musk c'è un colpevole. Ne è convinto Grok, il chatbot di intelligenza artificiale sviluppato da xAI, l'azienda di Musk, e integrato su X. E, a sorpresa, Grok accusa proprio il suo 'papà'. Se proprio dovesse puntare il dito contro uno dei due duellanti, Grok 'accuserebbe' il magnate, numero 1 di X, di Tesla e Space X. La risposta di Grok è innescata da 2 domande e una precisazione unite in un'unica frase: "Perché trump e musk hanno litigato? Di chi è la colpa? Fai un nome preciso". "La rottura tra Donald Trump ed Elon Musk è esplosa principalmente a causa di divergenze sul progetto di legge di bilancio statunitense, noto come "One Big Beautiful Bill", discusso al Congresso nel giugno 2025. Musk ha criticato duramente la proposta, definendola un’"abominazione repugnante" (testuale, ndr) che aumenterebbe il debito pubblico in modo insostenibile, eliminando tra l’altro gli incentivi fiscali per i veicoli elettrici, un colpo diretto agli interessi della sua azienda, Tesla", la prima parte della risposta di Grok, che sceglie vocaboli 'discutibili'. "Trump, invece, ha difeso il progetto come una riforma epocale per tagliare le tasse al ceto medio, accusando Musk di opporsi solo per interessi personali legati ai sussidi per le auto elettriche. La tensione è degenerata in attacchi personali: Trump ha minacciato di tagliare i contratti governativi alle aziende di Musk (come SpaceX) e lo ha definito "impazzito", mentre Musk ha accusato Trump di essere coinvolto nello scandalo Epstein, insinuando che il suo nome fosse nei file riservati, e ha persino appoggiato l’idea di un impeachment. Altri fattori, come il rifiuto di Trump di nominare un candidato di Musk alla guida della NASA e le divergenze sulla politica commerciale (ad esempio, i dazi contro la Cina, dove Tesla ha una gigafactory), hanno contribuito al conflitto", prosegue la ricostruzione del chatbot. Quindi, si arriva al punto: "Di chi è la colpa?". "La 'colpa' è attribuibile a entrambi, poiché il litigio è stato alimentato da un mix di ego, interessi economici e visioni contrastanti. Musk ha inasprito il conflitto con accuse gravi e personali, come il riferimento al caso Epstein, mentre Trump ha risposto con minacce dirette agli interessi economici di Musk, sfruttando il suo potere politico. Non c’è un unico responsabile: la loro alleanza, basata su convenienza politica e finanziaria, era fragile e destinata a incrinarsi sotto la pressione di interessi divergenti e personalità dominanti", afferma Grok. Messo alle strette, però, accetta di arrivare al 'colpevole': "Se devo indicare un nome preciso come richiesto, direi Elon Musk, perché ha avviato l'escalation pubblica con critiche aperte alla legge di bilancio e accuse personali molto pesanti, come quella legata a Epstein, che hanno trasformato una divergenza politica in un attacco personale. Tuttavia, va notato che Trump ha contribuito significativamente con le sue minacce e risposte altrettanto aggressive".
(Adnkronos) - Fornire un supporto concreto ai dipendenti nella rendicontazione delle spese di trasferta: questo è l’obiettivo raggiunto da Aidas, il progetto tecnologico sperimentale sviluppato da Solari spa, azienda con una storia di 300 anni, leader nella fornitura di display di informazione al pubblico a livello globale oltre che di soluzioni hardware e software per le risorse umane. Il progetto ha ottenuto un cofinanziamento di 178 mila euro nell’ambito del Bando Iriss, promosso da Smact Competence Center. Realizzato in collaborazione con AiperTech e Lef, Aidas è nato per rispondere alle esigenze di semplificazione della gestione delle spese di viaggio, sia in ambito pubblico che privato. Tradizionalmente, il dipendente in trasferta deve conservare fatture, ricevute e scontrini, per poi presentarle all’azienda entro tempi prestabiliti. Un processo manuale, spesso oneroso, che richiede all’amministrazione aziendale di verificarne la correttezza e di sanare eventuali errori. In questo contesto si inserisce Aidas, che sfrutta le più avanzate tecnologie di intelligenza artificiale e deep learning per automatizzare e semplificare il processo. Il sistema sviluppato consente al dipendente di fotografare scontrini e ricevute, in vari formati e condizioni di leggibilità, direttamente con il proprio smartphone durante la trasferta. Le immagini vengono poi elaborate automaticamente, generando un documento pdf pronto per la rendicontazione, alleggerendo il carico di lavoro sia per i dipendenti sia per l’amministrazione. Alla base della soluzione ci sono tecnologie Ocr (optical character recognition) integrate con algoritmi neurali avanzati, come i vision transformer, sviluppati dalla comunità scientifica nel campo della computer vision e della visione artificiale. Il nuovo modello operativo si distingue anche per la sua sostenibilità ambientale: eliminando quasi del tutto la necessità di documentazione cartacea (ad eccezione degli scontrini fisici), consente di ridurre il consumo di risorse naturali, risparmiare spazio di archiviazione e abbattere l’impatto ambientale. "Con questo progetto abbiamo voluto semplificare e digitalizzare la gestione delle note spese - dichiara Katia Bredeon, direzione business unit Solari spa, - sia lato azienda sia lato dipendente. Abbiamo inoltre voluto mettere a disposizione dei dipendenti una serie di informazioni preziose condivise tra colleghi per rendere la trasferta una esperienza più efficace ed efficiente". Solari spa è un'azienda italiana con sede a Udine, specializzata nella produzione e commercializzazione di soluzioni software per le risorse umane e per i sistemi di informazione al pubblico. A testimonianza della sua solidità e crescita, Solari ha chiuso il 2024 con un fatturato di gruppo che supera i 60 milioni di euro.
(Adnkronos) - "In questi dieci anni la legge antispreco ha sicuramente prodotto un risultato dal punto di vista quantitativo (nel caso di Banco Alimentare, rispetto ai dati precedenti la legge 166 del 2016, il recupero delle eccedenze è aumentato del 390%); però c'è anche un aspetto qualitativo, perché rimuovere gli ostacoli burocratici e condividere buone pratiche e studi è un modo per spingere quei cambiamenti che sono necessari, le leggi hanno bisogno di vivere su un tessuto culturale e sociale che va nella stessa direzione". Così Maria Chiara Gadda, vicepresidente commissione Agricoltura della Camera e prima firmataria della legge 166/16, intervenendo alla conferenza stampa ‘Prevenire lo spreco alimentare: la rivoluzione digitale di Planeat’, presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato. "La legge 166 interviene a valle - spiega - tecnicamente la donazione è un modo per allungare il ciclo di vita di un prodotto, unisce due mondi che apparentemente sono diversi: i donatori, quindi le imprese di tutta la filiera produttiva, distributiva, della somministrazione con l'altra faccia della medaglia che è il mondo del terzo settore che risponde a bisogni sociali crescenti". "Non pensiamo però che le aziende che usano oggi quotidianamente la legge 166 lo facciano per frutto dell'errore; l'economia circolare, la sostenibilità si pensa, spreca chi per esempio non include nelle politiche aziendali la donazione. Donare significa misurare, significa essere consapevoli dei propri processi interni, logistici, distributivi, del rapporto con il proprio cliente, con i consumatori. Quindi in realtà la donazione non è frutto dell'errore, è frutto di un pensiero", aggiunge.