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(Adnkronos) - Dopo l'esplosione di ieri al distributore Gpl di via dei Gordiani l'agente ferito Francesco D'Onofrio racconta la sua terribile esperienza. "La sala operativa ci ha mandato come prima macchina perché era la più vicina e, arrivati sul posto, ci siamo resi conto di quello che effettivamente stava succedendo" racconta l'effettivo al commissariato di Porta Maggiore e capo pattuglia cella volante 'Porta Maggiore 1'. "Quando siamo arrivati c'era già un principio di incendio e già tutta la pompa di benzina era circondata dal fumo, quindi, in quel momento era una situazione particolare e non potevamo accertare se vi erano persone o meno". "La situazione si è complicata - prosegue D'Onofrio - perché il fuoco è diventato sempre più grande, tant'è che ho chiesto l'ausilio di ulteriori equipaggi per circoscrivere la zona e di evitare che altre auto e passanti potessero transitare in quel punto che sarebbe stato molto pericoloso. Noi abbiamo prima cinturato l'area, però, poi ci siamo resi conto che effettivamente c'erano tante altre persone che si trovavano nei pressi e non erano state ancora evacuate. Per fortuna è giunto sul posto un altro equipaggio che mi ha aiutato e abbiamo collaborato per portare via tutte quelle persone che erano rimaste là, molte delle quali volevano salvare il salvabile. però in quella circostanza, siccome si trattava di una possibile imminente strage gli abbiamo detto che l'unica cosa da salvare erano loro stessi". "Durante poi l'attività di evacuazione della persone, ci è stato comunicato che altre persone erano all'interno, due persone mancavano all'appello. E a quel punto quando abbiamo preso coscienza di questa cosa ci siamo guardati con il collega ispettore e abbiamo detto 'dobbiamo andare'. Ci siamo catapultati dentro - prosegue il racconto di D'Onofrio -, abbiamo individuato nonostante il fumo denso le persone che mancavano all'appello e le abbiamo accompagnate a una nostra macchina che si è allontanata velocemente. Naturalmente abbiamo fatto il possibile purtroppo alla fine di questo ci siamo trovati nell'esplosione, avvolti dalle fiamme, abbiamo avuto giusto il tempo di allontanarci e metterci in sicurezza". "Abbiamo capito che la situazione era diventata molto complicata ed estremamente pericolosa e quando vieni avvolto dalle fiamme - prosegue ancora l'agente - è una sensazione che non auguro a nessuno di provare, vedersi bruciare parti del corpo non è il massimo. Però in quel momento c'è la consapevolezza di portare per quanto possibile la pelle a casa, di salvarti anche tu. E con tanta determinazione e anche forse tanta fortuna ce l'abbiamo fatta". "La mia famiglia ha appreso quello che era accaduto dai social, conosce la zona dove lavoro quindi e credo l'abbiano percepito subito che potevo trovarmi in una situazione particolare. Sapevano che ero di turno di mattina, e per evitare ulteriori ansie ha chiamato io e rassicurarli che era tutto a posto e mi hanno raggiunto. Rifarlo? Sì. Siamo addestrati per questo e naturalmente lo rifarei", conclude l'agente. "Ieri stavo giù in zona est, quando è arrivata una segnalazione con urgenza di un principio di incendio adiacente a delle pompe di benzina e altri edifici e anche un presidio di soccorso medico del 118 e un centro estivo" racconta il vice ispettore Marco Neri, del primo nucleo Reparto Volanti di Roma e capo pattuglia dell'equipaggio Beta Como 11. "Essendo la pattuglia più vicina mi sono precipitato, sono arrivato nell'immediatezza e insieme ai colleghi di Roma Capitale e i colleghi di Porta Maggiore, abbiamo subito cinturato la zona impedendo l'accesso a nuovi utenti e soprattutto preoccupandoci di evacuare il vicino campo estivo, solitamente frequentato da bambini nel periodo estivo con le scuole chiuse". "Abbiamo messo tutti subito in sicurezza, prima bimbi e personale del centro estivo, poi abbiamo provveduto ad evacuare il personale del 118, e poi anche una struttura di deposito di ferrami. Poi è arrivata un'autobotte dei pompieri - continua Neri - che ha iniziato già dal parcheggio della rimessa del ferrame lo spegnimento delle fiamme che si stavano propagando anche in direzione di via Prenestina, noi ci trovavamo dal lato di via Casilina. Fortunatamente dall'altro lato è arrivata un'altra nostra pattuglia che ha provveduto a chiudere anche il lato Prenestina quindi siamo riusciti a chiudere perfettamente la zona. I pompieri hanno iniziato l'opera di spegnimento. Sollecitavamo ovviamente l'arrivo di altro personale dei vigili del fuoco perché la pompa di benzina era già avvolta dalle fiamme si sentivano le colonnine che cominciavano a fare le prime piccole esplosioni quindi l'esplosione sarebbe stata imminente. Ci siamo resi conto che al'interno c'erano altre persone e siamo riusciti a portarle fuori di peso e poi siamo stati investiti dall'esplosione". "Io ho visto in lontananza la colonna di fumo, mentre arrivavo, ero all'altezza del policlinico Casilino. Quindi già dalla colonna di fumo e dalle spiegazioni de colleghi sul posto sono riuscito a capire la gravità dell'accaduto. Siamo riusciti ad arrivare e a operare nel miglior modo possibile. Abbiamo capito la serietà dell'intervento, - prosegue Neri - non il solito incendio di sterpaglie o rifiuti, c'era un reale pericolo di scoppio, anche perché non era solo il benzinaio, ma un deposito Gpl. Come già accaduto anni fa, con un epilogo totalmente diverso, la strage di Viareggio, hanno subito capito l'importanza e l'urgenza di operare nel miglior modo e nella maggiore velocità possibile. Abbiamo capito che non c'era tempo da perdere". "Essere colpiti dall'esplosione è stata una sensazione inspiegabile. Io non ho provato dolore subito, però mi sono reso conto che la mia pelle bruciava, ho visto la pelle bruciare, il cinturone bruciare, la radio di servizio con cui stavo parlando bruciare e la comunicazione si è interrotta. Avevo il mio collega vicino, il vigile del fuoco che purtroppo è stato sbalzato e lì l'adrenalina, la forze di volontà ci ha fatto uscire a tutti tre insieme nonostante le ferite del collega è riuscito a portare fuori il vigile del fuoco insieme a me, e siamo usciti tutti. E una volta usciti - continua Neri - abbiamo urlato per il dolore, eravamo sotto shock dato che anche l'ispettore era rimasto coinvolto nell'esplosione perché lui aveva soccorso i primi due evacuati ed è stato colpito dall'onda d'urto e non dal fuoco, è stato sbalzato di una quindicina di metri insieme al suo autista. e mi ha detto 'pensavo che non c'eravate più'. Rifarlo? Sì come tutti i miei colleghi, ne abbiamo l'assoluta certezza. Ci siamo sentiti per telefono, tentiamo di scherzare anche perché è un giorno che va festeggiato. nessun morto, tanto spavento una catastrofe evitata".
(Adnkronos) - Collegialità, formazione e dialogo istituzionale questi i temi al centro dell’Assemblea 2025 degli iscritti dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Milano. “Come ogni anno - ha detto Carlotta Penati , presidente dell'Ordine degli ingegneri della Provincia di Milano - questo appuntamento rappresenta un momento significativo della nostra vita ordinistica: è l’occasione per ritrovarci, fare il punto su quanto è stato fatto e confrontarci apertamente sul presente e sul futuro della nostra comunità professionale. E’ un tempo di ascolto, trasparenza e condivisione, che ci permette da un lato di restituire conto delle attività portate avanti, e dall’altro di rafforzare il legame tra l’Ordine e ciascuno di voi, protagonisti attivi e fondamentali della vita professionale. E’ stato un anno intenso e sfidante, segnato da dinamiche complesse e da trasformazioni profonde, ma anche ricco di nuove opportunità che ci hanno spinto a rinnovare il nostro impegno e ad assumere una responsabilità ancora più forte”. “Il contesto politico, economico e sociale in cui operiamo come ingegneri - ha spiegato - è in continua evoluzione, e le sue ricadute sul nostro lavoro sono sempre più evidenti. In questo scenario in trasformazione, il Consiglio dell’ordine ha lavorato con determinazione e coerenza, mantenendo saldi i nostri obiettivi: tutelare e promuovere la professione; sostenere la crescita delle competenze; favorire il dialogo e il confronto costruttivo con le istituzioni, le imprese, le università e la società civile. Abbiamo cercato di interpretare il nostro mandato con uno sguardo orientato al futuro, mettendo al centro i bisogni concreti degli iscritti, le sfide emergenti della tecnica e dell’innovazione, ma anche le responsabilità etiche e sociali che la nostra professione porta con sé”. “Ogni progetto - ha ricordato - ogni scelta, ogni iniziativa è stata guidata da una convinzione chiara: l’ingegneria è una leva fondamentale per lo sviluppo del territorio, e il nostro Ordine deve continuare a rappresentare un punto di riferimento solido, autorevole, capace di accompagnare e sostenere i professionisti nelle trasformazioni in atto. Abbiamo inoltre lavorato per rafforzare il posizionamento dell’Ordine nei contesti istituzionali, a livello locale, regionale e nazionale, affinché la voce degli ingegneri sia ascoltata e considerata nei processi decisionali che incidono direttamente sulla nostra attività quotidiana. Sappiamo bene che la vera forza dell’Ordine risiede nelle persone che ne fanno parte: nei colleghi che ogni giorno portano avanti il proprio lavoro nei cantieri, nei laboratori, negli studi tecnici, nelle aziende, nella ricerca, nella pubblica amministrazione”. Tra i temi al centro dell’Assemblea, la forte spinta alla collegialità e all’integrazione tra gli organismi dell’Ordine e della sua Fondazione Foim, che oggi condividono presidente e consiglieri, assicurando una governance più coerente ed efficiente. Un modello organizzativo che ha già dato prova di efficacia, soprattutto nella gestione delle attività formative: nel 2024 sono stati oltre 200 gli eventi erogati, per quasi 48.000 crediti formativi professionali, con una forte attenzione alla qualità, all’accessibilità e all’aggiornamento continuo. Numerose le collaborazioni istituzionali consolidate o avviate nell’ultimo anno: con il Comune di Milano, su cui l’Ordine è intervenuto con fermezza e spirito propositivo per il ripristino di un dialogo efficace sui temi dell’edilizia; con Regione Lombardia, tramite la Cabina di regia delle professioni; e a livello interprofessionale, attraverso il lavoro della Consulta delle Professioni Tecniche della Camera di commercio di Milano Lodi Monza e Brianza, le cui riunioni sono ospitate nella sede dell'Ordine di Milano e che questo autunno organizzerà nell’ambito della Milano Green Week l’evento ‘Back to nature’, dedicato alla sostenibilità, alla biofilia e alla biodiversità. Un altro passaggio strategico ha riguardato il nuovo ruolo dell’Ordine all’interno di Uni, l’Ente di normazione italiano: l’Ordine di Milano è diventato socio di rappresentanza per poter partecipare più attivamente ai processi di normazione e in quegli ambiti tecnici che influiscono direttamente sull’esercizio della professione ingegneristica. Grande attenzione è stata posta anche all’ambito europeo, con la partecipazione dell’Ordine di Milano al progetto ‘Four Motors for Europe Engineers’ la storica cooperazione tra quattro regioni europee tra le più industrializzate e innovative: Lombardia (Italia), Catalogna (Spagna), Baden-Württemberg (Germania) e Auvergne-Rhône-Alpes (Francia). L’Ordine di Milano ha ospitato il meeting annuale tra i rappresentanti delle quattro regioni, che ha chiuso l’anno di presidenza di Regione Lombardia; una giornata intensa di lavori, ricca di contenuti e di partecipazione. All’interno di questa cornice di cooperazione, è stato inoltre promosso un ciclo di quattro webinar gratuiti, ciascuno organizzato da una delle regioni partecipanti e dedicato al tema dell’Intelligenza Artificiale applicata ai contesti professionali e produttivi. Tra i momenti simbolici dell’anno passato, gli Stati generali delle Ingegnerie Digitali – che torneranno nel 2025 con una nuova edizione – e la partecipazione attiva alla Milano Digital Week. Significativa anche la sinergia con gli Ordini degli ingegneri di Trento e Venezia, con i quali è stata organizzata la Giornata dell’Innovazione e le collaborazioni con enti come la Fondazione Luigi Einaudi, The Adam Smith Society ed Edison, con le quali l’Ordine di Milano ha partecipato all’evento Energy Summit. Tra le novità annunciate per il 2025, la costituzione di squadre sportive ufficiali dell’Ordine, in varie discipline - calcio, padel e sci - per partecipare ai tornei nazionali organizzati dal Cni; la costituzione di una nuova Commissione interamente dedicata all’Intelligenza Artificiale, che avrà il compito di monitorare l’evoluzione normativa, tecnica ed etica del settore e proporre percorsi formativi, workshop, seminari e momenti divulgativi, favorendo momenti di confronto tra professionisti di diverse discipline; e il lancio di una convenzione per l’accesso gratuito alla formazione finanziata per i liberi professionisti, attraverso voucher regionali. Ha partecipato all’Assemblea una collega ‘speciale’: Giorgia Fumo, ingegnera e stand-up comedienne, volto noto di Comedy Central e Italia’s Got Talent, la quale ha offerto uno sguardo brillante sul ruolo dell’ingegnere nella società contemporanea. Una testimonianza che ha saputo unire rigore e leggerezza, a conferma di una visione dell’Ordine sempre più moderna, inclusiva e in ascolto. Gli ospiti istituzionali, Francesca Oggionni, presidente dell'Ordine degli agronomi di Milano, e Antonino La Lumia, presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano, hanno portato all'attenzione dell'assemblea l'importanza di fare squadra tra professioni, integrando le competenze per affrontare le sfide della contemporaneità.
(Adnkronos) - Al via la raccolta del mirtillo, gemma della stagione estiva che in Val di Non trova condizioni ideali di sviluppo. Come sanno bene gli agricoltori del Consorzio Melinda, impegnati a esaminare con attenzione le piante collocate nelle strutture coperte: quando l’intera superficie raggiunge il colore blu intenso, la bacca inizia a staccarsi naturalmente del ramo dando il via alla raccolta. Un frutto speciale anche per le sue qualità nutrizionali con caratteristiche davvero decisive. “Tra queste ci sono l’alto contenuto di vitamine C e K, ad esempio, ma anche l’elevata presenza di fibre, oltre che di fosforo, potassio e calcio", spiega Silvia Vender, biologa nutrizionista. Inoltre, aggiunge, “non bisogna dimenticare quelle sostanze davvero preziose che sono i polifenoli. È proprio in questa categoria che rientrano le antocianine, ovvero i composti responsabili del tipico colore di questi frutti. Ad esse sono associate importanti proprietà antinfiammatorie che contribuiscono, in particolare, al benessere cardiovascolare”.