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(Adnkronos) - Prosegue il viaggio di 'Dopo Zaia scrivi Zaia', la campagna digitale di Luca Zaia che unisce comunicazione innovativa e orgoglio veneto. Dopo Venezia, il Leoncino - mascotte creata con l’intelligenza artificiale - approda a Belluno, tra le Dolomiti, patrimonio mondiale dell’Unesco. “Belluno – sottolinea Zaia – è la terra dove la natura incontra la grande storia dello sport. Dopo la mitica edizione del 1956, le Olimpiadi tornano a Cortina, regalando alle nostre montagne una nuova, straordinaria occasione di rilancio. Abbiamo realizzato infrastrutture fondamentali, ridato vita ai monumenti olimpici del passato e restituito alla pista da bob di Cortina e alla Conca Ampezzana un ruolo da protagoniste. Qui tanti giovani potranno tornare a fare sport e a sognare in grande”. Un racconto, quello del secondo episodio, che celebra le radici e la rinascita delle Dolomiti, simbolo del Veneto nel mondo. Ogni due giorni, una nuova tappa accompagnerà il presidente alla scoperta delle sette province. La campagna è online sui canali social ufficiali di Luca Zaia.
(Adnkronos) - In merito alle dichiarazioni secondo cui la Manovra fiscale introdurrebbe presunti 'favori ai più ricchi', Federmanager invita a riportare il dibattito su basi oggettive. Ridurre le imposte su chi lavora e contribuisce in modo significativo non significa penalizzare altri, ma riconoscere il ruolo di chi sostiene la crescita, la spesa pubblica e il welfare del Paese. "La questione - dichiara Valter Quercioli, presidente di Federmanager - non va letta in termini di contrapposizione sociale tra chi ha di più e chi ha di meno ma come la necessità di riequilibrare un sistema che oggi grava in modo eccessivamente squilibrato su chi contribuisce di più. Il principio di progressività resta e deve restare fondamentale: il punto è renderlo equo e sostenibile, così da rafforzare la solidarietà e non indebolirla". La misura più discussa - la riduzione dal 35% al 33% dell’aliquota Irpef per i redditi tra 28mila e 50mila euro fino a 200mila euro complessivi – è un intervento mirato che si inserisce in una logica di riequilibrio. In Italia, infatti, l’aliquota massima del 43% scatta già a partire dai 50mila euro lordi, molto prima rispetto ad altri Paesi europei. Oggi solo il 27,41% dei cittadini, circa 11,6 milioni di contribuenti, versa quasi l’80% di tutta l’Irpef, mentre il 43,15% non dichiara alcun reddito (fonte: Osservatorio Itinerari previdenziali - Cida). La fascia sopra i 55mila euro - che comprende professionisti qualificati, quadri e dirigenti - rappresenta appena il 5,8% dei dichiaranti, ma contribuisce per oltre il 42% del gettito Irpef. "Sono dati - continua Quercioli - che parlano da soli . Non parliamo di una categoria privilegiata, ma di lavoratrici e lavoratori altamente qualificati che, insieme agli altri contribuenti onesti, garantiscono la tenuta del sistema Paese. Sostenere il ceto produttivo non significa accentuare le disuguaglianze, ma preservare le condizioni che consentono allo Stato di redistribuire risorse, investire in sanità, scuola e previdenza". Federmanager sottolinea che le disuguaglianze restano una delle ferite più gravi e profonde del Paese, e che vanno affrontate con coraggio, responsabilità e politiche di lungo periodo. Dietro ogni statistica ci sono persone e famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, e il disagio di chi vive con redditi bassi merita rispetto, ascolto e risposte concrete. "Non possiamo illuderci - osserva Quercioli - di combattere le disuguaglianze solo con la leva fiscale. La vera risposta è rilanciare il lavoro di qualità e l’industria, che è il comparto con i salari medi più elevati e la maggiore capacità di creare valore, innovazione e benessere diffuso. Ogni politica che ambisce a ridurre le distanze sociali deve partire dal lavoro stabile, dalla formazione continua e dal riconoscimento del merito in tutti i ruoli, perché solo una società che valorizza tutte le sue competenze può essere davvero giusta. Solo una politica industriale che rimetta al centro la produttività e le competenze potrà dare risposte durature al tema salariale". Federmanager ribadisce che una politica fiscale equa deve essere alleata del lavoro, non ostacolarlo, e che la lotta all’evasione e all’economia sommersa è una priorità imprescindibile per la giustizia sociale. "Il Paese - sottolinea - ha bisogno di fiducia, responsabilità e coesione. La sfida non è tra chi ha di più e chi ha di meno, ma tra chi vuole costruire un’Italia più equa e giusta e chi preferisce avvantaggiarsi delle pieghe del sistema Paese. Serve una fiscalità che premi chi produce valore, crea occupazione e contribuisce al bene comune, perché solo insieme potremo garantire dignità e futuro al lavoro di tutti".
(Adnkronos) - "Due milioni di tonnellate raccolte e riciclate ogni anno confermano il valore ambientale e industriale della nostra attività. Ogni tonnellata di legno riciclato significa minori emissioni, risparmio di risorse e sostegno a una filiera che unisce imprese, istituzioni e cittadini nella sfida della sostenibilità. Visione, fiducia, fare sistema: sono parole chiave per un’economia sostenibile che rispetti l’uomo e l’ambiente”. Così Nicola Semeraro, presidente di Rilegno, consorzio nazionale che si occupa della raccolta, del recupero e del riciclo degli imballaggi di legno, in occasione della partecipazione a Ecomondo 2025.