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(Adnkronos) - Spagna sempre più al fianco della Palestina. Pedro Sanchez dopo il riconoscimento dello Stato palestinese e l'appoggio manifestato in modo netto all'azione della Global Sumud Flotilla, annuncia oggi, lunedì 8 settembre, una serie di "misure per mettere fine al genocidio a Gaza". In una dichiarazione dalla Moncloa, il premier spagnolo ha detto che il suo governo "ha deciso di compiere un nuovo passo avanti e di attuare immediatamente nove misure supplementari per porre fine al genocidio a Gaza, perseguire i responsabili e sostenere la popolazione palestinese”. Tra queste, un embargo sulla vendita di armi a Israele e il divieto di accogliere nei porti del Paese navi cariche di carburante destinato alle Idf. "Proteggere il proprio Paese e la propria società è una cosa, ma bombardare ospedali e uccidere bambini e bambine innocenti affamandoli è completamente un'altra cosa", ha detto Sanchez nel discorso con cui ha annunciato le misure che il suo governo adotterà sapendo "che non saranno sufficienti per fermare l'invasione o crimini di guerra, ma speriamo serviranno ad aumentare la pressione su Netanyahu e il suo governo, alleviare la sofferenza dei palestinesi e mostrare agli spagnoli che il loro Paese era dalla parte giusta della storia di fronte ad uno degli episodi più infami del 21esimo secolo". "Quello che il premier israeliano ha presentato nell'ottobre del 2023 come un'operazione militare in risposta ad orrendi attacchi terroristici è finita con essere una nuova ondata di occupazioni illegali e attacchi ingiustificati contro la popolazione civile palestinese, un attacco che il rapporteur speciale dell'Onu e la maggioranza degli esperti descrivono come un genocidio", ha detto ancora il primo ministro spagnolo che ha poi ricordato il numero dei morti, dei feriti, degli sfollati e degli affamati. "Questo non è difendersi, non è nemmeno attaccare, è sterminare persone indifese, è infrangere ogni regola del diritto umanitario", ha aggiunto Sanchez che poi si è rivolto alla comunità internazionale "paralizzata tra l'indifferenza verso un conflitto senza fine e la complicità con il governo di Netanyahu". Dopo l'annuncio del premier spagnolo Israele ha risposto vietando l'ingresso nel Paese alla vice premier e ministra del Lavoro Yolanda Diaz e alla ministra per i Giovani, Sira Rego, entrambe del partito di sinistra Sumar. E il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha accusato il primo ministro spagnolo di condurre una campagna ''antisemita'' con l'intento di distogliere l'attenzione della sua opinione pubblica sugli scandali di corruzione interna.
(Adnkronos) - Il film documentario Ferdinando Scianna - Il fotografo dell’ombra di Roberto Andò si aggiudica lo Special Award Premio Film Impresa promosso da Unindustria, premio collaterale dell’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. La cerimonia di consegna si terrà giovedì 4 settembre, alle 17, presso la Sala Tropicana 2 dell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia. Il riconoscimento è stato attribuito per “il patrimonio di immagini e la ricchezza del dialogo con i quali un autore del cinema contemporaneo, Roberto Andò, racconta vita, idee e talento di uno dei più importanti autori viventi di fotografia, Ferdinando Scianna. Dopo aver rivelato con la fotografia il cuore profondo della Sicilia, aver lavorato insieme a Cartier Bresson nella più famosa agenzia del mondo (la Magnum) e come fotoreporter per 'L'europeo', Scianna ha profondamente innovato la foto della moda e reso memorabile il racconto di un brand e della sua bellezza, dotando una specifica impresa di un'aura creativa unica e inconfondibile: dimostrazione che un occhio capace di scovare nel mondo immagini esemplari e rivelatrici, sa raccontare anche il mondo immaginario che nutre la passione degli imprenditori”. Prodotto da Bibi Film con Rai Cultura, il documentario (presentato fuori concorso alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia) accompagna lo spettatore lungo la carriera del fotografo siciliano: dalle prime immagini delle feste popolari in Sicilia, alle campagne di moda che hanno cambiato l’immaginario collettivo, fino alle collaborazioni con figure centrali della cultura come Leonardo Sciascia e Cartier-Bresson. "Con questo premio vogliamo sottolineare come il lavoro di Scianna dimostri che lo sguardo di un artista possa diventare anche racconto d’impresa, trasformando la creatività in memoria collettiva”, ha dichiarato Giampaolo Letta, presidente di Premio Film Impresa. “Il film di Andò riesce a restituire la forza narrativa della fotografia di Scianna e il suo ruolo unico nella cultura visiva contemporanea”, ha aggiunto Mario Sesti, direttore artistico. Alla cerimonia parteciperanno Roberto Andò, Ferdinando Scianna, Giampaolo Letta, Mario Sesti e Simona Anelli, General Manager di Premio Film Impresa. Conclusa la cerimonia di premiazione, lo sguardo di Pfi è già rivolto al futuro. Nel mese di luglio, infatti, è stato lanciato il bando di concorso per tutti coloro che vorranno partecipare alla quarta edizione che, come sempre, sarà dedicata ai film d’impresa (corti e cortissimi, di finzione e documentari, narrativi e sperimentali) che raccontano la vita delle aziende di oggi e di chi le vive dall’interno: la passione creativa dell’impresa, il rapporto con il territorio in cui si insediano, la responsabilità sociale, i valori e la storia della civiltà d’impresa, la sfida ambientale e i progetti di innovazione, il vissuto del lavoro, il valore delle persone che ne sono protagoniste. Le opere selezionate nelle tre diverse aree del Premio (Narrativa, Documentaria e Innovative Image & Sound) saranno premiate ancora una volta da una giuria d’onore. Anche nell’edizione 2026, infine, saranno assegnati premi speciali a personalità del mondo del cinema.
(Adnkronos) - Fire accoglie "favorevolmente il decreto di revisione del meccanismo dei Certificati bianchi da poco firmato dal Mase ed attualmente all’esame della Corte dei Conti. Le nuove regole introducono una maggiore flessibilità e semplificazioni sia per i proponenti che per la presentazione dei progetti, oltre a definire gli obblighi fino al 2030 in linea con le previsioni del Pniec". "Questo induce ad essere ottimisti circa la continuità della crescita del meccanismo in atto da qualche anno - osserva Fire - La conferma dei vari meccanismi di flessibilità, con riduzione progressiva dei titoli virtuali negli anni, consentirebbe comunque di affrontare eventuali periodi di carenza di Tee senza eccessivi traumi. La previsione di introdurre uno schema d'aste, che sarebbe stato utile per promuovere interventi non sufficientemente supportati dei certificati bianchi, è declassata a possibilità, ma comunque rimane e dunque lascia aperto uno spiraglio". In sintesi, "per quanto riteniamo che sarebbe possibile introdurre misure più spinte per ottenere di più da questo schema, riteniamo che sia stato fatto un passo avanti positivo e che ci sia spazio per ulteriori rafforzamenti nei prossimi anni, nell'interesse delle imprese, degli enti e del Paese. Come Fire continueremo a collaborare con le istituzioni di riferimento in quest'ottica".