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(Adnkronos) - L'importanza del benessere e dell'esercizio fisico, insieme a una terapia adeguata, è al centro della campagna #PronteAPrevenire, promossa per le donne con tumore al seno localizzato, in occasione dell'Ottobre rosa, da Novartis in collaborazione con le associazioni dei pazienti Andos nazionale, Europa Donna Italia, Fondazione IncontraDonna e Salute Donna Odv, per fornire strumenti e informazioni utili alla gestione consapevole del rischio di recidiva. Le testimonianze condivise dalla community online 'E' tempo di vita' - informa la farmaceutica in una nota - hanno infatti mostrato un bisogno diffuso di benessere a 360 gradi, ispirando una nuova fase del progetto. La community, che conta tra sito web, canali Facebook e Instagram circa 100mila donne interessate al tema del tumore al seno, ha dimostrato particolare interesse su temi di: famiglia, cura di sé e sport. Quest'ultimo per oltre il 70% delle rispondenti è stato un alleato nel ridare forza ed energia. Tra le attività preferite emergono la camminata veloce (43%), lo yoga o la meditazione (36%) e la danza o ginnastica aerobica (21%). Nasce così, sotto la campagna #PronteAPrevenire, una nuova sezione all'interno di etempodivita.it dedicata al benessere e allo sport, con approfondimenti, video e interviste ad esperti. La nuova sezione - spiega Novartis - si affianca alle aree già consolidate del portale, dedicate a fornire informazioni dettagliate sul tumore al seno, consigli e strumenti concreti che mettono al centro l'importanza per le pazienti di trasformare la consapevolezza in capacità di gestire proattivamente il percorso di cura, per essere pronte a discutere in modo efficace con il medico il proprio stato di salute. Ad oggi il carcinoma della mammella rimane il tumore più diagnosticato nelle donne in Italia, con circa 53.686 nuove diagnosi stimate nel 2024. Sebbene la sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi sia dell'88%, la sfida principale che rimane ancora è la gestione del rischio di recidiva nel tempo, poiché, pur avendo una buona prognosi iniziale, i tumori mammari ormonosensibili possono ripresentarsi anche a distanza di molti anni, con un rischio che aumenta significativamente con lo stadio della malattia. In questo contesto, prevenire un possibile ritorno del tumore è cruciale e nuove opzioni terapeutiche in aggiunta alla terapia ormonale rappresentano uno strumento importante per il controllo a lungo termine della patologia, la cui efficacia è strettamente legata all'aderenza al percorso di cura. In questo contesto l'attività fisica non è più considerata solo una buona abitudine, ma un ulteriore pilastro e strumento della prevenzione terziaria, a supporto della terapia, con un impatto misurabile e scientificamente provato. Uno stile di vita attivo dopo la diagnosi - riporta la nota - può abbassare il rischio di mortalità nel tumore al seno del 50-53% rispetto a uno stile di vita sedentario; l'esercizio fisico è l'intervento non farmacologico più efficace per gestire la fatigue (stanchezza cronica). Inoltre, uno studio di fase 3 ha dimostrato che un programma di esercizio supervisionato da esperti può ridurre i dolori articolari del 29%, uno degli effetti collaterali più debilitanti delle terapie di oggi. "E' fondamentale portare un messaggio di consapevolezza raggiungendo le donne in un contesto di forza e positività - sottolinea Nicla La Verde, direttrice della Struttura complessa di Oncologia dell'ospedale Sacco di Milano - In Italia nel 2024 si sono stimate circa 54mila nuove diagnosi di tumore al seno. E' cruciale promuovere l'informazione e la consapevolezza sulle strategie di prevenzione di un possibile rischio di recidiva, basate su solide evidenze scientifiche, e mostrare anche i benefici che un corretto stile di vita e l'attività fisica possono portare alla mente e al corpo". Aggiunge Flori Degrassi, presidente dell'associazione Andos nazionale: "Concentrarsi sul benessere fisico e, di conseguenza, promuovere l'attività fisica è fondamentale per ridare simmetria alla persona, per curare la sua cicatrice interiore e per recuperarla nella sua interezza. Offrire alle donne consapevolezza e strumenti per prendersi cura del proprio corpo e della propria mente è essenziale per contrastare l'isolamento sociale e migliorare quella qualità di vita che, come dimostrano le nostre ricerche, è compromessa nel percorso post-diagnosi". Per Anna Maria Mancuso, presidente di Salute Donna Odv, "essere a fianco delle pazienti significa accompagnarle in ogni fase del percorso, anche dopo la fine delle cure, fornendo strumenti concreti per migliorare la qualità della vita e gestire attivamente la propria salute. E' un passo fondamentale per passare dall'informazione alla cura di sé". "Il nostro impegno a fianco delle donne con tumore al seno - conclude Paola Coco, Medical Affairs Head di Novartis Italy - si arricchisce di un nuovo, importante capitolo con l'evoluzione della campagna #PronteAPrevenire. Ascoltando le voci della community, abbiamo avuto conferma dell'importanza di un approccio che vada oltre la terapia, integrando il benessere e l'attività fisica come pilastri fondamentali della prevenzione terziaria. Questa iniziativa riflette la nostra visione di una medicina che accompagna la persona a 360 gradi, fornendo non solo trattamenti innovativi, ma anche strumenti concreti basati sull'evidenza scientifica per migliorare la qualità della vita e gestire attivamente il percorso post-diagnosi".
(Adnkronos) - Airbus, Leonardo e Thales hanno siglato un Memorandum of Understanding ('MoU') con l’obiettivo di unificare le rispettive attività spaziali in una nuova società. Con la firma del MoU Airbus, Leonardo e Thales mirano a unire le forze per consolidare l’autonomia strategica dell’Europa nello spazio, settore cruciale che sostiene infrastrutture e servizi critici nei campi delle telecomunicazioni, della navigazione globale, dell’osservazione della Terra, della ricerca scientifica, dell’esplorazione e della sicurezza nazionale. La nuova società intende inoltre porsi come partner di fiducia per lo sviluppo e l’attuazione dei programmi spaziali strategici a livello nazionale. Il nuovo settore sarà in grado di unificare e rafforzare gli investimenti nei futuri prodotti e servizi spaziali, facendo leva sugli asset complementari e sulle elevate capacità delle tre aziende, favorendo i processi innovativi. Dall’unione è previsto si generino sinergie per un ammontare totale di diverse centinaia di milioni di euro all’anno sul risultato operativo a partire dal quinto anno successivo dalla sigla dell’accordo. Si prevede che i costi associati alla generazione di tali sinergie siano in linea con i parametri di riferimento del settore. Si stima che il progetto sarà in grado di accrescere i ricavi, sfruttando un portafoglio ampliato di prodotti e servizi end-to-end, creando così un'offerta maggiormente competitiva con un incremento della portata commerciale globale. Le competenze congiunte creeranno le condizioni per lo sviluppo di nuovi programmi ancora più innovativi con l’obiettivo di ampliare il posizionamento di mercato del nuovo player. Al termine dell'operazione, la nuova società sarà strutturata con i seguenti contributi: Airbus contribuirà con i suoi business Space Systems e Space Digital, provenienti da Airbus Defence and Space. Leonardo contribuirà con la sua Divisione Spazio, includendo anche le quote in Telespazio e Thales Alenia Space. Thales contribuirà principalmente con le sue quote in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales Seso. La nuova società impiegherà circa 25.000 persone in tutta Europa e costituirà un player competitivo a livello mondiale potendo contare su un fatturato annuo di circa €6,5 miliardi e su un portafoglio ordini che ammonta a più di tre anni di ricavi previsti. L’azionariato della nuova società sarà condiviso tra Airbus, Leonardo e Thales che possederanno rispettivamente il 35%, 32,5% e 32,5% e opererà sotto controllo congiunto, con una governance bilanciata tra gli azionisti. La nuova società mira a: promuovere innovazione e progresso tecnologico valorizzando le capacità congiunte di ricerca e sviluppo, per essere all'avanguardia nelle missioni spaziali in tutti i domini, inclusi i servizi, e migliorare l'efficienza operativa grazie alle economie di scala e a processi produttivi ottimizzati. Aumentare la competitività nei confronti dei principali attori globali, raggiungendo una massa critica e garantendo che l'Europa conservi il suo ruolo di uno degli attori principali nel mercato spaziale internazionale. Guidare programmi innovativi in grado di rispondere all’evoluzione delle esigenze dei clienti e alla crescente domanda di sovranità europea, nazionale e dei programmi militari, fornendo soluzioni integrate per infrastrutture e servizi in tutti i principali domini spaziali, favorendo la cooperazione tra le nazioni e potenziando la capacità d’investimento. Rafforzare l'ecosistema spaziale europeo assicurando maggiore stabilità e prevedibilità al panorama industriale, amplificando le opportunità a beneficio dei fornitori europei. Creare nuove opportunità di crescita professionale per i dipendenti grazie a competenze tecniche più ampie e alla presenza multinazionale della nuova società. Airbus, Leonardo e Thales informeranno e consulteranno i rappresentanti delle unioni sindacali, sulla base delle leggi dei Paesi coinvolti e degli accordi collettivi applicabili a ciascuna azienda. Il completamento dell’operazione è soggetto alle consuete condizioni, tra cui l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni normative. Operatività della nuova società prevista nel 2027.
(Adnkronos) - "Il 92% degli intervistati, su un campione di 2000 persone, dice che la salute delle persone e quella del pianeta sono assolutamente interconnesse tra di loro. E tra gli obiettivi dell'Agenda 2030 mette al primo posto la salute e il benessere. Questo che cosa significa? Che la sostenibilità è entrata nella sfera del benessere quotidiano, cioè nel modo in cui mangiamo, ci muoviamo, lavoriamo, respiriamo". Così Paola Aragno, vicepresidente Eikon Sc intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma, illustrando i dati di una ricerca di Eikon Sc per la Social Sustainability Week. "La sostenibilità non significa ridurre solamente le emissioni ma significa vivere meglio. L'economia circolare diventa strategica se ha una funzione anche sociale, per cui rigenera non solo le risorse ma la salute, le competenze, i valori", osserva. "Se andiamo a guardare anche ai giovani, cioè a quelli che saranno i nostri protagonisti della sostenibilità, della transizione, il 65% si sente coinvolto negli obiettivi dell'Agenda 2030 e il 70% dice che si sentirebbe più motivato a lavorare in un'azienda che tiene conto ed è molto attenta alla sostenibilità. Per cui i giovani vogliono delle aziende coerenti, a 360 gradi, capaci di unire impatto ambientale, ma anche benessere", conclude.