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(Adnkronos) - Jannik Sinner continua a guadagnare, in campo e fuori, ma quanto paga di tasse? Il trionfo alle Finals di Torino, dove ha battuto Carlos Alcaraz in finale, è valso oltre 5 milioni di euro, 5.07 per la precisione, il premio più alto mai messo in palio nella storia Atp. Ma non ci sono soltanto i guadagni di campo, arrivati a 17 milioni tra tornei e cachet di esibizioni come il ricchissimo Six Kings Slam, a far crescere il patrimonio finanziario di Sinner, che sta utilizzando i proventi delle sue imprese tennistiche per investire anche nel settore immobiliare. Il tennista azzurro ha la sua residenza fiscale nel Principato di Monaco, ma cosa avviene a livello fiscale per le somme vinte da Sinner con gli Atp Finals di Torino? "In Italia, i premi sportivi sono soggetti a una ritenuta alla fonte a titolo d’imposta del 20%", aveva spiegato in passato ad Adnkronos/Labitalia Matteo De Lise, commercialista e presidente di Aiecc 'Associazione Italiana Esperti della Composizione della Crisi'. Oltre ai premi dei tornei, Sinner ha stipulato contratti con vari sponsor di prestigio, tra cui Nike, Lavazza, Fastweb e Gucci. Secondo Forbes, nel 2024 ha guadagnato circa 20 milioni di euro dalle sponsorizzazioni. Ma come verrebbero tassate se il campione avesse la residenza in Italia? "I guadagni derivanti da sponsorizzazioni sono considerati redditi da lavoro autonomo e sono soggetti all’Irpef secondo gli scaglioni previsti. Per i redditi oltre i 50.000 euro, l’aliquota massima è del 43%", aveva sottolineato De Lise. Secondo l'esperto, "se Sinner ha già pagato imposte su premi vinti all’estero, potrebbe beneficiare di crediti d’imposta in Italia per evitare la doppia imposizione, in base alle convenzioni internazionali". "La gestione fiscale di un atleta professionista come Sinner - aveva spiegato De Lise - è complessa e richiede una pianificazione accurata per ottimizzare il carico fiscale e rispettare le normative vigenti. In sintesi, oltre ai guadagni derivanti dai tornei, Sinner ha ottenuto entrate significative dalle sponsorizzazioni, che sono soggette a tassazione in Italia secondo le aliquote Irpef applicabili".
(Adnkronos) - Uno strumento per superare la frammentazione degli obblighi dichiarativi in capo ai datori di lavoro e una semplificazione significativa dei flussi informativi. Sono alcuni degli effetti del potenziamento della piattaforma Siisl, previsto dal decreto legge n.159/2025, secondo il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, ascoltato in audizione al Senato sul decreto lo scorso 12 novembre. Nel documento, depositato oggi in Parlamento e contenente le osservazioni della categoria, si sottolinea grande soddisfazione per il provvedimento, che rappresenta un passo importante verso una nuova stagione della cultura della sicurezza, più moderna, digitale e integrata. Forte apprezzamento, dunque, viene espresso per l’ammodernamento del mercato del lavoro attraverso la pubblicazione delle offerte sul Siisl, da parte dei datori di lavoro che richiedono benefici contributivi e delle agenzie per il lavoro, e l’utilizzo della piattaforma come canale d’invio delle comunicazioni obbligatorie. “Un passo fondamentale verso la costruzione di un sistema basato sull’evidenza, nel quale le decisioni pubbliche e private possono poggiare su basi documentali solide e non contestabili”, si legge nel documento. Secondo la categoria, la produzione di dati affidabili e interoperabili costituisce un presidio di legalità, trasparenza e correttezza amministrativa, con effetti benefici sulle politiche del lavoro. Positivi, inoltre, l’ampliamento della tutela assicurativa agli studenti impegnati in percorsi di formazione scuola-lavoro (con l’estensione della copertura assicurativa anche agli incidenti in itinere) e la previsione di risorse ingenti e programmate su un orizzonte pluriennale, che consente di superare l’approccio frammentato del passato. Bene anche l’inserimento di misure per contrastare le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro, che ampliano il concetto di salute anche alla sfera psicosociale. Ma affinché la riforma possa dispiegare a pieno i suoi effetti è necessaria, secondo i consulenti, un’attuazione tempestiva dei decreti attuativi e degli accordi Stato-Regioni; il coinvolgimento effettivo delle parti sociali e degli Ordini professionali, in particolare nei processi formativi e nella definizione delle misure di prevenzione; e un coordinamento unitario tra Ispettorato del Lavoro, Inail, Regioni e Carabinieri, con interoperabilità dei sistemi informatici e condivisione delle banche dati
(Adnkronos) - L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale e la Sogesid Spa, la Società di ingegneria dello Stato, hanno firmato un Accordo Quadro che rafforza la collaborazione istituzionale su temi strategici come la difesa del suolo, la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. "L’intesa - spiega una nota congiunta - mira a promuovere iniziative comuni per una governance efficiente e sostenibile del territorio, con particolare attenzione al Mezzogiorno come area chiave per lo sviluppo di modelli innovativi di gestione idrica e ambientale nel Mediterraneo". A firmare l’intesa sono stati Vera Corbelli, segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale, ed Errico Stravato, amministratore delegato di Sogesid Spa. Tra gli obiettivi principali: la definizione di proposte operative congiunte di interesse governativo e la valorizzazione di approcci metodologici condivisi, anche in ambito di cooperazione internazionale, per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici. L’accordo prevede inoltre la possibilità di affidare alla Sogesid specifici servizi tecnico-specialistici in materia di mitigazione del rischio idrogeologico, infrastrutture idriche e governance distrettuale, garantendo il pieno rispetto dei criteri di efficienza e sostenibilità. “Con questo Accordo - ha dichiarato Corbelli - rafforziamo un modello di cooperazione tra istituzioni che mette al centro la conoscenza, la pianificazione integrata e la responsabilità condivisa nella gestione del territorio. L’obiettivo è costruire risposte efficaci e tempestive alle criticità ambientali e idrogeologiche e nel contempo mettere in atto una governance integrata e sostenibile del Mezzogiorno e del Paese”. Da parte sua, Stravato ha sottolineato che "la collaborazione con l’Autorità di Bacino rappresenta un importante riconoscimento del ruolo tecnico e operativo della Sogesid Spa, che da trent’anni affianca le amministrazioni pubbliche nella progettazione e realizzazione di interventi per la tutela del territorio, la gestione delle risorse idriche e la bonifica ambientale. È un impegno che prosegue nel segno della sostenibilità e dell’efficienza amministrativa”. L’Accordo prevede anche l’attivazione di gruppi di lavoro congiunti composti da esperti dell’Autorità e della Società, incaricati di individuare priorità di intervento, condividere dati e strumenti di analisi, e promuovere azioni pilota su scala distrettuale. Le attività potranno estendersi a iniziative di cooperazione internazionale, in particolare nell’area del Mediterraneo, per la diffusione di modelli e buone pratiche di gestione integrata delle acque e di resilienza territoriale.