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(Adnkronos) - "Tre parole per definire il protocollo fra Guardia di Finanza e Federorafi: confronto, condivisione, scelta. La tutela del Made in Italy e dei distretti produttivi passa attraverso la legalità che è fattore abilitante di ogni strategia di sviluppo. Il confronto consente di operare analisi approfondite, la condivisione di individuare le priorità da tutelare, la scelta è quella di sostenere sempre la cultura della legalità anche con iniziative rivolte ai giovani, i quali cercano nel lavoro la loro realizzazione. Un impegno civico e culturale prima ancora che giuridico e organizzativo". A dirlo generale D. Bruno Bartoloni, comandante del Comando tutela economia e finanza, di Vicenzaoro, il salone internazionale b2b di Italian Exhibition Group.
(Adnkronos) - “Viviamo due tempi, quello dell’intelligenza artificiale e quello dell’Africa ed è importante che queste due cose siano state messe insieme in questa inaugurazione dell'anno accademico, per identificare uno scenario futuro profondamente innovativo”. Così il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini intervenendo all’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’università Cattolica di Milano. “Intelligenza artificiale e algoritmi -ha aggiunto la ministra- hanno senso solo se fondati sulla centralità della persona. Con il patto educativo sulle nuove tecnologie che sono già qui, noi possiamo decidere di non subirle, ma di accompagnarle o governarle”. Parlando poi del Piano Mattei, la ministra ha sottolineato che “per noi non è una forma di cooperazione arricchita o abbellita, ma un vero e proprio partenariato. Università, ricerca e alta formazione significa condividere capitale umano e talenti e anche infrastrutture di ricerca. Come ministero abbiamo già iniziato a fare missioni in Africa, in Algeria, Tunisia e Marocco con la Conferenza dei rettori e le imprese che sono moltiplicatori di questa iniziativa. Abbiamo fatto missioni in Egitto, la prossima sarà in Etiopia e poi in un altro Paese”.
(Adnkronos) - Dall’energia solare alla produzione di idrogeno pulito. È questa la strada tortuosa su cui si è incamminato un gruppo di ricerca internazionale coordinato dalla Flinders University, in Australia, ottenendo risultati eccezionali. Gli esperti avrebbero infatti messo a punto un nuovo metodo che dall’energia immagazzinata nelle celle fotovoltaiche porta dritto alla scissione fotocatalitica dell’acqua, con una netta riduzione delle emissioni inquinanti. I risultati dello studio sono stati pubblicati su “The Journal of Physical Chemistry C”.