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(Adnkronos) - “L'importanza di raggiungere il traguardo del centenario la fa comprendere il numero stesso. Si tratta di 100 anni incredibili, di una storia unica al mondo, che vede questa azienda partire da Borgo Panigale a Bologna, con i primi esperimenti nel mondo delle radio anche grazie all'influenza di Guglielmo Marconi sui fratelli Ducati, per poi iniziare dal 1946, con il Cucciolo, la carriera motociclistica di Ducati”. Lo spiega Patrizia Cianetti, direttrice marketing e comunicazione di Ducati Motor Holding, alla giornata di apertura alla stampa dell’edizione 2025 dell’esposizione internazionale delle due ruote, che si aprirà al pubblico dal 6 al 9 novembre a Rho Fiera Milano. “E’ un grande piacere e onore poter essere qui ad Eicma 2025 con il marchio dei 100 anni, che racchiude il racconto di quest'azienda. Infatti, il numero 100 è scritto con lo stesso font con cui diamo il nome alle nostre moto e, soprattutto, è attraversato dalla curva, che è quella dello scudetto Ducati, un elemento così importante per tutti i motociclisti e per la stessa Ducati - spiega - Inoltre, ci sono gli anni 1926-2026 e il tricolore italiano, che sottolinea con quanto orgoglio e con quanta fierezza portiamo la bellezza, la meraviglia e il meglio del Made in Italy nel mondo motociclistico in giro per il mondo”. “A Century Made of Seconds è il claim che abbiamo scelto perché rappresenta il dna sportivo dell'azienda e anche la cura, l'attenzione e il piacere che mettiamo in ogni momento, in ogni piccolo dettaglio e secondo, che ci rendono in qualche modo speciali. Questi 100 anni di storia sono fatti di secondi memorabili”, sottolinea. “Ad Eicma 2025 prende luogo la première mondiale del nuovo Monster, la V generazione della Naked di Borgo Panigale, un'icona che ha definito tutto il segmento. Per la prima volta è possibile ammirarla, salirci sopra e vederne le diverse varianti. Eicma è anche l'opportunità per vedere la Panigale R, la versione R fatta sulla VII generazione di Panigale, e la Multistrada Rally, anche lei presentata da poco, che fanno parte di una gamma oggi veramente ampia e sofisticata che Ducati propone per il 2026 a tutti gli appassionati”, conclude.
(Adnkronos) - 92 miliardi di euro di ricchezza generata e 24 mila nuovi posti di lavoro in 10 anni. A dimostrare quanto la birra in Italia si sia evoluta da semplice bevanda estiva dissetante a vero e proprio pilastro per l’economia del Paese arriva l’ultimo studio realizzato da Osservatorio Birra, in collaborazione con Althesys strategic consultants. Il lavoro, che ha analizzato il valore condiviso generato dal settore birrario negli ultimi dieci anni, è stato presentato a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti che, per prima, ha avviato il percorso di analisi e misurazione economica della filiera. Dallo studio emerge che, nonostante le crisi globali dell’ultimo decennio, il settore brassicolo pur confermandosi ciclico nel breve periodo si è dimostrato stabile e generatore di valore nel lungo termine. Dal 2015 al 2024 la filiera della birra ha infatti conosciuto uno sviluppo continuo, che ha portato il valore condiviso generato da 7,8 miliardi di euro a 10,4 miliardi annui, con un incremento del 33%. Questa crescita si riflette anche in altri indicatori: la produzione è aumentata del 20,5%, i consumi del 13,6%, mentre l’export ha registrato un balzo del 31%. Numeri che confermano la birra come uno dei settori più dinamici dell’agroalimentare italiano. Della ricchezza generata dal settore brassicolo non beneficiano solo i produttori, anzi. L’analisi mostra infatti quanto la birra sia un importante moltiplicatore di occupazione. Dal 2015 al 2024 ha generato oltre 24 mila nuovi posti di lavoro, portando il totale degli occupati del comparto da circa 88 mila a circa 112 mila (+27,5%). Ad oggi, ogni addetto alla produzione di birra genera 31 posti di lavoro lungo la filiera. Non sorprende quindi che la birra rappresenti lo 0,42% dell’occupazione nazionale. Anche sul fronte delle retribuzioni si registra un balzo: i salari lordi corrisposti lungo la filiera sono passati da meno di 2 miliardi nel 2015 a 3,2 miliardi nel 2024, raggiungendo l’1,8% del totale dell’industria manifatturiera. L’evoluzione del gusto e la crescente consapevolezza e curiosità degli italiani verso questa bevanda hanno trasformato la birra da prodotto unico e indifferenziato a universo di possibilità. Oggi si è passati “dalla birra alle birre”: un mondo variegato che spazia dalle classiche lager agli stili più caratteristici come Ale, IPA, Bock e Weiss, fino alle interpretazioni più local che esaltano gli ingredienti del nostro territorio - erbe aromatiche, spezie, riso, agrumi. La birra si è così affermata come un vero caleidoscopio di sapori, capace di incontrare le abitudini alimentari degli italiani e di inserirsi con naturalezza nella convivialità in abbinamento al cibo. A questa crescita culturale corrisponde anche la nascita di nuove professionalità qualificate: dai mastri birrai ai beer specialist, dai tecnologi alimentari ai sommelier della birra, testimoni di un comparto sempre più articolato, qualificato e connesso con la tradizione gastronomica italiana. “La birra oggi in Italia non è solo una bevanda, ma un simbolo di socialità e di convivialità. Grazie alla sua accessibilità, alla sua informalità e alla sua straordinaria versatilità negli abbinamenti, è ormai entrata a far parte delle abitudini di consumo degli italiani a tavola, accanto ai piatti della nostra tradizione. È questo il segno più evidente di una trasformazione profonda, che ha reso la birra una protagonista della quotidianità del nostro Paese”, afferma Alfredo Pratolongo, presidente di Fondazione Birra Moretti. “In questi dieci anni - continua - Fondazione Birra Moretti ha diffuso conoscenza sulla birra, sul suo consumo corretto, a pasto e responsabile. E ha dato importanza alla birra mettendo in luce la ricchezza generata dal comparto per il Paese”. Nel percorso di crescita della cultura birraria Fondazione Birra Moretti ha avuto un ruolo centrale. Nata nel 2015 con l’obiettivo di valorizzare la birra a tavola, la Fondazione ha accompagnato l’evoluzione del settore diffondendo conoscenza attraverso studi e ricerche e promuovendo, al tempo stesso, un consumo consapevole e responsabile. Ne è un esempio il progetto Responsibility in Education, rivolto agli studenti maggiorenni delle quinte classi degli istituti alberghieri: un’iniziativa che dalla sua nascita ha già coinvolto 39 scuole e oltre 6.600 studenti, con l’obiettivo di formare i futuri professionisti dell’ospitalità e della ristorazione come ambasciatori di una cultura del bere responsabile, in armonia con la tradizione gastronomica italiana. Per il futuro, Fondazione Birra Moretti si pone l’obiettivo di intercettare e interpretare sempre più le nuove tendenze del mercato, offrendo un punto fermo ai consumatori desiderosi di approfondire le proprie conoscenze su caratteristiche, qualità, servizio e degustazione delle birre, ma anche disorientati da un mercato in continua evoluzione. Non solo: attraverso ulteriori studi e ricerche, Fondazione Birra Moretti continuerà a intercettare tendenze, a dare visibilità all’impatto della birra sulla vita sociale ed economica del Paese, e ad accompagnare l’evoluzione della cultura di prodotto perché diventi sempre più una leva di crescita per tutto il comparto, capace di generare ricchezza e occupazione qualificata. “Nei prossimi anni - conclude Alfredo Pratolongo - l’abbinamento chiave della birra sarà l’informalità. L’informalità è il nuovo valore della convivialità italiana, un cambiamento che riflette la voglia crescente di libertà e autenticità espressiva nei momenti di socialità, dove la compagnia e il piacere di stare insieme superano la ricerca di una perfezione formale negli abbinamenti”.
(Adnkronos) - E' stata una giornata di confronti a tutto campo, quella di oggi a Ecomondo. Fra questi un evento - “European and Mediterranean nature-based, digital and cyber-physical initiatives projects to innovate water management” - ha esaminato i problemi di risorse idriche sotto crescente pressione a causa del cambiamento climatico, dell'urbanizzazione e delle richieste di industria e agricoltura. Per affrontare queste sfide, Europa e Mediterraneo stanno guidando iniziative digitali e cyber-fisiche, utilizzando tecnologie d'avanguardia come IoT, AI e digital twin per aumentare efficienza e resilienza nella gestione dell’acqua, integrate da soluzioni nature-based. Un altro evento - 'Rafforzare i processi di governance ambientale locale: sfide e opportunità per una transizione ecologica giusta”, a cura del Comune di Rimini - si è focalizzato sul progetto europeo LIFE HELP, che mira a rafforzare la capacità delle amministrazioni pubbliche di integrare gli obiettivi ambientali nella pianificazione e nella governance urbana. Il Comune di Rimini, in qualità di capofila, sta elaborando il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), utilizzando gli strumenti forniti dal progetto LIFE HELP per indirizzare uno sviluppo urbano strategico. L’evento ha incluso un laboratorio collaborativo e ad alta intensità, denominato “Urban Sustainability Speed Lab”, organizzato da Fondazione Piano Strategico, che si è articolato in tre tavoli tematici (governance ambientale, rigenerazione urbana, comunicazione e partecipazione) con l’obiettivo di esplorare idee, strumenti e azioni per città integrate, resilienti e corresponsabili. Focus anche sugli effetti del cambiamento climatico sempre più intensi a livello globale, con un fortissimo impatto economico e finanziario. Secondo l'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA), gli eventi estremi hanno causato in UE perdite per 738 miliardi di euro dal 1980 al 2023, con oltre il 22% concentrato nel biennio 2021-2023. A Ecomondo l’evento “Gestire il rischio climatico: strumenti assicurativi e obblighi per le imprese” si è posto l’obiettivo di fare il punto sui rischi connessi alla crisi climatica, sulle polizze dedicate alle catastrofi naturali (CatNat) e sull’evoluzione normativa a livello sia italiano ed europeo. Ad esempio, la Legge di Bilancio 2024 ha introdotto, con efficacia da aprile 2025, nuovi obblighi assicurativi specifici per le aziende italiane, a conferma del ruolo strategico del settore assicurativo per rispondere a fenomeni atmosferici frequenti ed estremi. All’interno dell’evento “Abitare il futuro. Nuovi modelli per studentati, senior housing, RSA e ospitalità”, a cura di SGR Efficienza Energetica, si è inoltre discusso di come e di quanto sarebbe necessario immaginare e ripensare nuove modalità di vivere, studiare e viaggiare. Grande attenzione è stata posta su strutture cruciali come studentati, residenze per anziani, RSA e strutture di accoglienza, ambienti che possono e devono essere ripensati come nuovi spazi sociali all’interno dei quali si intrecciano sostenibilità, innovazione tecnologica e relazioni umane. L’iniziativa ha offerto spunti per disegnare spazi che siano in grado di accogliere i bisogni delle nuove generazioni e di chi invecchia, con attenzione alle innovazioni tecnologiche, al comfort e alla socialità. Tra i partecipanti, Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini e Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna. Di come aumentare la quantità di materiali recuperati, promuovendo un incremento nella raccolta dei rifiuti, sia da parte dei consumatori sia degli ambienti professionali si è parlato oggi nell'evento “Buone pratiche di economia circolare dei RAEE, dei Rifiuti di Batterie e dei Rifiuti di Imballaggi: dagli sviluppi normativi fino alla presentazione di casi industriali”, a cura del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo&ERION. Un'occasione per esaminare le pratiche esemplari per migliorare la gestione dei rifiuti, discutere di soluzioni innovative lungo la catena di valore dei prodotti tecnologici e fare il punto sulle potenzialità offerte dai nuovi modelli di economia circolare e dalle normative europee, come il regolamento degli imballaggi, quello delle batterie, il CRM Act e la prossima revisione della direttiva RAEE. Agli approfondimenti dedicati al settore degli elettrodomestici, alla gestione dei rifiuti di pannelli fotovoltaici e alle filiere dei RAEE, dei rifiuti di batterie e dei rifiuti di Imballaggi, ha fatto seguito la presentazione di casi studio concreti e soluzioni pratiche per migliorarne la raccolta, il riutilizzo e il riciclo. La giornata inaugurale di Ecomondo ha poi coinciso con la prima sessione della quattordicesima edizione degli Stati Generali della Green Economy, organizzati dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy. L’evento si è aperto con il benvenuto di Maurizio Ermeti, presidente di IEG, e i saluti di Irene Priolo, Assessora all'Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, Regione Emilia-Romagna. A seguire Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha presentato la Relazione sullo stato della green economy 2025, anticipato dal videomessaggio del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. Hanno partecipato Paolo Gentiloni, Co-Presidente, Task Force Onu crisi del debito e Lucrezia Reichlin, Professor of Economics, London Business School. Domani 5 novembre è in programma una sessione plenaria internazionale, per la prima volta interamente in lingua inglese per ampliare ulteriormente la portata dell'appuntamento.