ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Sara Curtis lascia l'Italia. La giovane nuotatrice, astro nascente del nuoto azzurro, dopo aver battuto il record di Federica Pellegrini nei 100 stile libero, agli Assoluti Unipol di Riccione, con un fantastico 53"01, ha annunciato di aver accettato l'offerta della Virginia University per trasferirsi negli Stati Uniti. In America Curtis potrà quindi continuare la sua carriera sportiva in vasca e parallelamente gli studi. "Sono veramente felice di annunciare il mio impegno verbale per continuare il mio percorso di nuoto e accademico presso la Virginia University!", ha scritto Sara in un post su Instagram, "vorrei ringraziare la mia famiglia, gli amici e gli allenatori per avermi sostenuto in questa decisione. Sono incredibilmente grata per questa fantastica opportunità e non vedo l'ora di iniziare questa avventura ad agosto!". Sara Curtis è nata il 19 agosto 2006 a Savigliano, in provincia di Cuneo, da padre piemontese e madre nigeriana. A soli 18 anni però ha già raggiunto diversi traguardi, affermandosi come uno degli astri nascenti più luminosi del nuoto italiano senza rinunciare allo studio, tanto che ancora oggi è iscritta al Istituto Tecnico Economico e Turistico di Savigliano. Fin da giovanissima si è specializzata nei 50 stile libero enella staffetta 4x100 stile libero. Nel corso della sua ancora giovane carriera però ha esplorato tutti gli stili di nuoto, affermandosi da velocista in qualunque classe a eccezione della rana. La sua ascesa inizia nell'estate del 2023, quando conquista tre ori e due argenti, tra gare individuali e staffette, agli Europei juniores di Belgrado. Nel 2024 è riuscita a conquistare la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi nei 50 stile libero, migliorando, sempre a livello juniores, in un colpo solo record italiano ed europeo. A Vilnius gli Europei juniores sono ancora una volta terra di conquista. Curtis termina la rassegna con ben sette medaglie, di cui sei ori e un argento, e arriva ai Giochi 2024 come la più giovane in vasca. Compete nei 50 e nella staffetta, senza riuscire a strappare una medaglia, ma con la consapevolezza che il suo viaggio è appena iniziato. E ora continuerà in America.
(Adnkronos) - Nonostante la complessità dello scenario geopolitico internazionale con l’ulteriore elemento di incertezza legato ai recenti dazi, le aziende familiari italiane confermano la crescita e un ruolo di rilevanza a livello globale. Secondo il Global 500 Family business index 2025, l’indice biennale realizzato da EY in collaborazione con Saint Gallen University, che classifica le 500 migliori aziende familiari sulla base dei ricavi, l’Italia è al quarto posto su scala globale e al terzo in Europa per numero di aziende presenti nella top 500. Rispetto all’Indice elaborato da EY nel 2023, i ricavi combinati delle aziende familiari italiane sono cresciuti del 12%, raggiungendo 179 miliardi di dollari nel 2025. “L’analisi del Global 500 Family business index 2025 evidenzia la crescita e la rilevanza delle aziende familiari italiane nel panorama economico globale, posizionando l’Italia al quarto posto dopo Stati Uniti, Germania e Francia. Nonostante le sfide degli ultimi anni e i recenti dazi che hanno introdotto un ulteriore elemento di incertezza, le aziende italiane continuano a dimostrare una forte capacità di adattamento al contesto esterno e crescita, anche grazie ad una gestione attenta ed orientata agli investimenti in tecnologia, ricerca e innovazione. La resilienza e la flessibilità, già dimostrate durante la pandemia, sono ora più che mai qualità cruciali su cui far leva, oltre alla prontezza decisionale. Inoltre, in settori chiave come il consumer products e l’advanced manufacturing, tipici del panorama delle aziende familiari italiane, la focalizzazione sulla qualità del prodotto rappresenta un fattore differenziale che può aiutare ad affrontare l’attuale contesto economico”, ha commentato Massimo Meloni, EY Italy private leader and Italy audit & assurance market leader. Tra i dati principali che emergono dal 500 Global family business, la crescita del numero di aziende del nostro Paese: delle 500 aziende top a livello globale, 22 sono italiane, pari al 4,4% del totale, con 4 nuove entrate nell’indice del 2025, a fronte dell’uscita di due realtà incluse nella precedente analisi. Una crescita che si evidenzia ancora di più dal punto di vista dei ricavi combinati, aumentati da 160 miliardi a 179 miliardi di dollari, pari a circa il 12% in più rispetto all’indagine precedente realizzata nel 2023. Per contro, i ricavi medi delle aziende italiane, 8,1 miliardi di dollari, risultano inferiori sia rispetto alla media europea (16,1 miliardi di dollari) che a quella globale (17,6 miliardi). Un dato fondamentale che contraddistingue le imprese familiari italiane riguarda la loro longevità, infatti, il 36% delle società comprese nel Global 500 Family business index 2025 ha più di un secolo di storia. Circa la distribuzione territoriale, la Lombardia si segnala con 8 società family business nella top 500, mentre a livello di ricavi maggiori, le imprese lombarde e piemontesi contribuiscono per il 58% del totale nazionale. Limitata, invece, la presenza delle aziende familiari del Centro-Sud: solo il 27% delle imprese incluse appartiene a queste regioni, con una contribuzione sui ricavi combinati italiani del 23%, a testimonianza di un tessuto economico-imprenditoriale che in quelle aree del Paese presenta ancora significativi margini di crescita. In quanto al settore di pertinenza, le società familiari nazionali operano in 11 diversi macrosettori, principalmente nel consumer products, circa 23% delle società, seguito dall’advanced manufacturing e dal retail products, ciascuno con il 14%.
(Adnkronos) - Una ventina di studenti questa mattina hanno visitato gli impianti di Acea della Fontana di Trevi, a Roma. "Questa visita fa parte del progetto Acea Scuola, che coinvolge a livello nazionale 11mila ragazzi a cui viene fatta una formazione sul ciclo dell’acqua - spiega Claudio Cosentino, presidente di Acea Ato 2 - Poi viene data la possibilità di visitare gli impianti del gruppo come depuratori, sorgenti, acquedotti. In questo caso una delle meraviglie della città, la Fontana di Trevi, di cui Acea si occupa della gestione dell’impianto idrico". "Fondamentale scoprire l’importanza dell’acqua e diffonderne la cultura, perché questo elemento essenziale ha dietro un grande lavoro e impegno industriale per portare l’acqua dalla natura fino alle nostre case e poi restituirla in maniera sicura, in quantità e in qualità. È necessario comprendere lo sforzo che c’è dietro e tutto il lavoro che deve essere fatto per rendere questo sostenibile nel tempo e anche pensando alle generazioni che verranno", aggiunge.