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(Adnkronos) - Non è più alto 4.810 metri ma 4.807,3 metri. E’ il Monte Bianco, che risulta essersi abbassato. A lanciare l’allarme sono i ricercatori della Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur. Grazie a una missione condotta in collaborazione con il Laboratoire Edytem dell'Université de Savoie Mont-Blanc. "Il rilievo topografico non era mirato solamente a ottenere la quota della sommità," spiega Fabrizio Troilo, coordinatore dell’area ricerca della Fondazione, "ma proprio a ricostruire tutto l'intorno della cima con l'obiettivo futuro di misurarne l'evoluzione e i cambiamenti". Droni, telerilevamento e georadar sono gli strumenti utilizzati per fare un focus sullo stato di salute della montagna più alta d’Europa. In questo modo è stato definito il cosiddetto “stato zero” del punto più alto d’Europa. Esiste una serie storica di misure della cima del Monte Bianco, da quelle più antiche a quelle più recenti che sono fatte ogni due anni dai geometri dell'Alta Savoia. “Una serie che mostra variazioni piuttosto irregolari nel tempo, i dati recenti suggeriscono l'inizio di un trend di graduale e costante diminuzione”, afferma Troilo aggiungendo: “Il fatto che a queste quote estremamente elevate dove non si pensava che il cambiamento climatico potesse avere un impatto ci fa veramente pensare all’entità del cambiamento climatico che stiamo vivendo e questo ci dovrebbe far riflettere”.
(Adnkronos) - Presentato oggi, a Salerno, il progetto 'Co-programmare con i giovani', un'iniziativa di rilevanza nazionale finanziata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’annualità 2024 (ai sensi dell’art. 72 del D.lgs. n.117/2017), che vede l’ente del terzo settore Moby Dick Aps vestire il ruolo di capofila di un partenariato composto da 13 enti del terzo settore su tutto il territorio nazionale. “Per il governo Meloni - ha affermato il vice ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci, intervenuta in apertura del meeting - l'ascolto dei giovani è un metodo di lavoro, è una priorità . Partiamo dai loro bisogni reali, dalle loro voci per costruire insieme un presente e un futuro, all'altezza dei loro sogni e progetti come Co-programmare con i Giovani come quello portato avanti dall’ente del terzo settore Moby Dick Aps, vanno esattamente in questa direzione: aprire spazi di dialogo nei territori attraverso laboratori e workshop in cui i ragazzi sono protagonisti e partecipano attivamente alle scelte che li guardano. Come ministero del Lavoro e delle politiche sociali siamo felici di aver sostenuto questa iniziativa attraverso il fondo per i progetti di rilevanza nazionale, è così che alimentiamo l'alleanza tra pubblico e terzo settore che costruiamo una società più forte, unita e più credibile agli occhi delle nuove generazioni”. Il progetto è pensato per coinvolgere operatori e giovani di tutte le regioni italiane in un percorso di partecipazione attiva e co-programmazione delle politiche giovanili. L’obiettivo cardine è ascoltare i bisogni reali delle nuove generazioni, stimolare un dialogo costruttivo con le istituzioni e favorire la nascita di idee, la condivisione di spazi e la realizzazione di iniziative volte a costruire comunità più inclusive, sostenibili e partecipative. “Parte oggi da Salerno - ha dichiarato Francesco Piemonte, presidente di Moby Dick Aps - con Co-Programmare con i giovani, progetto che vede Moby Dick capofila insieme a dodici partner di tutta Italia che si occupano di politiche giovanili. Sfida ambiziosa quella di mettere in rete per la prima volta 13 organizzazioni sul territorio nazionale per raggiungere un unico obiettivo: spiegare la programmazione e la co-progettazione non solo agli enti di terzo settore e alla pubblica amministrazione, che ancora si devono aggiornare probabilmente su questa tematica, ma anche ai giovani. Quindi la nostra sfida è quella di tirare dentro, in questa ottica di programmazione e co-progettazione, i giovani e fare delle proposte reali dal territorio nazionale e presentarle al governo entro la fine del 2026”. L'Ente del Terzo Settore Moby Dick Aps guida il progetto in qualità di capofila nazionale, con l'obiettivo dichiarato di coinvolge operatori e giovani di tutte le regioni italiane in un percorso di partecipazione attiva e co-programmazione delle politiche giovanili. Al centro, l’esigenza di ascoltare i bisogni reali dei giovani, stimolare il dialogo con le istituzioni e favorire la nascita di idee e iniziative per comunità più inclusive, sostenibili e partecipative. I partner del progetto. Con Moby Dick Aps capofila compongono il partenariato di 'Co-programmare con i giovani' le seguenti associazioni: Tdm 2000 (Sardegna), Associazione Valentia Aps (Calabria), Fattoria pugliese diffusa Aps (Puglia), Piazza Viva Aps (Trentino Alto Adige), Campus Salute Aps (Campania), Festival della Filosofia in Magna Grecia (Campania), Senza confini Aps (Liguria), Amici del Villaggio Aps (Veneto), Mo.d.a.v.i. Aps-RA (Lazio), Sciara Progetti Aps / Ets (Emilia Romagna), Opes Aps (Toscana).
(Adnkronos) - “La mostra ‘Oltreplastica’ racconta sia il passato glorioso della relazione tra il disegno e la produzione industriale e la plastica sia le possibilità future aperte dalle bioplastiche, nel contesto della transizione ambientale, al servizio della produzione di largo consumo”. È quanto affermato da Antonio Funiciello, responsabile Identity Management di Eni, all’inaugurazione della mostra Oltreplastica, curata da Frida Doveil e realizzata da ADI Design Museum con il supporto di Eni, main partner del museo, con la presenza in mostra di Versalis con Novamont e Finproject. “Come Eni siamo al secondo anno di nostra collaborazione con Adi Design Museum. L’anno scorso siamo stati presenti con una mostra dedicata al nostro brand, alla sua evoluzione e a come è cambiato e si è attualizzato. Quest'anno siamo qui con la mostra 'Oltreplastica' - conclude - che ha lo scopo di raccontare non soltanto il grande viaggio del rapporto tra la plastica, il design e il disegno industriale, ma anche le soluzioni che Eni, soprattutto attraverso la sua società Versalis, propone con la bioplastica, al servizio ancora una volta del disegno industriale”.