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(Adnkronos) - “La straordinaria attualità di Piersanti Mattarella mi mette i brividi. Aveva un grande pensiero politico, rigoroso e attento nel contrasto al crimine organizzato. Leggendo i suoi discorsi mi sembra di leggere gli stessi problemi che abbiamo ancora oggi, nonostante siano passati 45 anni. Aveva capito che il contrasto al crimine organizzato non si fa andando ai convegni e dicendo solo 'no' alla mafia. Lui, come politico coerente, fece un paio di interventi che hanno dato un grosso colpo all'organizzazione mafiosa”. Lo ha detto il Procuratore generale di Palermo Lia Sava intervenendo alla presentazione del catalogo sulla mostra ‘Il sogno spezzato, l’orizzonte politico e familiare di Piersanti Mattarella’ (Il Palindromo’). Presenti anche la scrittrice Stefania Auci, l’arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi, la Presidente della Fondazione Sicilia Maria Concetta di Natale, che ha organizzato la mostra, e i due curatori, la giornalista Elvira Terranova e il docente universitario Sergio Intorre. “La sua grande attenzione ai giovani significava non assistenzialismo, ma produttività, un investimento per rendere produttiva la regione e dare opportunità ai giovani. Lui voleva che la Sicilia si sprovincializzasse- aggiunge Sava - La straordinaria attualità del suo pensiero a me personalmente mette i brividi”. Originaria di Bari, Lia Sava ha poi ricordato di avere Aldo Moro, che era stato il docente con cui il padre fece la tesi di laurea. “Il legame tra Piersanti Mattarella e Aldo Moro nasce da Azione cattolica e da quello che è il cattolico in politica. Non esiste un impegno politico legato dalla religione, ma chi fa politica ed è cristiano metterà in campo gli insegnamenti del vangelo. Evidentemente gli uomini del dialogo, che seguono il vangelo in chiave laica, fanno la differenza e a volte, come ci insegna la storia, questo può portare all'estremo sacrifici”. L’arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi ha sottolineato: “Io non sono siciliano, non conoscevo approfonditamente la figura di Piersanti Mattarella, un po' di più conoscevo Aldo Moro. Sono rimasto folgorato da questa mostra. Un primo merito è il fatto di mostrare la persona che sta oltre il personaggio. Oggi viviamo in un tempo in cui avviene esattamente il contrario. Non era così per Piersanti Mattarella e la sua formazione cattolica lo aiutava in questo: per un cristiano la scelta degli ultimi non è opzionale. I profeti sono sempre stato uccisi. La Bibbia ci dice che i profeti devono sempre morire. Forse questa morte diventa ancora più potente per noi delle parole e delle azioni. Il pensiero di Piersanti non finisce, proprio perché è stato profetico. Nella foto con Moro, i due si parlano ma non si guardano. Non sono prigionieri di quel narcisismo di cui spesso i personaggi sono affetti. Può sembrare una foto strana, erano amici, sognavano insieme, si riconoscevano, eppure guardano altrove. In questa mostra spesso si vede questo sguardo altrove, che va alla ricerca dell'umanità. E questo è un atteggiamento esistenziale, tipico del cristiano. La sua umanità suscitava ammirazione e simpatia”. “Portare la mostra nel catalogo non è stato facile, ma fondamentale è stata la squadra che ha lavorato e l'editore che ha lavorato con grande impegno e professionalità. Il formato ricorda quello degli album di famiglia- dice Sergio Intorre, curatore della mostra con Elvira Terranova, con la collaborazione di Bernardo Mattarella- Siamo partiti, sia in mostra, sia nel catalogo, dalla fine per poi ripercorrere le vicende umane e polite di Piersanti Mattarella, dalla sua gioventù e formazione fino all'ultimo periodo come presidente della regione. Volevamo rendere non soltanto la figura del pensatore politico, ma anche la dimensione umana, il suo modo di rapportarsi alla famiglia, agli amici, perché ci piaceva l'idea di restituire la figura nella sua piena complessità. Un uomo ricco e ispirato dai più alti valori politici e morali e culturali”. “La Fondazione Sicilia è onorata e orgogliosa di avere ospitato questa mostra, per fare conoscere questo eroe della storia siciliana, che molti studenti non conoscono. L'obiettivo era raccontare la storia di questo uomo, lanciare un messaggio alla città- dice la Presidente della Fondazione Sicilia Maria Concetta DI Natale - Tantissimi turisti, venuti anche in estate, hanno capito il messaggio che noi volevamo mandare. Il libro delle firme ha raccolto dei messaggi bellissimi, che sono il segno che siamo riusciti a fare qualcosa che è andato fuori da queste mura.La via dell'educazione è quella a me più congeniale, avendo dedicato tutta la mia vita a questo”. La scrittrice Stefania Auci, che a gennaio tornerà in libreria con ‘L’alba dei Leoni’, ha parlato della figura di Piersanti Mattarella, fratello del Capo dello Stato Sergio Mattarella: “Un primo aspetto che ho notato è l'elemento della coerenza. Piersanti Mattarella era una persona coerente negli affetti, sia nell'ambito famigliare, sia politico. Aveva una grandissima attenzione per la formazione dei giovani all'interno dell'ambito politico e questo significava, per lui, trasmettere valori di onestà. Non è un caso se questa figura così particolare e forte abbia avuto questo rilievo. Credo che abbia testimoniato più con la vita che con la morte il suo essere un uomo di fede, coerente, rispettoso. Grande attenzione anche nei confronti delle donne, anticipatoria. Il suo pensiero politico non poteva essere diverso, si basava sull'importanza dei valori comuni su cui costruire, sull'ascoltare e cercare l'altro. Guardando queste foto viene fuori l'idea di una persona che fosse molto portata all'ascolto, osservatrice ma non per questo taciturna”. E sul legame con Aldo Moro: “In entrambi c'è stata la voglia di testimoniare che il loro agire politico si fondava sull'idea che la politica sia, prima di tutto, servizio”. “La mostra in una parola: valori, un termine in disuso, ormai naif, in un mondo in cui i valori vengono mercificati. I valori cristiani erano la spina dorsale di questo uomo. Non è fede di facciata, ma è sperimentare l'essere una persona vera, pulita, coerente in ogni momento della vita. L'attività politica è servizio e non si può disgiungere. Foto che mi ha colpito particolarmente: l'ultima foto, che mi fa tornare alla mente una frase: solo l'amore può renderci testimoni della speranza. Non c'è la disperazione, c'è il "teniamoci stretti", non per colpire, ma per raccogliere”. Nel catalogo ci sono anche gli scritti di Giovanni Grasso, biografo di Piersanti Mattarella e portavoce del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. La giornalista Adnkronos Elvira Terranova ha ricordato che da aprile ad oggi sono stati “tantissimi i visitatori arrivati per la mostra, palermitani e turisti. Un flusso continuo di visitatori di ogni età e tante scuole e studenti. È un percorso emozionante e coinvolgente con cui si racconta la vita di Piersanti Mattarella fino al tragico evento. Abbiamo fortemente voluto questo catalogo per fare in modo che le foto e la mostra possano rimanere nel tempo”. E ha voluto leggere un messaggio lasciato da una bambina di otto anni: “Caro fratello del nostro Presidente Sergio, mi chiamo Emanuela e ho otto anni. Mi hanno raccontato che tu hai fatto molto per la nostra Sicilia e quindi ti scrivo Grazie. Faremo in modo di sostenere quello che tu hai creato”.
(Adnkronos) - 92 miliardi di euro di ricchezza generata e 24 mila nuovi posti di lavoro in 10 anni. A dimostrare quanto la birra in Italia si sia evoluta da semplice bevanda estiva dissetante a vero e proprio pilastro per l’economia del Paese arriva l’ultimo studio realizzato da Osservatorio Birra, in collaborazione con Althesys strategic consultants. Il lavoro, che ha analizzato il valore condiviso generato dal settore birrario negli ultimi dieci anni, è stato presentato a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti che, per prima, ha avviato il percorso di analisi e misurazione economica della filiera. Dallo studio emerge che, nonostante le crisi globali dell’ultimo decennio, il settore brassicolo pur confermandosi ciclico nel breve periodo si è dimostrato stabile e generatore di valore nel lungo termine. Dal 2015 al 2024 la filiera della birra ha infatti conosciuto uno sviluppo continuo, che ha portato il valore condiviso generato da 7,8 miliardi di euro a 10,4 miliardi annui, con un incremento del 33%. Questa crescita si riflette anche in altri indicatori: la produzione è aumentata del 20,5%, i consumi del 13,6%, mentre l’export ha registrato un balzo del 31%. Numeri che confermano la birra come uno dei settori più dinamici dell’agroalimentare italiano. Della ricchezza generata dal settore brassicolo non beneficiano solo i produttori, anzi. L’analisi mostra infatti quanto la birra sia un importante moltiplicatore di occupazione. Dal 2015 al 2024 ha generato oltre 24 mila nuovi posti di lavoro, portando il totale degli occupati del comparto da circa 88 mila a circa 112 mila (+27,5%). Ad oggi, ogni addetto alla produzione di birra genera 31 posti di lavoro lungo la filiera. Non sorprende quindi che la birra rappresenti lo 0,42% dell’occupazione nazionale. Anche sul fronte delle retribuzioni si registra un balzo: i salari lordi corrisposti lungo la filiera sono passati da meno di 2 miliardi nel 2015 a 3,2 miliardi nel 2024, raggiungendo l’1,8% del totale dell’industria manifatturiera. L’evoluzione del gusto e la crescente consapevolezza e curiosità degli italiani verso questa bevanda hanno trasformato la birra da prodotto unico e indifferenziato a universo di possibilità. Oggi si è passati “dalla birra alle birre”: un mondo variegato che spazia dalle classiche lager agli stili più caratteristici come Ale, IPA, Bock e Weiss, fino alle interpretazioni più local che esaltano gli ingredienti del nostro territorio - erbe aromatiche, spezie, riso, agrumi. La birra si è così affermata come un vero caleidoscopio di sapori, capace di incontrare le abitudini alimentari degli italiani e di inserirsi con naturalezza nella convivialità in abbinamento al cibo. A questa crescita culturale corrisponde anche la nascita di nuove professionalità qualificate: dai mastri birrai ai beer specialist, dai tecnologi alimentari ai sommelier della birra, testimoni di un comparto sempre più articolato, qualificato e connesso con la tradizione gastronomica italiana. “La birra oggi in Italia non è solo una bevanda, ma un simbolo di socialità e di convivialità. Grazie alla sua accessibilità, alla sua informalità e alla sua straordinaria versatilità negli abbinamenti, è ormai entrata a far parte delle abitudini di consumo degli italiani a tavola, accanto ai piatti della nostra tradizione. È questo il segno più evidente di una trasformazione profonda, che ha reso la birra una protagonista della quotidianità del nostro Paese”, afferma Alfredo Pratolongo, presidente di Fondazione Birra Moretti. “In questi dieci anni - continua - Fondazione Birra Moretti ha diffuso conoscenza sulla birra, sul suo consumo corretto, a pasto e responsabile. E ha dato importanza alla birra mettendo in luce la ricchezza generata dal comparto per il Paese”. Nel percorso di crescita della cultura birraria Fondazione Birra Moretti ha avuto un ruolo centrale. Nata nel 2015 con l’obiettivo di valorizzare la birra a tavola, la Fondazione ha accompagnato l’evoluzione del settore diffondendo conoscenza attraverso studi e ricerche e promuovendo, al tempo stesso, un consumo consapevole e responsabile. Ne è un esempio il progetto Responsibility in Education, rivolto agli studenti maggiorenni delle quinte classi degli istituti alberghieri: un’iniziativa che dalla sua nascita ha già coinvolto 39 scuole e oltre 6.600 studenti, con l’obiettivo di formare i futuri professionisti dell’ospitalità e della ristorazione come ambasciatori di una cultura del bere responsabile, in armonia con la tradizione gastronomica italiana. Per il futuro, Fondazione Birra Moretti si pone l’obiettivo di intercettare e interpretare sempre più le nuove tendenze del mercato, offrendo un punto fermo ai consumatori desiderosi di approfondire le proprie conoscenze su caratteristiche, qualità, servizio e degustazione delle birre, ma anche disorientati da un mercato in continua evoluzione. Non solo: attraverso ulteriori studi e ricerche, Fondazione Birra Moretti continuerà a intercettare tendenze, a dare visibilità all’impatto della birra sulla vita sociale ed economica del Paese, e ad accompagnare l’evoluzione della cultura di prodotto perché diventi sempre più una leva di crescita per tutto il comparto, capace di generare ricchezza e occupazione qualificata. “Nei prossimi anni - conclude Alfredo Pratolongo - l’abbinamento chiave della birra sarà l’informalità. L’informalità è il nuovo valore della convivialità italiana, un cambiamento che riflette la voglia crescente di libertà e autenticità espressiva nei momenti di socialità, dove la compagnia e il piacere di stare insieme superano la ricerca di una perfezione formale negli abbinamenti”.
(Adnkronos) - “Produrre auto da sogno oggi significa anche saperle costruire in modo sostenibile”. Con queste parole Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer di Automobili Lamborghini, ha presentato a Ecomondo la collaborazione con Gruppo Hera nel campo dell’economia circolare, sottolineando l’impegno del marchio bolognese nella riduzione dell’impatto ambientale e nella gestione virtuosa dei materiali. “Da oltre dieci anni il nostro stabilimento di Sant’Agata Bolognese è certificato CO2 neutrale - ha ricordato Niccoli - e abbiamo costruito un modello produttivo che unisce qualità artigianale e responsabilità ambientale. Oggi più dell’80% dei nostri rifiuti è riciclabile, grazie anche alla collaborazione con Hera e alle loro competenze tecniche”. Niccoli ha citato esempi concreti: “La pelle degli interni viene riutilizzata dalle cooperative artigiane per creare oggetti di pelletteria, mentre gli scarti in fibra di carbonio vengono trasformati in nuovi manufatti. Stiamo lavorando anche al recupero dei residui liquidi del processo produttivo”. Il manager ha ricordato inoltre l’impegno ambientale e sociale dell’azienda: “Dal 2010 abbiamo creato un parco di 7 ettari con oltre 12mila querce accanto al nostro stabilimento. Essere un marchio di lusso - ha concluso - significa anche avere una responsabilità verso il territorio e saper innovare in chiave sostenibile. Hera è per noi il partner ideale in questo percorso”.