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(Adnkronos) - Una "brutta notizia", certo. "Per l'Europa e per l'Italia", dice Elly Schlein. Ma il voto americano e la vittoria di Donald Trump nelle elezioni Usa 2024 vengono letti anche come un avvertimento dai dem italiani. Perchè quello che è considerato il 'campione' del sovranismo, del populismo, del sessismo ha stravinto stanotte negli Usa. Nonostante i processi, l'assalto a Capitol Hill, nonostante una campagna oltre ogni limite del politicamente 'scorretto'. Ed è un dato che impone un riflessione, oltre che la reazione a spingere per un'Europa più forte. A partire dagli "investimenti comuni" e da "una propria autonomia strategica" a livello geopolitico, argomenta Schlein che lega Giorgia Meloni, la presidente premiata da Elon Musk, al trumpismo: "Quello che vediamo non è molto diverso da quello che già stiamo vedendo con l'estrema destra al governo in questo Paese". Schlein mette in guardia chi oggi esulta per la vittoria del tycoon, come Matteo Salvini: "Chi oggi lo festeggia per ragioni di bandiera smetterà presto quando gli effetti di una nuova politica protezionistica colpiranno le imprese e in lavoratori in Europa e anche qui nel nostro Paese". Per la segretaria del Pd l'unica reazione possibile è rafforzare l'Ue, di cui la presidenza Trump potrebbe mettere a rischio una tenuta già minata - è la preoccupazione dem - dalle spinte sovraniste di Orban e delle destre crescenti. "Serve uno slancio forte dell'Unione europea, in modo coeso, in modo unito, che rimetta al centro una politica di investimenti comuni - dice Schlein - come è stata quello del Next generation Eu, in grado di generare una vera politica industriale europea, che possa guidare l'innovazione e anche la conversione ecologica perché chi ha vinto negli Stati Uniti nega apertamente l'emergenza climatica". Insomma, un modello alternativo. "Noi speravamo che andasse in un altro modo perché non ci riconosciamo, né mai ci riconosceremo, in una idea di società dove i miliardari, che ieri festeggiavano chiusi in una stanza con Trump, si ergono a paladini del ceto medio che si è impoverito quando sono loro stessi quelli che si sono arricchiti sfruttando il lavoro. Noi continuiamo ostinatamente a costruire un'alternativa a questa idea di società qui in Italia". L'ex-commissario Paolo Gentiloni va dritto al punto: "L'America ha scelto Donald Trump. Ora molto dipenderà dall'Europa. Deve essere più unita e più forte". Perchè, come sottolinea Stefano Bonaccini, per l'Ue "si aprono scenari di grande incertezza, di fronte a una nuova autarchia americana, con Trump che ci ha indicato come avversari. Ma è proprio nei momenti più difficili che servono lucidità e determinazione. Verrebbe da dire: non sia la volta buona che ci si svegli, comprendendo che serve una Europa con politiche economiche, fiscali, sociali e di difesa comuni". Lo ribadisce anche Dario Nardella: ora "il sogno di David Sassoli diventa un imperativo.L'Europa deve darsi una vera politica estera e dotarsi di una vera difesa comune". Ma quanto accaduto negli Usa impone anche una riflessione: "Non si può rispondere sventolando il vessillo di un populismo di sinistra", sottolinea Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Ue alludendo ad altre reazioni nel campo progressista italiano. Per Debora Serracchiani "a noi sta imparare la lezione o ignorarla, continuare a coltivare l'orto sicuro delle nostre certezze valoriali o fare i conti con le asprezze, le incertezze e i bisogni di persone in carne e ossa che misurano i soldi, cui dell'Europa, della Russia o della Cina importa poco o nulla". La "sberla", come la definisce, di Trump impone un cambio di passo: "Oggi possiamo decidere di diventare rapidamente adulti, affrontare i temi scomodi che muovono le masse, offrire una proposta alternativa e convincente. Oppure possiamo rassegnarci pensosamente ad accompagnare un declino delle democrazie occidentali il cui sentiero sembra già tracciato".
(Adnkronos) - Onorare le vittime della strage di via Mariti, dimostrare vicinanza alle famiglie e collaborare con tutte le istituzioni per prevenire gli infortuni sul lavoro. Questo il messaggio lanciato oggi a Firenze durante la cerimonia di consegna della raccolta fondi in favore delle famiglie delle vittime, alla presenza della sindaca Sara Funaro, del Provveditore della Misericordia Bernardo Basetti Sani Vettori, dell’arcivescovo Gherardo Gambelli, l’Imam Izzedin Elzir e del presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro Rosario De Luca, categoria che ha contribuito in modo cospicuo alla campagna di solidarietà in occasione del Festival del lavoro dello scorso maggio a Firenze. "Riteniamo sia necessario prevenire gli infortuni investendo nella cultura della sicurezza attraverso la formazione in azienda e il dialogo con le nuove generazioni. Su quest'ultimo punto, in particolare, siamo impegnati da anni con il nostro videogioco GenL, pensato per far conoscere agli studenti i principali del lavoro etico, sicuro e regolare", ha dichiarato De Luca nel suo intervento alla cerimonia.
(Adnkronos) - Digitalizzazione e Cybersecurity, Pfas ed economia circolare. Il Conou, Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, partecipa anche quest’anno ad Ecomondo, promuovendo incontri istituzionali e convegni per riflettere sulle sfide legate alla sostenibilità in tutti i suoi aspetti. 'Ambiente e Digitalizzazione: perché è sempre più importante parlare di Cybersecurity', questo il tema del primo panel. "Una volta gli attacchi informatici legati alla cybersicurezza erano dedicati a grandi strutture strategiche o a grandi imprese economiche, oggi possono riguardare qualunque piccola impresa. Le nostre imprese di raccolta sono piccole imprese che hanno anche un patrimonio di dati e che operano grazie a dei sistemi digitali. Bisogna predisporre un piano, delle regole e delle procedure per potersi difendere dai rischi e avere anche dei sistemi che siano difendibili e pronti", spiega all'Adnkronos il presidente del Conou Riccardo Piunti. Conou porta al centro del dibattito anche i Pfas con il panel 'Pfas: gli inquinanti eterni. Ostacolo alla Circolarità'. "I Pfas amano l'acqua, per fortuna non molto l'olio, però li abbiamo trovati, in certe zone, nell'acqua delle emulsioni che sono una cosa che noi trattiamo regolarmente. In più, essendo indistruttibili, sono una minaccia proprio per il principio dell'economia circolare perché continuano a perpetuarsi, a ricircolare in qualunque forma di recupero della materia che si possa organizzare. Inoltre, sono dannosi per l'uomo, in maniera seria, e colpiscono due aspetti proprio dell'essenza della nostra specie: il sistema immunitario e il sistema riproduttivo", aggiunge Piunti. "Noi vogliamo che se ne parli - spiega - Di questo tema non se ne parla abbastanza, secondo me. Gli Stati Uniti sono molto attivi su questo fronte, stanno facendo tanti studi e tanti interventi, per esempio di classifica e di trasparenza, perché il tema dei Pfas è che spesso non si sa nemmeno dove stanno. L'Europa sta pensando a un bando ma ci sono difficoltà per alcuni utilizzi. Però del tema si parla poco".