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(Adnkronos) - "Questa legislatura ha scelto di rimettere al centro la sanità pubblica e di valorizzare chi, ogni giorno, tiene in vita il nostro Servizio sanitario nazionale". Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari sociali della Camera, intervenendo oggi alla cerimonia inaugurale del 79esimo Congresso nazionale Siaarti (Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva), ICare 2025. "La maggioranza e il Governo, grazie soprattuto al lavoro del ministro Schillaci, sin dai primi provvedimenti della legislatura hanno messo al centro la valorizzazione dei professionisti sanitari con incrementi delle indennità e fondi per valorizzare il personale di corsia e dei pronto soccorso, azioni contro le aggressioni agli operatori sanitari; tutti investimenti confermati anche nell'ultima legge di Bilancio", ha sottolineato Cappellacci. Al centro dell'intervento il tema più atteso dalla platea, quello della riforma della responsabilità professionale sanitaria: "La definizione 'scudo penale' non è esatta: non si tratta di immunità, ma di una norma di equilibrio che tutela il diritto del paziente e restituisce serenità al medico", ha chiarito Cappellacci. "Così - ha rimarcato - si riduce la medicina difensiva, che oggi costa al Paese circa 9 miliardi l'anno tra esami inutili e contenziosi infondati. Proteggere chi cura non significa indebolire i diritti del paziente, ma permettere che il medico curi con coscienza e non per paura del tribunale".
(Adnkronos) - “In questi primi mesi di lavoro della Commissione abbiamo già dato una prima lettura sistematizzata dei dati che sono a disposizione sulla transizione demografica, ma che necessitano di un'analisi integrata che copra tutti gli aspetti coinvolti da questa transizione”. A dirlo Elena Bonetti (Azione), presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto, in occasione della seconda edizione del Global Welfare Summit, il principale appuntamento italiano dedicato all’evoluzione del welfare, dedicata alle 'Eccellenze che ispirano', organizzato a Villa Miani a Roma. Degli aspetti coinvolti citati da Bonetti fanno parte “quelli propri della transizione demografica, come la denatalità e l'invecchiamento della popolazione, ma quelli che riguardano le politiche per il lavoro e per il welfare che, integrate con politiche territoriali, risultano essenziali - spiega Bonetti - Noi ci concentreremo su una proposta strategica basata su alcune piste di indirizzo: il tema dei giovani, la questione dell'invecchiamento della popolazione e del benessere lavorativo della popolazione attiva nel mondo del lavoro, ma anche la capacità di mettere in campo un nuovo modello di welfare che sia in grado di affrontare questo cambiamento demografico, che superi i modelli ormai obsoleti e apra nuove prospettive”. “Il rapporto pubblico-privato è essenziale. Inoltre c’è bisogno, e questo è il punto fondamentale su cui ci stiamo concentrando, di un cambio metodologico nell'ambito delle politiche pubbliche, introducendo una capacità di progettazione, di valutazione di impatto delle stesse, a partire dalla legge di bilancio, che dovrà avere uno sguardo efficace anche sulle politiche demografiche”, conclude.
(Adnkronos) - "Se c'è un mercato che è fortemente in salute è proprio quello della second hand, il mercato dell'usato. Da 11 anni collaboriamo con Bva Doxa per un osservatorio sulla second hand che ogni anno ci fa scoprire un mondo che è in continua espansione ed evoluzione. Solo l'anno scorso, nel 2024, ben il 63% degli italiani si sono dati alla second hand per comprare o per vendere. Il settore ha rappresentato ben 27 miliardi di giro d'affari". Così Giuseppe Pasceri, Ceo Subito.it, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. Tra l'altro "questi 27 miliardi per la prima volta hanno visto l'online superare l'offline. Siamo passati dal 30% circa dell'online nel 2014 fino al 54% dell'online sull'offline". "Se poi pensiamo alle motivazioni che spingono gli italiani a fare questa scelta, sicuramente in primis c'è il risparmio ma è molto interessante vedere come la riduzione degli sprechi diventi un fattore motivante di primissimo piano e poi c'è il guadagno, che è comunque visto come un aspetto importante", aggiunge.