ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Donald Trump sta valutando un ordine esecutivo da firmare subito dopo il suo insediamento lunedì per 'salvare' TikTok. La misura sospenderebbe per 60-90 giorni la legge, approvata con sostegno bipartisan al Congresso, che impone alla proprietà cinese di vendere per non andare incontro al bando negli Usa, scrive il Washington Post citando fonti informate. La mossa arriva dopo che da settimane il presidente eletto fa dichiarazioni di sostegno per la piattaforma che lo ha "aiutato a vincere il voto dei giovani" e per la quale "ha un debole". A riprova di questa nuova sintonia con l'app, che durante il suo primo mandato Trump ha attaccato duramente e minacciato di bando, il Ceo di TikTok, Shou Chew, sarà presente all'insediamento di Trump ed avrà, rivelano fonti del New York Times, un posto nel palco d'onore, dove saranno seduti gli ex presidenti, i membri della famiglia per presidente eletto ed altri ospiti importanti. Chew si unirà agli altri tech mogul invitati, oltre ovviamente a Elon Musk, Mark Zuckerberg e Jeff Bezos. La sospensione del bando per due o tre mesi darebbe a Trump e alla sua amministrazione il tempo di negoziare una soluzione alternativa, permettendo poi a Trump di confermare l'immagine che il tycoon ama proiettare di mago dell'arte di negoziare accordi. La questione è come il futuro presidente riuscirà con un ordine esecutivo a bypassare la legge firmata lo scorso anno da Joe Biden, dopo la sua approvazione bipartisan al Congresso, che impone alla cinese ByteDance di cedere la piattaforma, invocando preoccupazioni per la sicurezza nazionale Usa. Anche perché si prevede che la Corte Suprema, a cui TikTok ha presentato ricorso contro la legge accusata di violare il primo emendamento, possa esprimersi in favore della misura, accogliendo gli argomenti del governo riguardo ai rischi che la Cina possa usare la piattaforma per spiare gli americani e diffondere sua propaganda. Alcuni esperti legali consultati dal Post infatti esprimono dubbi che Trump possa con un ordine esecutivo - uno dei tanti che si prevede il tycoon sfornerà subito dopo l'insediamento - completamente superare una legge approvata a larghissima maggioranza dal Congresso. Gli ordini esecutivi "non sono documenti magici, sono una sorta di comunicati stampa stampati su carta più elegante", afferma Alan Rozenshtein, ex consigliere della Sicurezza Nazione del dipartimento di Giustizia, ora alla University of Minnesota. "TikTok sarà ancora bandito e sarà ancora illegale per Apple e Google fare affari con la piattaforma, ma l'ordine rendere più ufficiale l'intenzione del presidente di non applicare la legge", aggiunge l'esperto. Gli alleati politici di Trump in questi giorni hanno contribuito a prospettare il tycoon come l'unico uomo qualificato a salvare TikTok. Come è stato anche detto alla Corte Suprema, nella mozione presentata a parte per chiedere un rinvio dell'entrata in vigore della legge, in cui si afferma che Trump "soltanto possiede la consumata esperienza negoziale, il mandato elettorale e la volontà politica per negoziare una risoluzione, per salvare la piattaforma".
(Adnkronos) - Con un nuovo sold-out da oltre 1.300 brand espositori, si apre domani Vicenzaoro January - The Jewellery Boutique Show, il salone internazionale dell’oreficeria e della gioielleria firmato Italian Exhibition Group. Sino a martedì 21, il quartiere fieristico Ieg di Vicenza accoglie la community internazionale del prezioso con cinque giorni di business, formazione e informazione, trend e networking con l’appuntamento che apre il calendario mondiale delle fiere di settore. Torna in parallelo il salone leader delle tecnologie e macchinari per l’oreficeria e la gioielleria T.Gold, mentre la sesta edizione di VO Vintage, marketplace dell’orologeria e della gioielleria vintage di pregio, si apre fino a lunedì 20 al pubblico di esperti, collezionisti e appassionati. La cerimonia di apertura è prevista alle 12 al Teatro Palladio e sarà dedicata alla tutela del Made in Italy: design e manifattura che rendono uniche e desiderate nel mondo le creazioni dei distretti produttivi di Vicenza, Arezzo, Valenza e Torre del Greco. L’inaugurazione di Vicenzaoro vedrà la presenza del viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, e il generale Bruno Bartoloni, che guida il Comando Tutela Economia e Finanza della Fiamme Gialle, il presidente di Ice Agenzia, Matteo Zoppas, Claudia Piaserico, in rappresentanza di tutte le associazioni nazionali del settore orafo, per fare il punto sulla legalità nel settore orafo come elemento imprescindibile di sviluppo, assieme al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai. Ad aprire la cerimonia, il presidente di Ieg, Maurizio Ermeti. Nei primi 10 mesi 2024, i ricavi dell’industria dei preziosi risultano in rialzo del 5,8% (dati Istat), con l’export più dinamico rispetto al mercato interno (+7,2% vs +3,0%). Trend parzialmente confermati da parte della maggioranza dei produttori sulla base del questionario somministrato dal Centro Studi di Confindustria Federorafi ed elaborati all'interno del report dell'Area Studi di Mediobanca: il 39,3% delle società rispondenti segnala ricavi preconsuntivi relativi al 2024 in peggioramento rispetto al 2023, il 32,8% indica valori in miglioramento, mentre il 27,9% evidenzia un giro d’affari invariato. Per quanto riguarda le aspettative per il 2025, il 47,5% delle società prospetta una stabilità del volume d’affari rispetto al 2024, il 31,2% si attende un peggioramento, mentre la residua quota del 21,3% ha un sentiment positivo. Grazie al supporto di Ice Agenzia l’evento di Ieg ospita 515 buyer internazionali da 72 Paesi, ma il conto delle bandiere estere salirà nei prossimi giorni a circa 130. Una piattaforma unica per l’intera filiera globale del gioiello e che vede, da un lato, Turchia, Hong Kong, India, Thailandia, e Germania tra i Paesi più rappresentativi nel 40 per cento di espositori esteri e, d’altro lato, le eccellenze italiane della filiera del prezioso con i distretti orafi nazionali protagonisti. In fiera 207 brand espositori dal Veneto, con 177 realtà vicentine; 228 dalla Toscana, di cui 200 dal distretto aretino; 84 dal Piemonte con 72 valenzane; 68 dalla Campania per il distretto di Torre del Greco. Evento nell’evento, il Jewelry Technology Forum di domenica 19, segnerà lo stato dell’arte sui macchinari più innovativi del settore. Si proietta nel futuro, Vicenzaoro: dopo 70 anni di manifestazioni orafe vicentine, Ieg delinea il nuovo volto della Fiera, con la posa della prima pietra del nuovo padiglione progettato dallo studio Gmp di Amburgo nello scorso dicembre, una nuova casa del gioiello che sarà pronta nella prima metà del 2026. Una traiettoria che richiede di assicurare continuità di capacità e conoscenze alle maestranze e del management delle aziende: due aspetti del ricambio generazionale che vede Vicenzaoro ospitare nella sua giornata inaugurale un incontro tra mezzo migliaio di giovani delle scuole superiori e figure chiave del mondo orafo-gioielliero grazie alla partnership tra Skuola.net e il ViOff, il fuori salone organizzato con il Comune di Vicenza. Si guarda poi al passaggio di testimone nelle aziende con un focus nella ricerca di Intesa Sanpaolo per Club degli Orafi Italia giunta alla sua sesta edizione, che presenterà anche dati di settore aggiornati su congiuntura, mercati esteri, sentiment delle imprese. Tutto il mondo istituzionale e associativo è al fianco di Ieg e Voj: dal ministero delle Imprese e del Made in Italy a Ice - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, da Confindustria Federorafi, Confartigianato Orafi, Confcommercio Federpreziosi, Cna Orafi, Confimi Industria Categoria Orafa ed Argentiera ad Assogemme, Assocoral e Afemo - Associazione Fabbricanti Esportatori Macchinari per Oreficeria, che contribuiscono all’agenda della manifestazione. Sul fronte internazionale Cibjo - Confederazione Mondiale della Gioielleria, che promuove la sostenibilità economica e sociale della filiera del gioiello.
(Adnkronos) - “Il progetto di company social housing di Edison 'Una casa per i giovani' nasce per dare un concreto e immediato aiuto ai giovani neolaureati, che assumiamo in tutte le sedi italiane, qualsiasi sia la tipologia di laurea in loro possesso, affinché possano avere un'abitazione di prossimità alla sede in cui operano. E’ un progetto funzionale a metterli in condizione di poter avviare, oltre a un progetto professionale con il nostro Gruppo, anche un progetto di vita personale dovendo pagare un affitto che, comprese le utenze, non supera un terzo del reddito di primo impiego che garantiamo”. Così, il direttore Hr e Ict di Edison, Giorgio Colombo, ha illustrato all'Adnkronos il piano di company social housing 'Una casa per i giovani', lanciato dall’azienda, società energetica che da 140 anni contribuisce all’innovazione e allo sviluppo nel Paese. (VIDEO) L’iniziativa è parte di un più ampio impegno di Edison quale operatore responsabile che prevede per i più giovani un programma triennale di sviluppo e formazione, modalità di lavoro che garantiscono l’equilibrio tra vita personale e professionale, una dinamica retributiva che premia il merito e un sistema di welfare integrativo, da settembre arricchito dell’iniziativa 'Una casa per i giovani'. “Vogliamo creare le condizioni affinché i giovani possano rimanere nelle città dove hanno studiato per lavorare con Edison e possano avviare un proprio progetto di vita personale, oltre che professionale - spiega Colombo - Questo è molto importante per noi, poiché investiamo molto nei ragazzi fin dalla loro formazione all'università, pertanto, abbiamo interesse che rimangano per un periodo significativamente prolungato in azienda, non solo perché è funzionale alla loro crescita, ma anche perché è funzionale all'investimento importante che Edison fa per formarli e farli crescere”. Il piano 'Una casa per i giovani', è rivolto ai neolaureati che non hanno un alloggio diverso da quello del proprio nucleo di origine. A loro Edison dà la possibilità di affittare un bilocale arredato, in una zona che si trova entro mezz’ora dalla sede di lavoro e collegato con mezzi pubblici. Un partner esterno specializzato nelle locazioni immobiliari si occupa della ricerca, identificazione e gestione contrattuale e amministrativa della locazione abitativa nonché di tutte le utenze a essa connesse. Al giovane è richiesto un contributo spese mensile che, considerate anche le utenze a suo carico, è ritenuto sostenibile e ha un valore non superiore a un terzo della retribuzione netta. La ratio dell’iniziativa di Edison, pertanto, è investire sui giovani. “Abbiamo notato negli ultimi anni, purtroppo, un problema crescente di difficoltà dei giovani, soprattutto per coloro che hanno studiato nelle città metropolitane, a rimanere professionalmente in questi luoghi, in quanto il costo della vita, e in particolare degli alloggi, diventa sempre più insostenibile anche rispetto a un buon reddito di primo impiego - sottolinea - Ciò, spesso, determina una scelta, talvolta per motivi economici, di fuga dall'Italia e di lavoro all'estero, perché il primo impiego in alcuni paesi europei garantisce uno stipendio che, rapportato al costo della vita, è molto più interessante di quanto offerto in Italia”. “Pertanto, siamo intervenuti per affrontare il tema del bisogno abitativo così che possano reggere il costo di un affitto in una città metropolitana rapportato al loro reddito. In questo modo, rendiamo possibile e sostenibile la scelta di rimanere a lavorare nella città in cui hanno studiato, effettivamente possibile e sostenibile, mitigando la necessità di una decisione dettata esclusivamente da motivi economici di un'esperienza lavorativa all'estero - prosegue Colombo - Noi abbiamo bisogno che questi giovani, una volta terminati gli studi scelgano di rimanere in Italia, iniziando un progetto con noi e che, una volta entrati continuino a rimanere in azienda per il tempo che riteniamo adeguato e ragionevole, affinché possano crescere e l'azienda possa avere un ritorno sul grande investimento che fa su di loro”. L’Italia ha, rispetto agli altri grandi Paesi europei, un saldo import-export di giovani laureati negativo e questo dato ha un diretto collegamento anche con il problema abitativo. A questo riguardo Colombo ha sottolineato che "il sistema Italia, fortunatamente, ha compreso che quello dell’housing è un problema enorme per tutto il Paese, che contribuisce all’importante flusso migratorio dei giovani laureati italiani verso l’estero, che negli ultimi dieci anni ha raggiunto cifre importanti. Altro problema rilevante è il calo demografico. Il Paese ha bisogno di tornare a investire sui giovani in generale ed in particolare su quelli ad elevato titolo di studio. Nell'ultima legge di Bilancio ci sono già importanti segnali in questa direzione, come auspicato dal sistema delle imprese attraverso Confindustria. È stato infatti prorogato il sostegno ai giovani under 36 per l’acquisto della prima casa, un fondo di garanzia importante che dovrebbe possibilmente diventare strutturale”. Per il direttore Hr e Ict di Edison si tratta di provvedimenti che vanno nella direzione auspicata ma che, al contempo, hanno bisogno di due condizioni. “La prima è quella di essere strutturali nel tempo - specifica Colombo - e la seconda è la capacità di mettere insieme il bisogno di un sostegno immediato con una progettualità futura sul lungo periodo, attraverso un piano edilizio che, anche con la rigenerazione del patrimonio, oggi scarsamente utilizzato, possa mettere a disposizione progressivamente delle soluzioni abitative a costo contenuto che soddisfino questo bisogno con una prospettiva di medio lungo termine. Il nostro intervento è una risposta immediata in attesa di un processo di sistema-Paese che dia uno sviluppo strutturale”.