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(Adnkronos) - Stati Uniti e Israele stanno valutando un piano che dividerebbe Gaza in zone separate controllate da Israele e Hamas, con la ricostruzione che avverrebbe solo sul lato israeliano come misura provvisoria fino a quando il gruppo militante non potrà essere disarmato e rimosso dal potere. E' la ricostruzione del Wall Street Journal, secondo cui questa sarebbe di fatto la posizione emersa dalla conferenza stampa del vicepresidente JD Vance e del genero del presidente Trump, Jared Kushner. Vance ha affermato che ci sono due regioni a Gaza, una relativamente sicura e l'altra incredibilmente pericolosa, e che l'obiettivo è quello di espandere geograficamente l'area sicura. Fino ad allora, ha detto Kushner, nessun fondo per la ricostruzione andrà alle aree che rimangono sotto il controllo di Hamas, e l'attenzione sarà concentrata sulla costruzione della parte sicura. "Ci sono considerazioni in corso nell'area controllata dall'Idf, a condizione che possa essere messa in sicurezza, per avviare la costruzione di una nuova Gaza al fine di dare ai palestinesi che vivono a Gaza un posto dove andare, un posto dove trovare lavoro, un posto dove vivere", ha detto Kushner. I mediatori arabi sarebbero allarmati dal piano che, secondo loro, gli Stati Uniti e Israele avrebbero presentato nel corso dei colloqui di pace. I governi arabi si oppongono fermamente all'idea di dividere Gaza, sostenendo che questo potrebbe portare a una zona di controllo permanente da parte di Israele all'interno della Striscia. E a questo punto diventa improbabile che impegnino truppe per la stabilizzazione dell'enclave a tali condizioni. Un alto funzionario dell'amministrazione ha tenuto a sottolineare che si tratta di un'idea preliminare e che nei prossimi giorni saranno forniti aggiornamenti. Ieri il presidente della Corte internazionale di Giustizia Yuji Iwasawa ha detto che Israele deve garantire i ''bisogni fondamentali'' degli abitanti della Striscia di Gaza, fornendo alla popolazione tutto quello che è necessario per sopravvivere. "In quanto potenza occupante, Israele è obbligato a garantire i bisogni fondamentali della popolazione locale, compresi i beni essenziali per la sua sopravvivenza", ha affermato Iwasawa. Inoltre Israele ha l'obbligo di favorire il passaggio degli aiuti necessari a Gaza, compresi quelli forniti dall'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l'Unrwa. "La Corte ritiene che Israele abbia l'obbligo di accettare e agevolare i programmi di soccorso forniti dalle Nazioni Unite e dalle sue entità, tra cui l'Unrwa'', ha aggiunto Iwasawa. Nell'opinione legale in cui si chiede Israele di permettere all'Unrwa di portare aiuti umanitari a Gaza, la Corte internazionale di Giustizia afferma che il governo israeliano non ha fornito prove a sostegno delle accuse di terrorismo rivolte a dipendenti dell'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi. "La Corte stabilisce che Israele non ha fornito prove a sostegno delle sue accuse che una parte significativa dei dipendenti dell'Unrwa sarebbero 'membri di Hamas o di altre fazioni terroristiche'", ha detto Iwasawa. Israele ha messo al bando l'Unrwa dopo aver accusato alcuni suoi membri di aver preso parte agli attacchi di Hamas del 7 ottobre.
(Adnkronos) - Da oggi alla guida della categoria delle lavoratrici e dei lavoratori delle costruzioni Uil c’è il friulano Mauro Franzolini, sindacalista impegnato nella Uil fin dal 1987. A deliberarlo il consiglio generale Fenealuil, che ha riunito, oggi a Roma, presso il Nhow Hotel, i suoi componenti e ha eletto all’unanimità Franzolini nuovo segretario generale. Circa 200 i partecipanti, con numerosi ospiti fra i quali il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri, la segreteria confederale, i segretari generali delle categorie, numerosi segretari regionali confederali e i presidenti dei servizi Uil. Entra a far parte della nuova segreteria, inoltre, Andrea Merli, già responsabile della formazione nazionale e delle politiche internazionali, che da oggi si occuperà di contrattazione dei materiali da costruzione – legno, cemento, lapidei e laterizi - insieme con i segretari nazionali Pierpaolo Frisenna responsabile delle politiche organizzative, Francesco Sannino responsabile della contrattazione edile, Stefano Costa responsabile salute e sicurezza, mercato del lavoro e appalti, Vincenzo Mudaro – tesoriere nazionale. Il Consiglio ha, inoltre, deliberato l’avvio della stagione congressuale che si concluderà con la celebrazione del xix congresso della categoria nei giorni 13-14-15 maggio 2026 a Taranto. Franzolini subentra a Vito Panzarella, che ha guidato con successo la Federazione dal 2014, portando avanti una crescita costante dei suoi iscritti e un innalzamento qualitativo della categoria estremamente importante che ne ha fatto una federazione coesa e forte, apprezzata dalle lavoratrici e dai lavoratori e punto di riferimento nel panorama sindacale attuale. Appena eletto il neo segretario ha voluto ricordare la figura di Giulio Regeni. Giovane ricercatore italiano che si trovava in Egitto nel 2016 per una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani, quando è stato rapito, torturato e ucciso. “Giulio era un ragazzo impegnato per la verità e la giustizia dei più deboli, il suo esempio non va dimenticato ma ricordato, e per questo non smettiamo di chiedere verità e giustizia sulla sua morte", ha detto. Franzolini si è detto onorato di essere stato scelto per rappresentare la categoria e felice di continuare l’opera riformista iniziata da Panzarella. “Mi auguro -ha sottolineato- che anche la politica riesca a ritrovare la spinta riformista di cui questo Paese ha bisogno per rispondere alle esigenze di un lavoro che cambia. Da parte nostra massima apertura al confronto sulle tematiche che ci riguardano per garantire la tutela degli interessi di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori. Per questo rimaniamo concentrati sui rinnovi contrattuali, sia nazionali che territoriali – ha spiegato - attraverso i quali vanno difesi i diritti e l’uguaglianza delle condizioni di lavoro, va recuperato e migliorato il potere di acquisto in un’ottica di maggiore redistribuzione dei profitti. Bene in questo senso la detassazione degli aumenti contrattuali inserita in manovra. Ma occorre rimettere al centro la dignità lavorativa riportando ordine nel sistema delle tutele, perché il dumping contrattuale non diventi normalità. Su questo, ancora una volta, il Presidente Mattarella è stato chiaro", ha ricordato. E proprio contro il lavoro povero e il lavoro privo di tutele promosso nei contratti pirata Franzolini ha richiamato l’attenzione sul sistema bilaterale edile: "parliamo di un modello – ha sottolineato - che va replicato in altri settori e non di certo abolito, un patrimonio di prestazioni e competenze fortemente attaccato nell’ultimo anno attraverso interlocuzioni di frange della politica con associazioni imprenditoriali poco rappresentative e che non comprendono i suoi vantaggi straordinari. Noi continuiamo a lavorare, di concerto con le controparti datoriali, per efficientare questo strumento ancora di più e mostrare quanto utile sia per avere un settore sano, regolare e sicuro". "Le ultime inchieste giudiziarie che coinvolgono gli appalti così come i continui incidenti nei cantieri e nelle fabbriche, mostrano chiaramente -ha continuato il dirigente sindacale- quanto ancora ci sia da fare, quanti lavoratori siano in realtà fantasmi persi tra le maglie della lunga catena dei subappalti, ricattati, sfruttati e senza alcun diritto contrattuale. Per questo vanno premiati i sistemi virtuosi come il nostro che rendono visibili gli invisibili, fanno emergere il lavoro nero e danno dignità al lavoro. Al governo diciamo di confrontarci senza pregiudizi e di dialogare con noi lavorando insieme anche su questo, per colpire e smantellare le condizioni che permettono la disapplicazione delle norme. Servono più controlli, veri e non prestabiliti, una seria qualificazione delle imprese, formazione continua e di qualità, una strutturazione del settore che favorisca anche l’’innovazione tecnologica che tanto può fare anche per la salute e la sicurezza", ha sottolineato ancora. Ultimo punto affrontato dal neosegretario è l’impegno sulla crescita organizzativa “il lavoro portato avanti in questi anni da chi mi ha preceduto è stato straordinario, la nostra federazione è cresciuta tantissimo grazie all’impegno di tutti ma anche alla passione che Vito ci ha saputo trasmettere. Ascoltare, comprendere e aiutare lavoratrici e lavoratori è la nostra missione e occorre tenerlo presente sempre. Proseguiremo sulla strada del rinnovamento e dell’efficienza per essere sempre più rappresentativi e far sì le ragioni della Uil e della Feneal, cioè di chi rappresentiamo, siano ascoltate", ha concluso.
(Adnkronos) - "Nel 2020 abbiamo lanciato la 'Circular for Zero', che ci ha posto come obiettivo nel 2045 di avere emissioni zero, che chiaramente per una società farmaceutica, che comunque ha impianti di produzione, è un obiettivo molto sfidante. Noi già oggi abbiamo tutte le nostre fabbriche che si affidano esclusivamente a fonti di energia rinnovabili e contiamo ad arrivare nel 2045 all'obiettivo. Da questo poi nascono tante altre progettualità, la cui cosa più importante è far sì che siano tangibili e calate sul territorio". Così Alfredo Galletti, corporate vice president e gm Novo Nordisk Italia, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ tenutosi oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. che ha ricordato come il cammino dell'azienda in ambito di sostenibilità sia iniziato 50 anni fa, nel 1975. "Una delle progettualità a cui tengo maggiormente -ha continuato- è il nostro 'Cities for Better Health', che è una partnership fatta con varie città a livello di tutto il mondo, che inizia da dieci anni fa. E noi in Italia abbiamo partnership con vari comuni e copriamo 23 milioni di italiani, con progettualità piccole e ben specifiche, fatte in accordo con le istituzioni locali e secondo i bisogni di ciascuna città o di ciascuna realtà. Perché poi chiaramente questo obiettivo, la nostra ambizione non la possiamo raggiungere da soli e chiaramente tutti gli attori devono prendervi parte", ha sottolineato. E Galletti ha sottolineato che "abbiamo molta attenzione per la biodiversità, con ad esempio un'oasi ecologica con 60 mila api, in Toscana, che abbiamo creato per continuare a garantire il nostro impegno per la biodiversità". "E c'è anche innovazione dal punto di vista ambientale e di sostenibilità nei nostri prodotti. Qualche mese fa abbiamo lanciato la prima insulina settimanale al mondo. Chiaramente le nostre penne sono usa e getta, mentre prima un'iniezione giornaliera richiedeva chiaramente uno spreco di plastica che deve essere smaltita. Noi non solo ne abbiamo una settimanale, ma abbiamo anche messo in piedi un sistema di riciclo che si chiama ReMed, in sette città italiane con più di 230 farmacie dove il paziente può riportare queste penne una volta utilizzate e noi le ricicliamo e da questo facciamo svariati materiali", ha concluso.