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(Adnkronos) - Dopo quattro anni di relazione Antonio Signore, in arte Junior Cally, ha detto 'sì' alla compagna Margherita. I due si sono sposati il 6 settembre in una location da favola, circondati da amici e parenti. A renderlo noto, lo stesso rapper romano che sui social ha condiviso foto e video del ricevimento, accompagnati da una dedica speciale per la sua Margherita: "So quanto vorresti rivedermi sul palco a cantare. So quanto ci tieni al mio sogno, forse più tu che io. Non so se arriverà mai. Mi hai insegnato che non tutto dipende da noi. Spero di potercela fare per te, per noi. Per il momento mi godo questa giornata con te, questo matrimonio che ai miei occhi è il concerto più bello della mia vita. Con te e il nostro amore, che è la canzone più bella che io abbia mai scritto. Ti amo", ha scritto a corredo degli scatti. Un amore nato nel lavoro - Margherita lavorava nel suo management - e cresciuto lontano dai riflettori. Una persona che lo ha riportato alla realtà, e lo ha riavvicinato alla passione per la musica. A Vanity Fair, il rapper romano aveva ricordato il momento della proposta: "Ho preso l’anello sei mesi prima. Ho capito che è facile fare una manifestazione in grande ma Margherita è l’opposto di me, non vuole apparire, le piacciono le cose semplici, così ho chiesto la mano prima a suo padre che si è commosso". Il matrimonio arriva dopo un periodo complesso per il rapper, anni segnati da un crollo personale seguito alla partecipazione al Festival di Sanremo 2020 poi dalla pandemia e infine da un allontanamento dalla musica. Oggi è diventato maestro di padel, ha un circolo insieme a Diletta Leotta, Alessandro Borghese, Max Giusti e Gabriele Corsi, e ha raggiunto il numero 220 del ranking italiano.
(Adnkronos) - 'Una Pizza Napoletana' di Anthony Mangieri, a New York, e 'I Masanielli' di Francesco Martucci, a Caserta, con un ex aequo, sono le migliori pizzerie al mondo nel 2025 per '50 Top Pizza', la prima e più importante guida di settore al mondo, curata da Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere. Questo il verdetto, annunciato ieri sera al Teatro Mercadante di Napoli, durante una seguitissima ed avvincente cerimonia di premiazione, trasmessa in diretta sui canali social del network e presentata da Verónica Zumalacárregui, nota giornalista e influencer spagnola. Al secondo posto 'The Pizza Bar on 38th' a Tokyo, che vede alla guida Daniele Cason, e terza posizione per 'Leggera Pizza Napoletana' di André Guidon, a San Paolo del Brasile. Per la quarta posizione ancora un ex aequo, con la coppia tutta italiana 'Diego Vitagliano Pizzeria', a Napoli, e 'Confine' di Francesco Capece e Mario Ventura, a Milano. Seguono 'Napoli on the Road' di Michele Pascarella, a Londra e, sesto, 'Seu Pizza Illuminati' di Pier Daniele Seu e Valeria Zuppardo, a Roma. Settima posizione per 'I Tigli' di Simone Padoan, a San Bonifacio. In ottava posizione, 'Baldoria' di Ciro Cristiano, a Madrid. Al nono posto 'Pizzeria Sei' di William Joo, a Los Angeles. A chiudere la top ten, Tony’s Pizza Napoletana di Tony Gemignani, a San Francisco. Ecco i premi speciali consegnati: William Joo di Pizzeria Sei, a Los Angeles, è il Pizza maker of the year 2025 – Ferrarelle Award; la 'Pizza of the Year 2025 – Latteria Sorrentina Award' è 'Ricordi d’Infanzia' di 'Napoli on the Road', a Londra; il premio 'Best Pasta Proposal 2025 – Pastificio Di Martino Award' va a Flama, a Miraflores; il premio 'Best Wine List 2025 – La Gioiosa Award' va a 'Confine', a Milano; il premio 'Best Beer Service 2025 – Peroni Nastro Azzurro Award' va a 'Via Toledo', a Vienna; il premio 'Best Cocktail List 2025 – Sei Bellissimi Award' va a 'Dry Milano', a Milano; il premio 'Made in Italy 2025 – Salumi Coati Award' va a 'IMperfetto', a Puteaux; il premio 'Performance of the Year 2025 – Robo Award' va a 'La Clásica', a San Salvador; il premio 'New Entry of the Year 2025 – Solania Award' va a Babette, a Stoccolma; il premio 'Best Marketing 2025 – Mammafiore Award' va a 'Slice & Pie' a Washington; il premio 'One to Watch 2025 – Orlando Foods Award' va ad 'ANTO', a Singapore; il premio 'Best Dessert List 2025 – Latteria San Salvatore Award' va a 'La Bolla', a Caserta; il premio 'Best Fried Food 2025 – Il Fritturista – Oleificio Zucchi Award' va a 'Fratelli Figurato', a Madrid. Inoltre, sono stati consegnati attestati e riconoscimenti a persone ed organizzazioni che si sono distinte durante l’anno per il loro lavoro nella valorizzazione della pizza. Primo tra tutti, il premio 'Outstanding Career Achievement 2025 – Fedegroup Award' assegnato a Jonathan Goldsmith di Spacca Napoli Pizzeria, a Chicago. Tra le associazioni, il riconoscimento all’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e al Gruppo la Piccola Napoli per la promozione dell’arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano in Italia e nel Mondo; tra gli eventi di settore, il riconoscimento all’European Pizza Show, a Londra, al Sigep world, a Rimini, e a TuttoPizza, a Napoli, per la Promozione della Pizza in Italia e nel Mondo. A salire sul palco, nel corso della serata, anche John Arena, che già a New York aveva ritirato il premio speciale Icon 2025 Award, per aver dedicato la sua vita alla pizza artigianale negli Stati Uniti, e a cui va un plauso per il suo impegno nella John Arena Foundation, organizzazione non profit dedicata alla creazione di attività culinarie rivolte a persone affette da disturbi neurologici.
(Adnkronos) - 'Matriarche e Memorie'. È questo il tema della Giornata mondiale dell'elefante (World Elephant Day) di quest’anno, celebrata come ogni anno il 12 agosto. La Giornata 2025 ha infatti un focus sul ruolo cruciale delle femmine di elefante nel guidare e preservare la storia dei loro branchi. Così il Wwf in una nota in cui ricorda che la leadership del branco di elefanti è affidato ad una femmina adulta ed esperta che è responsabile di guidare il gruppo, prendere decisioni cruciali su dove andare a reperire acqua e cibo e su come reagire ai pericoli. La Giornata mondiale dell’elefante è anche occasione, per il Wwf, di lanciare l’allarme sullo stato di conservazione di queste specie, promuovendo le azioni di conservazione che contrastano bracconaggio, commercio di avorio, perdita di habitat e conflitti con l’uomo, e sensibilizzando sul ruolo chiave che gli elefanti svolgono negli ecosistemi e sul loro valore culturale. In 8 Paesi asiatici (Cambogia, Cina, Laos, Indonesia, Malesia, Myanmar, Thailandia e Vietnam) restano fra gli 8-11mila elefanti in natura. La popolazione residua di elefante asiatico oggi occupa appena il 5% del suo areale storico. Conosciuti come 'ingegneri dell'ecosistema e giardinieri della foresta', gli elefanti asiatici svolgono un ruolo cruciale - spiega il Wwf - disperdendo semi e sostanze nutritive attraverso i loro escrementi mentre si spostano, creando percorsi nelle foreste dense e modificando gli habitat forestali a beneficio di altri animali. Anche le loro impronte possono formare piccoli ecosistemi che fungono da habitat per organismi come alcuni anfibi. La perdita e la frammentazione degli habitat, i conflitti con l'uomo e il bracconaggio hanno causato un allarmante declino della popolazione: in alcuni Paesi sono rimasti solo poche centinaia di individui in natura. La coesistenza è certamente un fattore chiave per garantire un futuro all’elefante. L’India è il paese dove è presente la più grande popolazione di elefante asiatico (la popolazione di elefanti in questo paese si attesta tra i 25-30mila individui, pari a quasi due terzi della popolazione globale di elefanti asiatici). "Nel complesso, il mantenimento della più grande popolazione esistente di elefanti selvatici al mondo, in un contesto fortemente antropizzato come quello indiano - spiega il Wwf - è reso possibile da un solido quadro istituzionale, politico e giuridico dedicato alla conservazione". Anche gli elefanti africani si trovano ad affrontare forti difficoltà. Il loro numero è drasticamente crollato, passando dai 12 milioni stimati circa un secolo fa ai 415mila riportati nell’ultimo censimento. Le due specie presenti sono l’elefante di savana (Loxodonta africana), classificato come 'in pericolo', e l’elefante di foresta (Loxodonta cyclotis), inserito tra le specie in 'pericolo critico'. Il bracconaggio resta la causa principale del declino di entrambe le specie: si stima che ogni anno, infatti, vengano uccisi circa 20mila elefanti per il commercio illegale di avorio. A questo si aggiungono le uccisioni generate dai conflitti con le comunità locali, in crescita a causa della deforestazione (trasformazione di aree di foresta e savana in coltivazioni), carenza di cibo o di acqua. Da oltre 30 anni il Wwf porta avanti programmi di conservazione in Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo e Gabon come le azioni di mitigazione dei conflitti con l’uomo, lo sviluppo del programma 'Zero Poaching', la collaborazione con il programma Traffic per ridurre il commercio di avorio, il lavoro di sostegno alle comunità locali attraverso lo sviluppo di attività economiche sostenibili, l’educazione ambientale, l’assistenza medica e il sostegno alla scolarizzazione. Grazie al progetto 'Una foresta per gli elefanti', nel territorio del Tridom (Gabon, Camerun, Repubblica del Congo) il Wwf sta realizzando azioni di studio e monitoraggio tramite fototrappole, analisi genetiche e tagging, rafforzamento del sistema antibracconaggio, aumentando le risorse disponibili per gli uffici che lavorano sul campo, le tecnologie avanzate e la formazione delle guardie. Il progetto prevede, inoltre, un’intensa attività finalizzata a migliorare la convivenza tra elefanti e comunità locali, tramite azioni volte a mitigare i conflitti attraverso un nuovo approccio, denominato Safe, che punta al raggiungimento di 5 obiettivi generali misurabili: sicurezza per le persone, sicurezza per la fauna selvatica, protezione delle proprietà umane, protezione dell’habitat, monitoraggio efficace.